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necessario che il non vederlo potrebbe parere effetto di chiudere volontariamente gli occhi anzi che di poca oculatezza. Tuttavia prima di decidere nettamente che l'Educatore o non conosca il mondo, o conoscendolo voglia attendere a molestarlo di più, invece di educarlo, sarà meglio il credere per ora, che egli ha voluto farsi un po' di largo in sul principio con certi luoghi comuni un po'antichi e un po'passati di moda, ma non abbia però l'intenzione di far servire il suo giornale, che ha sì bel titolo in fronte, a nutrire (ripeteremo le sue medesime parole) le effimere passioni d' un'epoca e le ristrette passioni d'una casta a spese dell'umanità nascitura (pag:1).

Dal fin qui detto potranno scorgere i nostri lettori che noi abbiamo ragioni per non dare difinitivo giudizio dello spirito di questo Periodico che certamente ha molte parti buone, ma non manca di alcuna macchia nel numero che finora uscì alla luce. Noi seguiremo con occhio attento i seguenti fascicoli desiderosi di trovarli tali da poterli conscienziosamente raccomandare a coloro tutti che coll' Educatore riconoscono dall'educazione il decoro della patria comune ed il più nobile patrimonio d'un popolo la moralità, ed il sapere (p.13).

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Indirizzo de' Cattolici alla regina - Mala fede dell'anglicanismo Speranze di calma nell'agitazione anticattolica - Sommossa a Liverpool Novelle false sul Cardinale Cattolici Irlandesi e loro Meeting. Meeting dei Protestanti a Dublino Persecuzione dei Puseisti Schiavitù della Chiesa anglicana - Relazioni dell' Inghilterra col Piemonte e colla Germania Mazzini partito da Londra.

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L'illegalità dell'opposizione anglicana al Decreto Pontificio, e la perfetta le galità di quest'ultimo posta da noi in chiaro come meglio sapemmo nel passato fascicolo, è ora dimostrata con precisione matematica, e maschia eloquenza nel famoso indirizzo al popolo inglese scritto dal Card. Wiseman, riportato da tutti i fogli di Londra, é venduto a moltissime migliaia d'esemplari. Basti dire che la bottega degli editori Richardson a Londra fu letteralmente assediata da compratori dell'indirizzo, sì che ne furono vendute ventimila copie in diciotto ore. I protestanti medesimi mostraronsi premurosissimi di leggere quel nobile, ed

affettuoso lavoro, di cui noi confessiamo di non avere da molto tempo letta cosa, o più robusta o più eloquente. Ed è perciò che credemmo doverlo recare in esteso nel nostro periodico, sicuri di arrecare non poca consolazione a tutti i nostri lettori, i quali certamente sono fra coloro, che desiderano trovare sempre difeso, e dimostrato savio, e prudente quanto è operato dal Padre comune dei fedeli. Lascieremo poi a quei fogli italiani, che hanno per fissazione la fede nell'avvenire la gloria e la consolazione di strillar alto a' pochi loro lettori, che l'atto fu imprudente ed illegale.

A proposito dei fogli italiani dobbiam osservare che lo Statuto di Firenze aveva scritto il 13 Nov. p. 3 che gli insulti recati al Cattolicismo in Londra erano effetto dell' imprudenza e del convertir la religione in istromento di politica. Decisione magistrale, come si vede, e che nella sua lestezza e vivacità accennava da mille miglia lontano al senno politico e al senso religioso di chi è incaricato in quella redazione dello spogliare i giornali. Ma abbiam osservato con soddisfazione che pochi giorni dopo lo Statuto fece onorevole ammenda di quella scappatella con un articolo di fondo in cui ha queste nobili parole: « L'istituzione dell'episcopato Cattolico in Inghilterra è riguardata da noi come importantissimo e legittimo atto della podestà spirituale della Chiesa, é come tale nè c' ingenera meschini sospetti, nè ci apparisce poter essere impedito dalle leggi umane politiche o civili di qualunque paese. (21 Nov.)

Oltre all'indirizzo al popolo inglese il Card. Wiseman dicesi pure che sia l'autore di un bell'indirizzo alla regina Vittoria che tutti i Cattolici o segnarono già, o stanno ancora segnando, in cni altamente protestano di loro inalterabile divozione alla sua reale autorità, e propulsano sdegnosamente le vili calumnie, di cui son fatti bersaglio per parte della mala fede protestante. Mala fede che parrebbe impossibile a potersi usare in mezzo ad un popolo colto, e gentile qual è l' Inglese, se i pregiudizi, e le ire religiose non ponessero spesso il velo agli occhi più esperti. Quel mirabile contrapposto che sempre osservasi fra la religione Cattolica, e le sette dissidenti, che quella cioè combatte e difendesi non con altre arme che quelle della carità e della giustizia, e queste

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assaltano, e perseguitano con tutta la suppellettile delle vili calunnie, e della forza brutale: quel contrapposto, diciamo, osservasi anche presentemente in Inghilterra, dacchè il campo della pacata discussione, provato infecondo dal decadente anglicanismo, cambiossi per parte sua diremmo quasi nella palestra dei gladiatori, e nell'arena dei circhi. Anche in questo caso dobbiamo porre in sodo che i ministri e il Clero anglicano sono coloro che aizzarono l'ignorante volgo, e lo spinsero a crudeli desiderii, ed ignobili fatti. Un ministro poco fa confessava nella quiete d'una conversazione, che egli credeva che i Cattolici non fossero punto idolatri quando venerano le immagini, le reliquie, ed i Santi. « Ma perchè dunque quando siete in pulpito, dissegli un cattolico, parlate voi altrimenti? >> Che volete, rispose il buono e leale ministro, si è sempre parlato così al popolo; ciò gli piace e lo stringe alla Chiesa anglicana, conviene continuare. - Conviene continuare cioè à calunniare i Cattolici, a mantenere nell'errore il povero popoletto, a mentire alla propria coscienza, ed alla verità conosciuta. Ecco la buona fede dell' anglicanismo, ecco le arti con cui si eccita il popolo a bruciare le immagini del Papa e dei vescovi. Poco fa pure una giovine protestante vede giungere a casa dalla predica le sue due zie pallide, tremanti, frementi-Che avete per carità? Come? non sai nipotina nostra che l' inquisizione si è già posta in via alla volta d'Inghilterra? ce l'ha detto poco fa il Ministro: se tutta la nazione non si oppone strenuamente non passerà un mese che noi e tu saremo scorticate e bruciate vive vive Zia dolce che dite voi? vi pare egli che le flotte inglesi non siano più in grado di difendere la nostra vita? →→→ Tant'è il ministro ce l'ha detto, e ci ha suggerito i mezzi da impedirlo. Ma tu tendi da un pezzo al Romanismo, quanto a noi prima morire che essere bruciate - Che meraviglia se con prediche di tal fatta il minuto popolo, che non è più colto a Londra che altrove, si agita e freme e grida abbasso il Papismo? Nè mancano altre arti più efficaci. Un assai ricco signore anglicano promise in pubblico un premio a chi getterebbe la prima pietra in viso al Cardinale, e s'offerse a tutte le spese che seguirebbero quel processo. Alle prediche da energumeni, alle promesse di danaro aggiungete le fitte colonne de' fogli anglicani che gri→

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dano ogni dì al pericolo ed alle armi, e poi dite se non ci vuole tutta la saviezza d'un popolo freddo, e ragionatore per non passare a vie di fatti. Pure tanta è la forza della verità, che gli effetti non sono per nulla proporzionati alle cause, anzi direbbesi che l'agitazione anticattolica sia in assai visibile decremento. E come no se il Morning Herald dice gravemente che quantunque questa quistione produca una certa agitazione popolare, tuttavia non esercita influenza nei fondi pubblici? La cosa pare incredibile: ma il Morning Herald l'assicura, ed il Risorgimento lo riproduce. Siamo dunque certi che l'agitazione è ormai nulla, giacchè il gran termometro della gravità delle cose, la Borsa, non accenna di volere perciò far fallimento. Il Globe confessa che l'Inghilterra ormái si è già vendicata: segno che non occorre più altro. Lo Statuto dei 4 riassumendo i commenti dei fogli inglesi sull' appello del Card. dice: Dal complesso di tutta questa politica giornalistica si scorge che la questione non condurrà ad alcuno di que' risultati che possano rivestire il carattere di persecuzione, e siano così contrari a quell'alto sentimento di libertà che primeggerà sempre in tutte le quistioni che possano agitarsi in Inghilterra. Il Risorgimento poi del 3. Dicembre dice: E impossibile il non accorgersi che le passioni si vanno acchetando e la verità viene a galla. Non vi è più chi sogni di sostenere che il Papa o i suoi creati abbiano violate le leggi del paese..... Se studiamo il Times quella gran banderuola dell' opinione inglese che meglio d' ogni altro scrittore ci addita da che parte tira il vento, vedremo che l'atto del Papa non è più d'aggressione o di usurpazione. Il Globe comincia a dimostrare fastidio del fanatismo di parecchi contro l'atto Papale, e non mancano molti giornali dal fare oggetto di risa e di beffe l'agitazione passata.

Vi è dunque tutto il diritto di sperare fondatamente che i buoni anglicani depongano presto la paura che mostrano dell'inquisizione e del piombo liquefatto, e che anche cesseranno dal chiudersi ben bene in casa di notte, come veramente alcuni fanno, per paura di qualche invasione papistica. Oh se avessero un po' di buona fede quei tanti giornalisti al minuto che strepitano a Genova nell' Italia libera essere il moto religioso inglese effetto del progresso dell' Umanità e del trionfo dell'idea, direbbero invece che tutto quel parapiglia cagionato dalle pre

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