Arminio: tragedia

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Dalla Società tipografica, 1819 - 331 pagine
 

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Pagina 234 - 1 vero condito in molli versi I più schivi allettando ha persuaso : Così ali' egro fanciul porgiamo aspersi Di soave licor gli orli del vaso; Succhi amari ingannato intanto ei beve , E dall
Pagina 29 - La gran madre , assisa Su quella sponda stessa, il volto augusto Svelò tutto al fanciul, che stese ardito Ver lei le braccia pargolette, e rise. Ed ella , te...
Pagina 311 - L'alme più audaci e generose. A i vizi, Per cui vigor si abbatte, ardir si toglie, 11 freno allargherò. Lunga clemenza Con pompa di pietà farò che splenda Su i delinquenti; ai gran delitti invito, Onde restino i buoni esposti, e paghi Renda gl'iniqui la licenza; ed onde Poi fra sè distruggendosi , in crudeli Gare private il lor furor si stempri.
Pagina 313 - J'approchai par degrés de l'oreille des rois, Et bientôt en oracle on érigea ma voix. J'étudiai leur cœur, je flattai leurs caprices, Je leur semai de fleurs le bord des précipices. Près de leurs passions rien ne me fut sacré ; De mesure et de poids, je changeais à leur gré.
Pagina 202 - M'è intervenuto Qual suole al cacciator che al fin del giorno Si regge appena e appena oltre si spinge, Ma se a sorte sbucar vede una fera, Donde meno il credeva, agile e pronto Lo scorgi ancora e de' suoi lunghi errori Non sente i danni e la stanchezza oblia.
Pagina 233 - Sai che là corre il mondo ove più versi di sue dolcezze il lusinghier Parnaso, e che '1 vero, condito in molli versi, i più schivi allettando ha persuaso.
Pagina 312 - ... distruggendosi in crudeli gare private, il lor furor si stempri. Udrai sovente risonar gli editti e raddoppiar le leggi che al sovrano giovan servate e trasgredite. Udrai correr minaccia ognor di guerra esterna, ond'io n'andrò su l'atterrita plebe sempre crescendo i pesi e peregrine milizie introdurrò.
Pagina 287 - Egisthe, je ne sais comment, et lui persuade de se reposer dans le vestibule, afin que, quand il sera endormi, la reine puisse le tuer tout à son aise. En effet, il s'endort comme il l'a promis. Belle intrigue ! et la reine vient pour la seconde fois, une hache à la main, pour tuer le jeune homme qui dormait exprès. Cette situation, répétée deux fois, est le comble de la stérilité, comme le sommeil du jeune homme est le comble du ridicule.
Pagina 120 - Ombre sacre di que' nostri padri , Che di splendide piaghe ornaro il petto , Sol perché intatto a noi scender potesse Quel retaggio , che debbe ai nostri figli Scendere intatto : per...
Pagina 52 - Ciò, che allor potea l' uso ; oggi si vieta Ciò, di che allor né s'avea pur contezza. Telgaste. Che parli tu ? Dl', che Romani Roma Or più non ha : noi siamo ancor Germani. Qui l' oro, il padre di ogni colpa, é fango : Qui non basta il sembiante, e non si loda Chi sa, odiando nel core, amar col volto. Puro il talamo qui, certa la prole; Non turpe scena, non Falerna vite I desir folli in casto petto alluma ; Né del vizio ridiam fatto gentile. Vedi tu qui le vane arti, onde tanto Italia s...

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