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il potere di sciorre i voti della religione, e da perseguitare le Sorelle della carità.

« 1 professore Moufang di Magonza, confutò le obbiezioni che si erano levate contro le associazioni cattoliche, e dimostrò come scopo di esse non è già l'annientare i loro nemici, ma sibbene il guadagnarli, per mezzo di una carità comprovata colle opere.

«Il Vicario Scherner di Vienna, espresse il suo rammarico sullo stato in che si trova l'associazione cattolica di quella capitale. - Dopo questo si udì con raro compiacimento un medico, il dottor Mayerhofer di di Kremsmünster, a parlare del magnetismo, con profonda scienza unita ad intima convinzione religiosa. L'oratore dopo che ebbe cominciato il suo discorso, facendo osservare che se il prete ed il medico possono darsi la mano al capezzale degli infermi, possono altresì trovarsi unití sulla medesima tribuna e pregare insieme, terminò la sua dissertazione colle seguenti parole: « Nessun riguardo, nessun rimprovero, nessuna ingiuria potrà mai distormi dalla strada in cui mi sono messo; conosco il mio fine e il mio dovere, che è altissimo: sia lodato G. C. »

«Il dottor Sepp di Monaco, l'autore rinomatissimo della Vita di Gesù, gittando uno sguardo sopra lo stato della società, si fe'a dimostrare come essa è combattuta dai flutti distruggitori della democrazia, del socialismo, e del comunismo; e più vivamente espose, con quale arte infernale il giornalismo venduto ai protestanti, e ai giuleî, che l'han compro ai servigi della demagogia, si argomenti a rendere i cattolici sospetti ai governi, e ad allontanarli con ogni mezzo, da tutte le strade che mettono al potere. L'oratore chiuse la sua calorosa allocuzione, scongiurando i suoi uditori, a non volersi punto lasciar sedurre dagli innumerevoli organi della menzogna, poichè gli oltraggi di che: son prodighi ai cattolici, non sono infine per essi che i più bei titoli di gloria. Egli non volle abbandonar la tribuna, pria di far rimarcare, che quel parlamento di Francoforte di cui egli fu membro, e di cui giustamente fu sparlato cotanto, ebbe con tutto ciò un buon risultato: là, disse, noi imparammo a conoscerci, là, uomini di forti convinzioni si diedero la mano e veggendo l'immensità del male; si strinsero per fede

di difendere a prezzo di qualunque sacrifizio la religione e la società. Così terminò la seduta del 24.

« La mattina del 25 fu spesa in questioni speciali . .

<< L'Assemblea generale della sera venne aperta con un discorso del presidente.

<< Il sig. di Andlau espose ai deputati di tutta l'Allemagna le salutazioni più cordiali per parte dei Cattolici di Brisgau, di poi narrò della attività delle loro fatiche e dell'istancabile zelo che hanno per riaccendere lo spirito religioso nel lor paese..

« Il conte di Stolberg, il quale ha consecrato la sua esistenza non solo al materiale alleviamento dei cattolici che traggono la vita nel mezzo dei protestanti, ma che veglia eziandio specialmente per procurare ad essi ogni mezzo di conservarsi nella fede, tenne parola della Società di S. Bonifazio, la quale ha appunto questo doppio scopo, e si compendia in queste due parole « preghiera, e limosina ». Ogni suo detto fu convincente e si impresse profondamente nel cuore e nell'animo di quanti lo ascoltavano.

<< Il consigliere di legazione Dott. Lieber che sali alla tribuna dopo di lui, trasse fuori i vantaggi che siffatte associazioni cattoliche producono, e pose il bene di queste Assemblee a riscontro di quell' Assemblea Nazionale di Francoforte, che cominciata senza Dio, continuata senza Dio, dopochè si fù levata incontro a Dio, terminò a somiglianza di Babele nella più vergognosa confusione.

« Un altro campione chiaro già per molti combattimenti prese a parlare, chè la sua parola è un'arma terribile. Il Dott. Buss cominciò dal manifestare il suo nemico, quel nemico con cui non farà mai pace nè tregua, ciò è l'incredulità, il socialismo, e la rivoluzione, giacchè son tutti nomi d'un medesimo soggetto. «Non pochi governi, disse l'oratore, dovrebbero venir denunziati nella maniera istessa, poichè essi hanno fomentato la rivoluzione attaccando la famiglia ne' suoi più sacri diritti, ed han porto primi l'esempio di comunismo, spogliando la Chiesa de' suoi beni.

<< Frattanto per quantunque priva d'ogni speranza sia la condizion

noştra, Dio susciterà uomini che salveranno la società; ovvero morrai no sulle difese di lei. Già l'Alemagna piena di gioia e di speranza saluta l'avvenire di un giovine sovrano, donde ella aspetta la salute, perchè egli saprà tornar vincitore a favore del Cattolicismo, e per mezzo del Cattolicismo. Or tocca ai cattolici di tutta l'Alemagna correre in suo aiuto, e non patir giammai che una sola parola venga tolta agli editti con cui divincolò la Chiesa. Questi editti stanno in lor mano; cada la inetta ed incredula burocrazia; che con una tratta di penna vorrebbe muovere lor contro con qualche assalto! Quanto a sè esser pronto ad imbrandire d'una parte la croce, la spada dall'altra per difendere la Chiesa, che se avesse a soccombere nel combattimento non dimandare a' suoi Fratelli se non se una ricordanza ed una prece. >>

« Il Sindaco Scheldi Fulda parlò della necessità di fondare Università cattoliche.

« Il negoziante Heinrich di Magonza giovine pieno d'ingegno, dicendo dell'entusiasmo pel cristianesimo che questa assemblea eccitò nella sua anima, si acquistò i più vivi applausi.

« Lo Scultore Stolz d'Innspruck espose i'mezzi che a lui parvero più adatti a sviluppare le arti cattoliche...

«. Il Dott. Menz di Monaco dimostrò che in Allemagna la scienza addivenne pagana, e parlò delle necessarie relazioni tra la scienza e la Chiesa. Un giovine allievo di Goerres, il sig. Yoerg di Monaco flagellò nella maniera più sanguinosa tutti quei letteratuzzi anticristiani, il cui stupendo sapere sta nel negar tutto; ei li nomò proletari della scienza rassomigliandogli ad una vuota casa, a finestre squassate e diroccate per cui lo spirito di niegar ogni cosa, soffia miserevolmente le sue perniciose dottrine. L'ironia pacata e mordente dell'oratore provocò l'ilarità dell' Assemblea. Egli mostrò la grettezza dello spirito di questi proletari della pessima razza i quali vivono giornalmente alle spalle dei suoi adulatori.

« L'Assemblea non si sciolse che alle dieci ore di sera.

« L'indomani il 26, fu speso gran parte in sedute particolari. « Il primo oratore che prese a parlare si fu il D. Strodi di Monaco; egli provò che la storia del mondo non è che la storia del Cristiane

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ciam, & fece or assai ammirabili ravvicinamenti intorno allo spirito di associazione dei tempi antichi, e quello dei moderni.

«Il D. Amman di Lucerna, il celebre giudice d'istruzione nel processo degli assassini di Leu, colui che salvò l'onore della prima vittima del radicalismo in Svizzera, di cui poi vittima egli stesso divenne, alTorchè si vide montar la tribuna, venne salutato dagli applausi dell'Assemblea. Il sig. Amman parlò dello stato dei cattolici della Svizzera, e delle loro simpatie per la casa d'Ausburgo, cui essi tengono in conto di proteggitrice del cattolicismo in Alemagna; fra le altre cose, egli diè questa definizione all' Ultramontanismo sotto il qual nome i radicali combatterono il cattolicismo: «Quelli sono gli Ultramontani i quali già da assai tempo stanno ultra la montagna dell' incredulità, e quelli altri non sono ultramontani, i quali siccome animali da soma, si tengono al di qua del'a splendente montagna della fede, cui essi non ardiscono valicare. »

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<< Un protestante convertito, il sig. Zetter di Salisborgo, encomiò l'attività e l'energia dei Véscovi dell' Alemagna, e specialmente del Card. di Schwarzemberg; infine rese conto delle fatiche operate dalla Associazione cattolica di Salisburgo. »

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V.

FRANCIA- Dispareri fra il presidente e il generale Changarnier- Finto Messaggio della Presse Vero Messaggio Collegi Catolici Attestato di soddisfazione inviato dal Sommo Pontefice ai giornali Univers ed Ami de la Réligion Rubamenti di carrozze fatti dai repubblicani Francesi.

Le piccole male intelligenze fra il Presidente e il generale Changarnier furono ancera nei fogli francesi l'argomento delle polemiche e delle notizie fino al giorno dell'apertura dell'assemblea e della lettura del Messaggio. Era così evidente ai politici parigini la rottura del Presidente col partito dell'ordine che già si dava come cosa fatta un messaggio favorevole ai Rouges. Non si può però negare che alcuni atti del Presi

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dente è del Generale non dessero sufficiente appiglio a queste pretese ire. Giacchè la caduta del ministro Hautpoul, pareva in prima un trionfo del suo antagonista Changarnier. Ma poco dopo alcune frasi del Proclama del nuovo Ministro Schram che raccomandava l'obbedienza, e il mantenimento severo della gerarchia militare parevano evidentemente essere state poste a pubblica ammonizione del Generale. Il quale alla sua volta mostrandosi restio, ecco la demissione del generale Neumayer carissimo al Changarnier da tutti interpretata per uno schiaffo a quest'ultimo. Ed ecco l'ordine del giorno alle truppe sottoscritto da Changarnier in cui si raccomanda a queste di non levare alcuna sorta di grido quando sono sotto le armi. Nel qual divieto chi non avrebbe scorto chiaramente che lo Changarnier vendicavasi del Presidente che tanto pareva amare i Viva l'Imperatore? D'allora in poi non si credè poter meglio profetizzar l'avvenire che col congetturarlo dalla scissura ormai evidente fra il Presidente e il Generale. Quindi cominciossi a parlare di congiure contro la vita dello Changarnier e del Dupin; e siccome quegli aveva sentinelle alla porta di sua casa, non ví era più dubbio che esse fossero poste per guardarsi la vita dai tentativi d'assassinio. Il Presidente poi che, come si deduceva dai fatti citati, non aveva più confidenza nel partito dell'ordine doveva necessariamente gettarsi a quello del disordine. Quindi le voci di Ministero Rosso e di Messaggio scarlatto. La Presse volle servirsi delle circostanze favorevoli per far sorgere in Francia le tanto bramate commozioni: e pubblicò un finto Messaggio che non era altro se non che un centone di vari frammenti prèsi da diverse pubblicazioni del Presidente stampate in varie epoche. L'invenzione della Presse non ebbe altro inconveniente che quello di promuovere il sequestro del suo foglio, e un processo contro il redattore per falsificazione di documenti. Ma è chiaro che poteva inquietare il paese facendo credere che egli stava per inaugurare la política espressa dal Messaggio e non incoerente colle voci che allora correvano.

Quando comparve il vero Messaggio fu comune la soddisfazione nel vedere che nulla vi era di contrario alla politica finora seguita. Lasciando staré il tratto che si riferisce agli affari interni, non sarà inutile il riportare qui il brano che tocca della Italia.

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