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quando si trovano sicuri: come se quella Chiesa che può salvare le società pericolanti non sia pur quella che impedisce che cadano nel pericolo.

Fece poco fa assai rumore in Francia e fuori un monitorio severo dell'Arcivescovo di Parigi contro il giornale l'Univers, in cui disapprova il modo tenuto spesse volte nelle sue polemiche di materie religiose. Egli con tutta la stampa cattolica accettò umilmente gli avvisi e i rimproveri paterni del suo legittimo superiore diocesano, dando un eroico esempio di pubblica obbedienza a pubbliche ammonizioni. La sua influenza già grande per l'addietro lungi dal diminuire perciò, non fece che crescere, essendos i tutt'i savi accorti che quel giornale sapea praticare ciò che predicava anche quando parevagli che non gli sariano mancate le ragioni da esporre in legittimo appello. Ma chi potrà frenare l'indegnazione contro quegli organi vilissimi delle opinioni irreligiose che lungi dall'applicare a sè più che ad altri le ammonizioni dell' Arcivescovo si divertirono in questi giorni con polemiche ingiuriose contro il temuto foglio Parigino? A chi non vengono in mente e in bocca le parole del Vangelo: Ipocrita perchè miri la pagliuzza nell'occhio altrui, e non t'accorgi della trave che ti occupa le grosse palpebre? Il Risorgimento che si trova scismatico ed eretico ad ogni periodo dei suoi Primi-Torino, in cui parli delle relazioni fra lo Stato e la Chiesa, lo Statuto che in buona fede se gli inginocchia dinanzi in atto di continua ammirazione e rapsodia, l' Opinione che chiama il Papa spettro di una età defunta (15 ottobre) e tutta la ciurma dei giornalet ti irreligiosi Sardi che non conoscano altro Dio che Mazzini o Siccardi, tutti costoro, facendo coro ai loro simili di Francia anzi di Europa, non seppcro vedere nel monitorio dell' Arcivescovo di Parigi la loro condanna, ma seppero bensì menar vile e sciocco trionfo della umiltà cristiana e del l' obbedienza cattolica.,

La Francia prova pure il suo movimento Cattolico coll'accoglienza fatta all' esule Arcivescovo di Torino ormai salito alla gloria dei Droste e degli Atanagi, coll' ampliamento degli Ordini religiosi che già ospitava e colFospizio concesso ai novelli venuti, fra çui accenneremo specialmente al celebre istituto della carità fondato dal sig. Abate Rosmini e non dubitia mo che il novello Ordine non sia per riportare colà quelle gloriose vittorie sulle anime che già ottenne in Italia ed in Inghilterra; coi concili per

tutto voluti dovunque non ancora furono raccolti; e specialmente con quella persuasione che s' impossessa sempre più di tutti gli animi, vane essere tutte le soluzioni proposte dai giornali, ideate dai politici, promosse dalle associazioni finchè non si appoggino sulla Chiesa Cattolica.

III.

Belgio.

Mori l'11. Ottobre la regina dei Paesi Bassi in età di 38 anni. La sua vita piucchè dal morbo fu consunta dalle profonde afflizioni cagionatele dalle sventure di suo padre Luigi Filippo, e di tutta la sua famiglia. Era amatissima ed ora è pianta da tutto il regno, perchè essendo piissi ma Cattolica faceva servire la sua alta posizione sociale non a fomentare discordie o promuovere rivoluzioni, ma ad asciugare le lagrime degli afflitti, e soccorrere l'indigenza.

il

L'esecuzione nel Belgio della legge sull'insegnamento secondario porta frutti amari. A Lovanio ed a Driest due stabilimenti cattolici sono sacrificati a rancori di partito. Nel 1825 i ministri del Re Girolamo sopprimevano direttamente le scuole ecclesiastiche con editti reall. Ora si fá medesimo da certi consigli comunali conformemente al programma del congresso liberale: i consigli non furono in questo decreto l'organo della città ma del partito: giacchè soppressero il collegio senza discussioni ed èsami: e con perdita chiara dei cittadini anche dal lato della spesa.

Dal loro canto alcuni vescovi non permettono le funzioni ecclesiastiche nei collegi finchè il governo. non dichiari che egli le vuole, altrimenti i nominati dal vescovo per quest' importanti funzioni parrebbero intrudersi nei collegi del governo. E non volendo questi fare in ciò il suo dovere accaddero conflitti tra i due poteri che sono attribuiti a caparbietà dei vescovi da quelli che vorrebbero in essi vedere non altro che i servi umilissimi dell'autorità civile, come p. e l'Indépendence Belge che è il Risorgimento del Belgio.

Per provare quanto l'opinione pubblica s'accordi in ciò coll' episcopato

basti notare che nel collegio cattolico di Alost sul primo incominciar dei corsi si raddoppiò il numero dei giovani convittori.

Fu ultimamente festeggiato nel Belgio, il venticinquesimo anniversari o della sua separazione dall'Olanda inalzando una statua alla costituzione Alcuni temono assai che essa possa durarci lungamente prospera come finora, se il Belgio scostandosi dalle tradizioni di libertà per la Chiesa entra nella via fatale battuta già da altri paesi caduti pur troppo dall' anarchia religiosa nella civile.

IV.

Svizzera.

Pressochè tutti i Vescovi Sy izzeri sono in conflitto coi governi civili; basterà accennare il soggetto delle questioni per giudicare chi abbia colà, come in Piemonte e nel Belgio, il torto di questi dissapori. Il Consiglio di stato di S.Gallo, composto in gran parte di protestanti, esige che il vescovo sottoponga alla sua approvazione un nuovo rituale che egli compilò pel suo clero. A Coira il vescovo scrisse una circolare al clero perchè esorti la gioventù a sfuggir le scuole protestanti e miste, e frequentare invece le scuole cattoliche di Disserts: ecco il governo pretendere che il vesco – vo gli sommetta la sua circolare. Il vescovo di Friburgo è sempre esule, come quello di Torino e di Cagliari, senza processo regolare, senza giudi – zio, e contro ogni legge. Il governo di Lucerna pretende il diritto di deporre i Parroci, come il Sardo depose quello di S. Carlo in Torino.

Il nuovo consiglio d'istruzione pubblica rassegnò la cura di istruire nella religione la gioventù al sig. Bredermann che sorpassò assai lo Strauss nell' empietà del suo sistema. Nel programma dei corsi dell'Accademia di Ginevra il sig. Prof. Chenevière è annunziato prossimo ad occupare sè ed i suoi scolari sopra Gesù il suo scopo ed i suoi insegmamemti, e se il tempo lo permette, comincerà la dottrina della salute.

Con questa sorte di scuole e di professori ognuno vede la giustezza di chi scrive da Berna al Constitutionnel che la giovane generazione va perdendo le sue idee religiose e la morale pubblica ne soffre, ed il rispetto

all'autorità, già innato negli Svizzeri e requisito necessario in ogni governo popolare, va scemandosi ogni di. Il radicalismo sorgente del socialismo mentre corrompe le scuole produce il trionfo delle male passioni; quinci gli assassini si spessi ora in Svizzerà contro cui il consiglio di stato Bernese dovette poco fa prendere serie determinazioni.

A Ginevra i cattolici sono uniti e forti, e sforzano i protestanti a dover joro ricorrere nelle elezioni."

Mentre di fatto l'antica libertà Svizzera cede il luogo al dispotismo massonico i simboli di libertà si accrescono assai: la moneta per esempio non avrà più per impronta la croce federale e Guglielmo Tell, ma una donna seduta che rappresenterà l'indipendenza e la neutralità Svizze ra.

L'assemblea conservatrice di Zugo procede più savia e forse l'imiteranno le altre, giacchè alla fine dei conti la sovranità popolare si gridata dai radicali finì nella Svizzera col tirannico dispotismo d'una sett, ed ogni governo che si stabili per sorpresa è antipatico al popolo, come si verifica pure in Francia.

Accadde poco fa a Friburgo una specie di sollevazione popolare il cui carattere non si può peranco ben diffinire. I giornali radicali ne prendo10 occasione per accusare di nuovo di congiure il santo vescovo Marilly esule anch'egli dalla sua sede. I giornali cattolici disapprovano il fatto e lo spiegano assai naturalmente, coll'oppressione sotto curi geme Friburgo grazie alla libertà repubblicana. Ad ogni modo siccome sarà sempre illecita ad ogni cattolico la sedizione, così sarà sempre ridicolo l'udirla condannar dai radicali che nacquero nelle congiure, e crebbero fra i pugnali é le rivolte.

V.

Spagna

In Spagna il Ministero ebbe felicissimo successo nelle elezioni. Nessuno dei capi del partito puritano o progressista potè essere eletto. Si dice che soli dodici siano i deputati dell' opposizione. Dubitano alcuni che i partito moderato conservatore trovandosi essere la totalità della Camera

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non si divida, come suol accadere, e non produca nel suo seno medesimo un'opposizione al ministero.

Fu poi di edificazione comune il visitare che fecero a piedi é senza seguito le chiese di Madrid la Regina e il suo augusto sposo. Il popolo correva a salutarli mentre essi così compivano ad un loro voto.

Olanda

Fu votata dalle due camere la nuova legge organica elettorale diretta pel suo spirito a togliere nelle elezioni ogni influenza ai cattolici. I suoi mali effetti si provano per la prima volta ora che si comincia ad effettuarla. Sopra quattrocento dodici deputati agli stati provinciali i cattolici ne contano appena sedici o diciotto, e ciò non ostante che la forza numerica i cattolici sia uguale ai due quinti dell' intera popolazione del regno. Il Ministero attuale d'opinioni ultra liberali ben note non ha però nella Camera la maggiorità che desidera egli, e più di lui il Comitato Democratica di Londra come apparisce dalla lettera citata nel presente fascicolo otto la rubrica Inghilterra. Giacchè si oppone ai suoi voti una gran parte della Camera eletta dallo spirito del paese conservatore e caldeggiatore del ministero passato, più gli impiegati tutti restati al loro posto quando il Re fu costretto mal suo grado, nel 1849 ad accettare il Ministero Thorbecke. Caduto però questo Ministero non se ne troverebbero meglio i cattolici, giacchè è pur troppo noto l'odio comune dei protestanti Olandesi contro di loro. Tuttavia non si può negare che in un regno di tre mi lioni d'abitanti, un milione e ducento mila cattolici hanno abbastanza influenza per poter ancor nutrire speranze di miglior avvenire.

Germania.

L'elezione di Radovich a ministro fa credere a parecchi che la Prussia miri davvero all'unità germanica e disapprovi la dieta di Francfort. Si sa però che la Russia, e forse già la Francia, senza parlare di molti stati Tedeschi, sono d'accordo coll'Austria quanto all'opporsi alle viste di Berlino. Si parla di note assai forti partite da Vienna per Londra in cui

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