I comunisti italiani tra Hollywood e Mosca: la sfida della cultura di massa : 1943-1991

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Giunti Editore, 1995 - 572 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 58 - ... cultura" enciclopedica, dove una ricerca astratta del nuovo, del diverso, del sorprendente, prendeva il posto della scelta e dell'indagine coerenti con un obiettivo, e la notizia, l'informazione (volevo dire, con brutto termine giornalistico, la "varietà") sopraffaceva il pensiero.
Pagina 59 - La linea che divide, nel campo della cultura, il progresso dalla reazione, non si identifica esattamente con la linea che li divide in politica.
Pagina 335 - La via democratica al socialismo è una trasformazione progressiva — che in Italia si può realizzare nell'ambito della Costituzione antifascista — dell'intera struttura economica e sociale, dei valori e delle idee guida della nazione, del sistema di potere e del blocco di forze sociali in cui esso si esprime.
Pagina 25 - Le forze della classe operaia, se vorranno poter efficacemente contribuire alla costruzione di questo nuovo regime democratico, non potranno essere a lungo ulteriormente divise. Il partito nuovo che noi vogliamo creare tende inevitabilmente a essere e dovrà dunque essere il partito unico della classe operaia e dei lavoratori italiani...
Pagina 34 - Benedetto Croce ha avuto, come campione della lotta contro il marxismo, una curiosa situazione di privilegio nel corso degli ultimi venti anni. Egli ha tenuto cattedra di questa materia, istituendosi così tra lui e il fascismo un'aperta collaborazione, prezzo della facoltà che gli fu concessa di arrischiare ogni tanto una timida frecciolina contro il regime.
Pagina 34 - chiamare a raccolta, per aiutarci in questa attività nuova, forze diverse non regolarmente inquadrate nel nostro movimento ma decise come noi a rompere con un passato prima di decadenza, poi di sfacelo, ea battere le vie di un rinnovamento radicale sia della nostra vita politica che della nostra cultura...
Pagina 165 - Gli intervistatori raccontano d'aver veduto la sera (soprattutto il giovedì all'ora di Lascia o Raddoppia?) contadini di montagna anche decrepiti scendere per i viottoli scoscesi, magari sotto la pioggia, portandosi dietro la sedia per poter assistere a uno spettacolo televisivo. Persone di ambo i sessi che non avrebbero mai pagato il biglietto d'ingresso ad un film e si sarebbero trovate a disagio in una sala cinematografica si recavano invece regolarmente a vedere la TV nel locale più vicino...
Pagina 24 - SPRIANO, Storia del Partito comunista italiano, voi. V, La Resistenza. Togliatti e il partito nuovo. Torino, Einaudi, 1975, pp.
Pagina 228 - Tutto sommato, e devo dire senza accorgermene, il finale di Rocco è riuscito un finale simbolico, direi emblematico delle mie convinzioni meridionaliste: il fratello operaio parla col più piccolo della famiglia d'una visione futura del suo Paese che raffigura quella idealmente unitaria di Antonio Granisci

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