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Qual digiuno augellin . . . . . . . . . 109 Qui fece il mio bel sole . . . . . . . . AGNOLO
FIRENZUOLA . Canzone burlesca nella morte d ' una civetta . . . . . . 110 Sonetto :
Il primo di . . . . . . . . . . 112 BERNARDO Tasso . Sonetti : Poichè gli amari .
Qual digiuno augellin . . . . . . . . . 109 Qui fece il mio bel sole . . . . . . . . AGNOLO
FIRENZUOLA . Canzone burlesca nella morte d ' una civetta . . . . . . 110 Sonetto :
Il primo di . . . . . . . . . . 112 BERNARDO Tasso . Sonetti : Poichè gli amari .
Pagina 84
Che ' I cor , ch ' ai dolci - accenti aprir la via Solea , senza speranza omai diviene
D ' amaro tosco albergo , onde conviene , Che ciò , ch ' indi deriva , amaro - sia .
Così un fosco pensieri l ' alma ha in governo , Che col freddo timor dì e notte a ...
Che ' I cor , ch ' ai dolci - accenti aprir la via Solea , senza speranza omai diviene
D ' amaro tosco albergo , onde conviene , Che ciò , ch ' indi deriva , amaro - sia .
Così un fosco pensieri l ' alma ha in governo , Che col freddo timor dì e notte a ...
Pagina 108
... nobil terreno , Che ' l frutto produce a giocondo , é ameno ; Morte la svelse
allor ch ' ella fioriva . Giunsero insieme i bei pensieri a riva , Mutosse in notte
oscura il dì sereno , Il nettar dolce in amaro veleno , Sol di tal ben non è la mente
priva .
... nobil terreno , Che ' l frutto produce a giocondo , é ameno ; Morte la svelse
allor ch ' ella fioriva . Giunsero insieme i bei pensieri a riva , Mutosse in notte
oscura il dì sereno , Il nettar dolce in amaro veleno , Sol di tal ben non è la mente
priva .
Pagina 113
Poichè gli amari , e rapidi torrenti Del pianto , e l ' aura calda de ' sospiri , Le
parole interrotte , i color spenti , E gli altri testimon de ' miei martiri Non han
potuto a gravi aspri tormenti Impetrar tregua unquanco , onde respiri Il cor ,
perchè ...
Poichè gli amari , e rapidi torrenti Del pianto , e l ' aura calda de ' sospiri , Le
parole interrotte , i color spenti , E gli altri testimon de ' miei martiri Non han
potuto a gravi aspri tormenti Impetrar tregua unquanco , onde respiri Il cor ,
perchè ...
Pagina 117
L ' empie tue voglie a te stessa nemiche , Con gloria d ' altri , e con tuo duolo
amaro , Misera , t ' hanno a sì vil fine spinta . GALEAZZO DI TARSIA . Visse oltre
al 1551 . SONETTO . Non così lieve piuma aere sereno , Spalmato legno queta ...
L ' empie tue voglie a te stessa nemiche , Con gloria d ' altri , e con tuo duolo
amaro , Misera , t ' hanno a sì vil fine spinta . GALEAZZO DI TARSIA . Visse oltre
al 1551 . SONETTO . Non così lieve piuma aere sereno , Spalmato legno queta ...
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Parole e frasi comuni
alcun allor alma altra altrui amaro amico Amor antico aspetto aura bacio bella buon canto Canzone caro cerca Chè chiama ciel colle color credo d'amore desio dice diletto dire divino dolce dolor donna duol dura fiero figli fior foco forte fronte fugge gente gentil giorno GIOVANNI gloria gran grido guardo guerra intorno Italia lagrime lasci lasso lieto luce lume luna lungo madre mano mente mille mira mondo monti morir mortal morte nome nuovo occhi onor pace parlar parole passi patria pena pensier penso perde petto piace piacer piangendo pieno pietà porta posa posso pregio quei ragion regno ritorno rosa sangue santo sarà sento Signor Sonetti sospiri spera speranza stella suol suon terra torna trovo vago vede veggio venir vento Vergine vero vidi virtù viso vista viva voglio volgo volo volte vuol
Brani popolari
Pagina 28 - Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare.
Pagina 65 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Pagina 62 - E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel, che n'avvenne, Fora avvenuto: ch'ogni altra sua voglia Era a me morte, ed a lei fama rea. Or tu Donna del Ciel, tu nostra Dea, Se dir lice, e conviensi; Tergine d'alti sensi, Tu vedi il tutto ; e quel, che non potea Far' altri, è nulla alla tua gran virtute, Por fine al mio dolore, Ch...
Pagina 63 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Pagina 240 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Pagina 45 - PIANGETE, donne, e con voi pianga Amore; piangete, amanti, per ciascun paese; poi che morto è colui che tutto intese in farvi, mentre visse al mondo, onore.
Pagina 59 - Amor quest' occhi lagrimando chiuda ; Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte fia men cruda, Se questa speme porto A quel dubbioso passo: Che lo spirito lasso Non poria mai 'n più riposato porto , Né 'n più tranquilla fossa Fuggir la carne travagliata , e l'' ossa . Tempo verrà ancor forse , Ch...
Pagina 239 - Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Pagina 140 - Non s'assomiglia a te, celeste aurora Che le campagne imperla ei monti indora Lucida in ciel sereno e rugiadosa. Or la men verde età nulla a te toglie; Né te, benché negletta, in manto adorno Giovinetta beltà vince o pareggia. Così più vago è '1 fior poi che le foglie Spiega odorate, e '1 sol nel mezzo giorno Via più che nel mattin luce e fiammeggia
Pagina 260 - Oh quante volte, al tacito Morir d'un giorno inerte, Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili Tende, ei percossi valli, E il lampo de' manipoli, E l'onda dei cavalli, E il concitato imperio, E il celere ubbidir.