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Pagina xiii
Guarda , che bianca luna ! . Luigi FIACCHI . Sonetto : La Risurrezione . . . . . . . . . .
. Sonetto Pastorale . . . . . . . . . . . . . Favola : L ' Usignuolo e la Rondine . . . . . . . .
GIOVANNI ROSINI . Sonetti : Al celebre Cav . Pietro Benvenuti pel ritratto dell ...
Guarda , che bianca luna ! . Luigi FIACCHI . Sonetto : La Risurrezione . . . . . . . . . .
. Sonetto Pastorale . . . . . . . . . . . . . Favola : L ' Usignuolo e la Rondine . . . . . . . .
GIOVANNI ROSINI . Sonetti : Al celebre Cav . Pietro Benvenuti pel ritratto dell ...
Pagina 2
Laudato sia mio Signore per suor luna e per le stelle , Il quale in cielo le hai
formate chiare e belle . Laudato sia mio Signore per frate vento , Et per l ' aire et
nuvolo Et sereno et ogni tempo , Per le quale dai a tutte creature sustentamento .
per ...
Laudato sia mio Signore per suor luna e per le stelle , Il quale in cielo le hai
formate chiare e belle . Laudato sia mio Signore per frate vento , Et per l ' aire et
nuvolo Et sereno et ogni tempo , Per le quale dai a tutte creature sustentamento .
per ...
Pagina 106
Turbato corse il Tebro alla marina ; E ne die annunzio ad Ilia sua , che mesta
Gridò piangendo , or questa Di mia progenie è l ' ultima roina . Le sante Ninfe , e i
boscarecci Dei Trasser il grido a lagrimar con lei . E fu sentito in luna , e in l ' altra
...
Turbato corse il Tebro alla marina ; E ne die annunzio ad Ilia sua , che mesta
Gridò piangendo , or questa Di mia progenie è l ' ultima roina . Le sante Ninfe , e i
boscarecci Dei Trasser il grido a lagrimar con lei . E fu sentito in luna , e in l ' altra
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Pagina 111
Non avea ancor il vago animaletto Visto sei volte ben tonda la Luna , Quando
Morte crudele empia l ' assalse ; Ed in un tratto con doglia importuna Cotal le
strinse il delicato petto , Che d ' erbe o di parol virtù non valse A trarla delle mani
...
Non avea ancor il vago animaletto Visto sei volte ben tonda la Luna , Quando
Morte crudele empia l ' assalse ; Ed in un tratto con doglia importuna Cotal le
strinse il delicato petto , Che d ' erbe o di parol virtù non valse A trarla delle mani
...
Pagina 126
... Com ' era al tempo degli antichi Eroi : Che se tra ghiande , ed acque , e pelli
irsute Beata si vivea l ' inopia loro ; Qual vi darian per me gioia , e salute Un vero
secol d ' oro ? Quando l ' eterno Amore Creò la Luna , e ' l Sole , e l ' altre stelle ...
... Com ' era al tempo degli antichi Eroi : Che se tra ghiande , ed acque , e pelli
irsute Beata si vivea l ' inopia loro ; Qual vi darian per me gioia , e salute Un vero
secol d ' oro ? Quando l ' eterno Amore Creò la Luna , e ' l Sole , e l ' altre stelle ...
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Parole e frasi comuni
alcun allor alma altra altrui amaro amico Amor antico aspetto aura bacio bella buon canto Canzone caro cerca Chè chiama ciel colle color credo d'amore desio dice diletto dire divino dolce dolor donna duol dura fiero figli fior foco forte fronte fugge gente gentil giorno GIOVANNI gloria gran grido guardo guerra intorno Italia lagrime lasci lasso lieto luce lume luna lungo madre mano mente mille mira mondo monti morir mortal morte nome nuovo occhi onor pace parlar parole passi patria pena pensier penso perde petto piace piacer piangendo pieno pietà porta posa posso pregio quei ragion regno ritorno rosa sangue santo sarà sento Signor Sonetti sospiri spera speranza stella suol suon terra torna trovo vago vede veggio venir vento Vergine vero vidi virtù viso vista viva voglio volgo volo volte vuol
Brani popolari
Pagina 28 - Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare.
Pagina 65 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Pagina 62 - E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel, che n'avvenne, Fora avvenuto: ch'ogni altra sua voglia Era a me morte, ed a lei fama rea. Or tu Donna del Ciel, tu nostra Dea, Se dir lice, e conviensi; Tergine d'alti sensi, Tu vedi il tutto ; e quel, che non potea Far' altri, è nulla alla tua gran virtute, Por fine al mio dolore, Ch...
Pagina 63 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Pagina 240 - Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava Con le zanne la schiena. Or questo fianco addenta or quella coscia; Tal fra le Perse torme infuriava L'ira de' greci petti e la virtute. Ve' cavalli supini e cavalieri; Vedi intralciare ai vinti La fuga i carri e le tende cadute, E correr fra...
Pagina 45 - PIANGETE, donne, e con voi pianga Amore; piangete, amanti, per ciascun paese; poi che morto è colui che tutto intese in farvi, mentre visse al mondo, onore.
Pagina 59 - Amor quest' occhi lagrimando chiuda ; Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte fia men cruda, Se questa speme porto A quel dubbioso passo: Che lo spirito lasso Non poria mai 'n più riposato porto , Né 'n più tranquilla fossa Fuggir la carne travagliata , e l'' ossa . Tempo verrà ancor forse , Ch...
Pagina 239 - Chi ti tradì? qual arte o qual fatica O qual tanta possanza Valse a spogliarti il manto e l'auree bende? Come cadesti o quando Da tanta altezza in così basso loco? Nessun pugna per te? non ti difende Nessun de
Pagina 140 - Non s'assomiglia a te, celeste aurora Che le campagne imperla ei monti indora Lucida in ciel sereno e rugiadosa. Or la men verde età nulla a te toglie; Né te, benché negletta, in manto adorno Giovinetta beltà vince o pareggia. Così più vago è '1 fior poi che le foglie Spiega odorate, e '1 sol nel mezzo giorno Via più che nel mattin luce e fiammeggia
Pagina 260 - Oh quante volte, al tacito Morir d'un giorno inerte, Chinati i rai fulminei, Le braccia al sen conserte, Stette, e dei dì che furono L'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili Tende, ei percossi valli, E il lampo de' manipoli, E l'onda dei cavalli, E il concitato imperio, E il celere ubbidir.