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do sarà al suo luogo, sopra il cielo e sotto il palco*, ove dovrà esser tenuta da una persona di giudicio, avertendo che la funicella sia ben forte, acciòche per la sua lunghezza non venisse a spezzarsi, cagionandone un disordine grandissimo. Sopra l'aste allargate si comporrà la nuvola, la quale dovrà essere d'una tela sottile appuntata in tutte le parti dell'aste, senz'altro legno in essa, facendola pingere a modo di nuvole. Di poi essendo il barbacane al suo luogo, si uniranno assieme le dette aste, tirandosi la funicella con proporzione. Volendo poi che la nuvola cali a basso, e s'ingrandisca, farassi volgere il manfaro nel modo che si disse di sopra nel cap. 43 e mentre la nuvola verrà a calare, dovrà quella persona che tenerrà il capo della funicella nelle mani tirarla a basso, non però tanto quanto si veda la nuvola calare, ma poco meno, acciò che l'aste vengano ad allargarsi a proporzione, et essendo la nuvola finita di calare, ancor l'aste siano allargate, quanto possano allargarsi, così la nuvola sarà divenuta nella sua maggior grandezza. Volendo poi fare che ritorni ad alto, e che faccia l'effetto contrario, cioè di grande divenga picciola, si dovrà rivolgere il manfaro all'opposito, e la persona che tenerrà la funicella nelle mani dovrà, mentre la nuvola ascende in alto, nel medesimo tempo allentare anco esso la funicella, sinché l'aste con proporzione verranno a congiungersi, come erano prima, che conseguentemente la nuvola sarà diminuita. In questa operazione bisogna star bene avertito rispetto alla contrarietà dei moti, perciò che, se bene nel calare che farà la nuvola a basso pare che anco la persona, la quale tiene il capo della funicella nelle mani la debba allentare, acciòche si allarghino l'aste, tuttavia si viene a calare il posamento delle girelle, è di mestiere che venga tirata la detta funicella, non tanto però quanto saria la nuvola, ma con proporzione, come si è detto di sopra, sì come anco nel farla salire, e peró in questa operazione si ricerca una persona di giudicio.

Sia il gargame A.B., et in esso il legno del barbacane C.D., e la girella da alto E. et il canapo ligato nella parte di sopra del barbacane C., e passando per la girella E. venga involto nel manfaro H.I. in F. e l'altro capo del canapo sia legato nella parte di sotto del barbacane in D., e sia rivolto nel manfaro H.I., al contrario, in G. Siano l'aste K.L., M.L., N.L., et O.L., e più se bisognaranno, tutte aggiustate con l'estremità loro nella cima del legno del barbacane Q. **, e gli altri capi inchiodati nel medesimo legno in L. Siano le molle poste in esso, a dirittura dell'aste, lontano da L. un piede, cioè in P., e sia la funicella legata in uno dei capi dell'aste, cioè in K., che

* La lezione originale porta un periodo ambiguo, che è stato corretto come sopra ; letteralmente : « ... e dovrà essere lunga la funicella quanto l'altezza del barbacane ; quando sarà al suo luogo sopra il cielo, SIANO sotto il palco...».

** Nel testo originale «O» al posto di Q.

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passando nei buchi dell'altre M.N.O., venga nella prima girella Q., e scorrendo sopra il legno passi per l'altra girella R. venendo a basso, dove sia tenuta da una persona posta in S., la quale quando sarà il tempo di far questo, dovrà tener tirata la funicella, acciò che stiano le cime dell'aste, dove sarà la nuvola, unite al legno più che sia possibile, che in questa maniera sarà anco ristretta la tela della nuvola più picciola. Di poi, mentre si girarà il manfaro dalla parte che dovrà far calare il barbacane, la persona posta in S. dovrà tirare la funicella, ma inegualmente, perché non si allargarebbono mai le cime dell'aste K.M.N.O. Per questo deve stare avertito che sempre venga avvanzato il suo tirare, da quello che farà il manfaro, con tal proporzione che come saranno allargate le cime dell'aste T.V.X.Y., venga a posare l'ultimo termine della nuvola Y. sopra il piano del palco Z. &* che in questo modo si sarà fatto quanto si doveva.

Nel farla ritornare si farà girare il manfaro al contrario, e la persona che è in S. tirarà la funicella, come fece nel far ingrandire la nuvola, ma con moto eguale a quello del manfaro, che in questa maniera si farà impicciolire la nuvola, come era prima.

* Nella figura segnato « et ».

Cap. 47. Come si possa far andare una nuvola per traverso

Quando si avesse ne gl'intermedij a far caminare una nuvola per traverso, si farà in questo modo. Si fabricaranno due gargami simili a quelli del cap. 42, ma tanto lunghi che avanzano quattro piedi per canto quella distanza, per la quale vorrà far caminare la nuvola. Fermarannosi poi dietro il cielo nella medesima altezza che dovrà essere la nuvola, ponendoli per traverso lontano l'uno dall'altro almeno due piedi, che siano paralelli e nel medesimo piano. Aggiustati che saranno, dentro ad essi vi si porrà un legno, il quale dovrà avanzare egualmente da ogni banda, cioè dal canto della scena, (e) deve esser tanto lungo quanto si vorrà che porti in fuori la nuvola, et in simile lunghezza si farà che avanzi dietro la scena, se vi sarà il luogo, se non gli si aggiustarà con il peso. Dopo, nelle parti che saranno dentro ai gargami, vi si porrà un pezzo di legno della medesima grossezza di quello che deve sostenere la nuvola, cioè due per ciascuna parte, uno da un canto e l'altro dall'altro opposto, e che siano lunghi un piede per ciascuno, e commessi diligentemente nel legno, acciò che non impediscano lo scorrere che dovrà fare nei gargami, come si fece nei gargami del cap. 44. Compito quanto si è detto, nel fine dei gargami vi si porranno due manfari, cioè uno per canto, i quali siano posti nel medesimo piano dei gargami, e siano lunghi di più della distanza dei gargami, tra l'uno e l'altro, almeno un piede e mezo per canto, acciò che vi si possano avviluppare le corde, che dovranno fare scorrere la nuvola, e queste dovranno essere legate nel legno, due per ciaschedun canto, cioè dalla parte di dentro, tra l'uno e l'altro gargame, e l'altre si rivolgano nei manfari; e dovranno esser lunghe le dette corde quanto sarà la distanza del legno che sostiene la nuvola, quando sarà nel luogo dove incominciarà a caminare sino al termine prefisso; e così nell'altro, dal medesimo canto e nella parte opposta, si legaranno altretante corde, che siano della medesima grossezza, ravolgendole nell'altro manfaro. Poi fabricarassi la nuvola nella testa del legno sopra detto, ma che il posamento di essa sia in mezo al legno, acciò che, nel scorrere che farà, non si veda dove sia posta et acciò che possa andare facilmente senza impedimento; dalla parte opposta del legno vi si porrà un peso tanto grave, quanto possa contrapesare la nuvola, o star in equilibrio. Nel tempo di far scorrere la nuvola, se ella sarà dal lato destro, si farà girare il manfaro, che fu posto dal sinistro, rivolgendo al contrario quello dal destro, che in questa maniera verrà la nuvola da quella parte; e volendo poi farla ritornare come prima, si farà girare il manfaro destro, allentando il sinistro, che in questa maniera ritornarà al suo luogo di prima.

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Siano i due gargami A.B. e C.D., et il legno dentro ad essi E.F., posto in egual distanza, cioè da E. a G. dal canto della nuvola, et F.H. dall'altro, e che da G. ad H. vi sia di distanza più di due; e siano i due pezzetti di legno inestati in quello della nuvola in I.K. da un lato, e L.M. dall'altro; e siano i manfari N.O. e P.Q., e li capi delle corde siano legati in R.S. da un lato e T. V. dall'altro, e l'estremità di esse corde siano legate nei manfari, ciascuna per sé, cioè : quelle di R. S. nel legno, sia nel manfaro N.O. in X.Y., e quelle del legno T.V. nel manfaro P.Q., che è dall'altro canto, siano legate in Z.&.* Volendo poi far scorrere la nuvola, se si vorrà che vada verso la parte N.O., si girarà il manfaro N.O., allentandosi l'altro P.Q.; e così al contrario volendola far ritornare al luogo di prima.

Cap. 48. Come in altra maniera si possa far andare una nuvola per traverso

In altro modo ancora si potrebbe far andare una nuvola per traverso, cioè con una leva, la quale abbia il fulcimento posto nel mezo, a dirittura del mezo della scena, in altezza quanto si vorrà che vada la nuvola, ma sarebbe cosa difficile a non vedersi qualche parte della leva dalla parte che sostiene la nuvola; tuttavia mi è parso bene accennare questo modo.

* Nella figura segnato «et ».

Cap. 49. Come si possa far calare una nuvola, la quale si divida in tre parti, e di poi nel salire si riunisca in una

Per far che una nuvola nel calare si divida in tre parti, e poi nel risalire ritornino in una, si farà in questo modo. Farassi un barbacane, simile a quello che si disse nel cap. 43, ma in questo vi dovrà essere aggiunto al legno primo, che sostiene la nuvola principale, due altri legni di minor lunghezza, e si porranno uno da un lato e l'altro dall'altro con i suoi puntelli, dovranno essere fermati nel legno maestro detto di sopra, fuor del gargame, con barduelle snodate, in modo che si possano allargare e restringere insieme i detti legni dal legno principale; e nelle parti di sotto dei puntelli si fermaranno con un occhio, il quale si giri nei cardini che si dovranno mettere nei legni, che sostengano il barbacane, cioè dalla parte di fuori del barbacane, a piombo delle piastre snodate. Di poi si fabricaranno tre nuvole, ma quella che dovrà esser posta nel mezo sia la metà più grande di quelle che dovranno essere dalle bande, acciò che si possano nascondere dentro ad essa; dopo si fermaranno ciascuna nell'estremità * del suo legno, in maniera che quelle che stanno dalle bande si nascondano dietro la principale. Fatto quanto si è detto, si pigliaranno due pezzi di legno di lunghezza d'un piede et in uno dei capi vi si porrà una girella per ciascuno, e gli altri s'inchiodaranno nell'estremità dei legni, che sostengano le due nuvole picciole, cioè dal canto verso le piastre snodate, in maniera però che mentre s'allargaranno i detti legni non vengano ad impedire i loro moti; di poi si pigliaranno due pezzi di fune, e il capo di una sia inchiodato, o legato benissimo, nell'estremità di uno dei legni che sostentano una nuvola picciola, cioè vicino ad essa nuvola dalla parte di dietro; e poi si faccia passare nella girella, che fu posta nel legnetto che si disse, facendola calare a basso sotto il palco. Il simile si farà dall'altro lato, facendo poi ambidue i capi calati a basso unire in uno, che questo dovrà servire per far dividere le nuvole.

Compito che sarà quanto si è detto, si pigliaranno due corde, et il capo di una si legarà o inchiodarà nel legno della parte opposta dove fu legato l'altro dell'altra corda, facendolo passare in una delle due girelle, che dovranno esser poste sopra il legno principale, che deve tenere la nuvola grande, e poi farlo passare a basso, come si fece agli altri sopradetti. Il simile si farà dall'altro lato facendo unire insieme i capi, come si disse dei primi, venendo a basso sotto il palco, e questi dovranno servire per far riunire i detti nuvoli.

* Nel testo originale « dell'estremità ».

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