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Sia fra i cilindri A. e B. le onde * (fatte con liste di tavole, coperte di tela colorita nel modo detto di sopra) C.E.G.D. e siano le due staggie E.F. e G.H. di lunghezza quanto si disse di sopra, et inchiodata nell'onde dietro la tela in E. e G. distante tre piedi tra l'uno e l'altra, e la detta onda sia posta tanto più bassa dei cilindri, quanto che la sommità di C.D. non venga veduta dagli spettatori; nel tempo poi, che si vorrà far mutare di colore il mare, gli uomini, che avranno le staggiette F. H. in mano alzaranno tanto l'onda, che F. H. venga in I. K. e conseguentemente la sommità dell'onda C.E.G.D. diverrà in L.M.N.O. et abbassandola, et inalzandola con maggior frequenza dei cilindri, come si disse di sopra, si mostrarà quanto si dovrà mostrare. Il simile si farà con l'altre onde, che si dovranno porre fra gli altri cilindri; volendo parere di rabbonacciare il mare, si ritornaranno l'onde al suo luogo, ripigliando il moto dei cilindri, come si disse di sopra. Il simile si farà con l'altre onde, che si dovranno porre tra gli altri cilindri.

Cap. 31. Come si facciano apparire le navi, o le galere, o gli altri vascelli, che vadano per il lungo del mare

Per far'apparire le navi, le galere, o gli altri vascelli per il lungo del mare, o dovranno fingersi che vadano a vela, o a remi. Se a vela, come sono le navi, le quali non sogliono andare in altro modo, si terrà quest'ordine: segarassi il profilo d'una nave sopra un pezzo di tavola di grandezza quanto si vorrà; poi, segata la detta tavola secondo quel contorno si compirà con la pittura la detta nave, dandole a suoi luoghi l'ombre, acciò che paia tondeggiare, mettendovi gl'alberi, sarci **, vele et altri arnesi, con cui si sogliono armare simili vascelli; dipoi, tra due onde del mare, si farà un gargame di legno fatto a coda di rondine, nel quale si aggiustarà il fondo della nave, che dovrà ancora esso essere fatto a coda di rondine, e che dovrà essere bene insaponato, come anco il detto gargame. Quando poi si vorrà che la nave camini, uno o più uomini faranno scorrere dentro a detto gargame, con un moto tardo, che in questa maniera parerà propriamente che se ne vada a vela. Ma se sarà una galera, fatte le sudette cose dette di sopra, inoltre s'aggiungeranno da una banda i remi, in modo che, dalla parte ove sogliono essere tenuti nelle mani degli schiavi, siano congiunti et inchiodati tutti in un sol legno, e nel mezo a quello vi sia inchiodato un'altro pezzo di legno di lunghezza tanto che un'uomo, stando sotto il palco, a dirittura della galera, possa tenerlo nelle mani; e mentre dagli altri uomini sarà fatta scorrere la galera nel gargame, da quello venga alzato et abbassato quel legno, con il tempo della voga, essendo posti tutti i remi, fermati a modo di leva nel legno dei balestrieri, acciò che si possano facilmente movere; perché mentre dall'uomo verrà abbassato il legno, parrà che s'inalzino i remi, e nell'alzare che si farà, dimostrarà che si abbassino e si attuffino nell'acqua.

* Nel testo originale : « sia fra i cilindri A. B. e le onde» (probabile errore di stampa). ** Probabilmente : sartie.

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Sia la nave A., la quale dimostri d'andare a vela per il lungo del mare; e sia il gargame B.C. posto tra le due onde D.E. e F.G.; e in esso la coda di rondine H.I. fatta sotto il fondo della nave; e sia posto tanto a basso, che non sia veduto da quei che saranno nel piano della sala. Quando si vorrà fare tal'effetto, da uno o più uomini, i quali siano sotto il palco, a dirittura della nave, come si disse di sopra, si farà scorrere per il detto gargame la nave con un moto tardo, che in questa maniera si sarà fatto quanto si doveva.

Sia la galera A., come si disse della nave, e siano l'estremità dei remi nella parte di dentro della galera in B. C. e che siano in bilico nelle balestriere, come si è detto e sia il legno inchiodato in essi B. C., e l'altro D. E.* inchiodato nel mezo in D., il quale sia di lunghezza come si disse di sopra. Quando si vorrà far parere che la detta galera se ne vada a remi, da quell'uomo che sarà posto

sotto il palco per tal'effetto, s'inal

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zarà il legno D. E. in maniera che il punto E. venga in F., che conseguentemente l'estremità dei remi G. H. si abbassarà in L. K., e in questa maniera mostraranno i remi d'attuffarsi nell'onde del mare; e poi, ritornando il legno in E. come prima, si levaranno dall'acqua e s'inalzaranno al luogo e con quest'ordine si dovrà continuare, quando sarà il bisogno.

Cap. 32. Come si facciano venire le navi, le galere, o gli altri legni sopra il mare, a vela, o a remi, per dritto, e poi rivoltargli e ritornare indietro

Quando si vorrà fingere che da lontano se ne vengano sopra il mare per dritto le navi, le galere, o gli altri vasceli a vela, o a remi, e che poi rivoltandosi ritornino indietro, si farà in questa maniera. Fabricarannosi i cilindri per mostrare l'onde del mare, (come si disse nel cap. 29,) ma questi siano divisi in due parti, cioè che la divisione loro sia nel mezo dove deve passare la nave, e si accomodino in maniera che quelle parti che sono nella divisione, con ogni possibile facilità, si possino girare con manfari che saranno posti nell'altre teste dei cilindri ; compito questo, facciasi fare una nave, o galera, o altro vascello, che sia di tutta tondezza, senza il fondo, e intorno vi si farà attaccare un pezzo di tela di lunghezza almeno di due piedi, facendo finire il legno d'alberi, ch'abbino vele e d'ogni altro arnese che per mare simili vascelli si giudicarà necessario; colorendo anco la tela e tutto il resto con i colori proprii. Compito questo, si farà segare a onda una tavola, o più, secondo la lunghezza del sito, donde avrà a caminare la nave, facendola inchiodare in cortello per il largo del mare, cioè nella divisione dei cilindri già detti, in modo però che non impedisca il loro moto; poi nella prora e poppa della nave vi si accomodarà un cilindro picciolo per luogo, il quale sia di lunghezza di mezo piede, in maniera che si possa facilmente girare nei suoi perni, quando poi si vorrà far caminare detto legno si terrà quest'ordine : da quattro uomini posti sotto il palco a dirittura, cioè sotto la prora, o di sotto la poppa, farassi scorrere la detta machina con i cilindri sopra il profilo della tavola che fu segata a onde, perché in questa maniera verrà ad inalzarsi et abbassarsi, facendo l'effetto proprio che sogliono fare i vascelli nel mare ; avertendo che sotto i cilindri che serviranno per l'onde del mare, dovrà essere per quella parte aperto il palco, acciò che gli uomini ch'avranno ad operare possano fare quanto devono senza impedimento. Per fingere poi che se ne venga a vela, si farà in questo modo: si pigliarà della tela che sia sottile, e fattone i pezzi si aggiustaranno alle antenne, dando la gonfiezza con il filo di ferro; di poi attaccarannosi l'antenna all'arbore con una funicella posta nella sua tagliola, abbassando le vele dentro la nave. Quando si vorrà che paia spiegarsi la vela, da uno o più uomini che dovranno avere questa cura, si tiraranno le funicelle, che subito si vedranno inalzarsi le vele, et il simile nel calarle, s'allenteranno le sudette funicelle; che è quanto si può fare acciò che mostri andare a vela. Nel mostrare poi che vada a remo, come fanno le galere, fatto il corpo del vascello conforme si è detto di sopra nella costruzione della nave, ponnerannosi i remi d'ogni lato, che siano in quantità e lunghezza proporzionata al legno. Di poi tutte le teste dalla parte di dentro, sì da un canto, come dall'altro, s'inchiodaranno in un sol legno, et in mezo di esso vi s'inchiodarà un'altro, conforme si disse nel particolare dell'altra galera, al precedente cap. Nel far parere che venga vogando, si farà scorrere con i cilindri sopra il profilo della tavola che si mise per il lungo del mare, come si disse della nave, e di tempo in tempo da quell'uomo che ne avrà la cura, s'inalzerà et abbassarà il legno che fu posto nel mezo, per alzare et abbassare i remi; che in questo modo parerà che venga vogando. Volendola poi farla ritornare indietro, si farà girare la detta nave, o galera, ponendo i cilindri sopra il profilo della tavola, e facendola scorrere sopra essa sin tanto che sia gionta al suo luogo di prima con le vele e con i remi.

* Nella seconda figura mancano le lettere esplicative O.D.E.

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Sia la nave A. senza il fondo, ma nel resto fatta di tutta tondezza ; e sia il cilindro B.C. posto sopra la prora, e D.E. sotto la poppa; e la tela pendente F.G.H.I., la quale circondi la nave, imbroccata nel fondo F.H.; e l'altra che cada libera, G.I.; e sia il profilo della tavola K.L. segata a modo di onda; e siano posti i cilindri B. C. e D.E. sopra la detta tavola; per far'andare la detta nave, dagli uomini detti di sopra farassi scorrere la nave sino al luogo che si vorrà. Nel farla poi ritornare indietro, si farà rivoltare la detta nave, o galera, mettendo i cilindri sopra il profilo della tavola, facendola ritornare al suo luogo.

Sia la nave A., e la sommità dell'arbore con la taglia B., e l'antenna con la vela C.D. calata dentro la nave; e la funicella B. E., con un capo legato nel mezo dell'antenna C.D., che passando per la taglia B., se ne venga con l'altro capo in E. Quando si vorrà che si spieghi la vela, si tirarà il capo E. della detta funicella sin che venga

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seconda figura

in F., che conseguentemente l'antenna, la quale si ritrovarà in C. D., verrà in G. H. Nell'istessa maniera farassi nel calare la vela: ritornando con il capo F.

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