Immagini della pagina
PDF
ePub

PROEMIO

« Primo d'ogni dover, riconoscenza ».

La celebre Società Medico-Chirurgica di Bologna, la cui sapiente dottrina apporta non poco incremento nella scienza della vita, e le cui benefiche istituzioni onorano il sacro suolo italiano, ci fregiava spontaneamente della Medaglia d' Incoraggiamento, degnandosi accompagnarcela col seguente graziosissimo foglio:

« All' Eccellentissimo sig. Dottore Giuseppe Ferrario,

[merged small][ocr errors][merged small]

« La Società Medico-Chirurgica, sempre intenta al progresso a della Scienza, si gloria d'incoraggiare gli sforzi di quelli che a per la Scienza stessa si affaticano, e si pregia di divulgarne i « meriti dando Loro pubblici segni di lode e di stima.

"

È perciò che decreta alla S. V. Ill. per mezzo del suo Consiglio di Censura questa medaglia, in elogio e premio delle varie ottime sue Memorie di medico argomento, e specialmente de « suoi pregevoli lavori di Statistica Medica.

[ocr errors]

«

« Mi è gratissimo di parteciparle questa deliberazione, quanto saggia, altrettanto dalla S. V. Ill. meritata. Nella fiducia che la onorifica distinzione ricevuta sia per esserle d'aggradimento, e per ridondare sempre più a profitto della Scienza ed a lustro di « questa Accademia, con verace stima ed affezione ho il vantaggio « di rassegnarmi ec.

་་

"

[ocr errors][merged small][merged small]
[ocr errors]
[blocks in formation]

Ci siamo imposti l'obbligo di qui riportare siffatto documento, a noi caro e lusinghiero, nel precipuo scopo di testificare indelebilmente gratitudine vivissima all' illustre Società Pontificia per la impartitaci onorificenza.

Si belle distinzioni valgano a ricordare ai timidi giovani cultori delle scienze esatte, che le opere tendenti alla utilità pratica sono sempre tenute in molto pregio dai coscienziosi Dotti non solo, ma spesso ancora dai veggenti Governi e dai più cospicui Corpi Scientifici d'Europa. Esse giovano altresì di forte scudo contro le arti occulte dei cattivi, ai quali resta così luminosamente provato che il vero viene positivo per sè stesso ad emergere con nobiltà.

Noi sentiamo l'intima convinzione che nessun'altra scienza palesa maggior valore della Statistica Medica per arrivare ad ottenere la più possibile lunga prosperità fisica delle attuali e delle venture generazioni. Ma a tanta meta ciascun jatrofilosofo, ch'abbia vero e disinteressato amore all'umana famiglia, portar deve, giusta le forze ed i talenti concessigli dal cielo, la sua propria pietra con animo leale, onde formare in ogni incivilita nazione, mercè un metodo uniforme e l'opra degli anni, il Codice monumentale della Statistica Clinica.

In questi nostri pensamenti s'accorda il sincero desiderio di dottissime Accademie, d'ottimi Principi, d'integerrimi Magistrati, ed il voto solenne dei più grandi medici viventi d'Italia e Francia.

Nel ringraziare gli affettuosi amici, i rispettabili colleghi, i professori di chiarissima fama, gli scientifici consessi che si compiacquero sostenere, promuovere ed onorare i nostri deboli sforzi diretti al vantaggio della Società, noi raccomandiamo nuovamente di cuore all'autorità ed al possente volere di tutti i Governi filantropi l'istituzione pubblica della Statistica Clinica Magistrale.

STATISTICA MEDICA

DI MILANO

CAPO PRIMO

Notizie storiche sopra la città e lo Stato di Milano.

Gli storici vanno d'accordo nel riferire che Milano, antichissima città d'Italia, fin dai tempi remoti riconosciuta da tutti capitale e metropoli dell'Insubria, ignora l'epoca precisa della sua fondazione. Pare che Milano non abbia avuto veruno che dir si possa di lei vero fondatore; ma che dalla condizione d'un umile villaggio di pianura, per la fecondità del suolo gradatamente ampliatasi, diventasse insensibilmente una città, senza che uomo alcuno avesse concepita l'idea dapprincipio di farla tale. Tito Livio, Plinio e Giustino sono gli storici più antichi che per incidenza abbiano parlato della fondazione di Milano, però molto tempo dopo, e perciò con dubbia autorità.

È opinione che 600 anni all'incirca avanti Gesù Cristo (cioè 152 anni dopo la fondazione di Roma, regnante Tarquinio Prisco) i Galli, sotto la guida del loro duce Belloveso, superate le Alpi, invadessero l'Insubria scacciandone gli Etruschi che da più secoli l'abitavano, e vi fabbricassero Milano qual capo-luogo; quindi questa bella e

« IndietroContinua »