Già ebbi a scrivere in sì fausta occasione nella Gazzetta di Milano del 20 Aprile 1836: Coloro che istituiscono e sostengono fervorosamente gli Asili Infantili di Carità per formare la mente e il cuore del poveretto fanciullo, che somministrano il pane del lavoro all' adulto miserabile, che alimentano il tremolante vecchio, che fanno generose elargizioni per conservare la salute del popolo bisognoso, che fondano Ospizj per dare ricovero all'orfano abbandonato, o per curare l'infelice caduto nel letto del dolore, che fraternamente ne lo assistono e spesso lo guariscono, ecc., non esercitano forse gli atti più sublimi dell' Umanità e della Religione? Consoliamoci adunque che molte di siffatte opere magnanime sono proprie dei nostri tempi, dei nostri viventi concittadini, e rendono ognor più cara la Metropoli della Lombardia. - Le malate quivi cominciarono ad esservi accolte nell'Ottobre 1840.

Ad eternare la memoria della Ciceri e la riconoscenza de' nostri Cittadini per essa, nel 18 Aprile 1848, celebrando S. E. il Conte Romilli Arcivescovo di Milano, venne anco inaugurata solennemente sotto l' atrio dello stesso Spedale una marmorea Statua, che serba la vera immagine della Fondatrice; Monumento da me promosso, colla seguente iscrizione sulla base :

LAURA VISCONTI DEI MARCHESI DI MODRONE

VEDOVA DEL CONTE FILIPPO CICERI

NATA IN MILANO IL 10 MARZO 1768. MORTA IL 29 OTTOBRE 1841 APERSE NEL 1823 IN BORGO ORTOLANI

LO SPEDALE delle fatEBENESORELLE

E CON LARGIZIONI DI ALTRI PII MILANESI

ERETTA QUESTA GRANDIOSA FABBRICA L'ANNO 1836
QUI LO TRASferi

TESTANDOVI IL PROPRIO PATRIMONIO

I CONCITTADINI

NEL 18 APRILE 1848

ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE

L'IMMAGINE DI TANTA BENEFATTRICE

DEDICARONO RICONOSCENTI,

Veniva pure dall'incisore milanese Castiglioni coniata per questa civica esultanza una Medaglia di rame, portante nell'un lato l'effigie della Contessa Ciceri e nell'esergo la leggenda Provida Munifica fondava lo Spedale delle Fatebenesorelle MDCCCXXXVI, ecc. —

L'Amministrazione dello Spedale Fatebenesorelle è civile, e sono pure civili i Medici-Chirurgi che lo assistono. Uno d' essi, qual Medico-Direttore, e Due Sacerdoti risiedono permanente-.

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mente nell' Ospizio.

Il primo Termosifone avutosi in Milano fu applicato fin da principio pel riscaldamento di questo nuovo Spedale, e con vantaggioso successo.

Si adottò un Regolamento simile a quello dello Spedale Fatebenefratelli, per cui il servizio immediato per le malate è eseguito dalle Religiose Suore della Carità, dette anche Fatebenesorelle, la cui installazione ebbe luogo il giorno 25 Gennajo 1844, solennizzata dalla presenza del Cardinale Conte Gaysruk Arcivescovo di Milano. - Oggidi contansi quivi N.o 20 Fatebenesorelle all' incirca, essendo esse ora più ora meno secondo il concorso delle Allieve, giacchè questo Convento-Spedale serve come centro dell'Istituzione-Fatebenesorelle di servizio nella Lombardia.

In questo Spedale-Fatebenesorelle vi si ricevono di preferenza persone di civile condizione, affette da malattie acute febbrili, ma non le contagiose nè le chirurgiche; sonvi però N.o 12 Letti fissi anche per malate di morbi cronici. - Il patrimonio d'esso Spedale che alla sua fondazione consisteva appena in un Capitale di Lire 50 mila, offre ora presso a poco un Milione di Lire, oltre ad un altro milione erogatosi nella nuova fabbrica; prova ognor più luminosa dell'ottimo cuore de' generosi nostri Concittadini, nell' ajutare le Istituzioni private e pubbliche a vantaggio della sofferente Umanità.

Il Costo medio giornaliero per ogni malata attualmente è di Austriache Lire 2 e Centesimi 40.

Il Numero de' Giorni di Dimora Media consunti da ciascuna malata in questo Spedale, dal 1823 al 1849 è riuscito per Adequato di 50 Giorni all'incirca Quindi saviamente viene osservato da' medici-statisti pratici, che, con N.o 40 Letti d' ordinario servizio nello Spedale Fatebenesorelle, avrebbe dovuto essere doppio il Movimento avutosi negli ultimi anni, cioè si sarebbero dovute ricoverare almeno da 500 a 600 malate per anno; la quale misura proporzionale vedesi anche più largamente conseguita dallo Spedale de' Fatebenefratelli di Milano; epperò bisogna conchiudere che nel detto Spedale Fatebenesorelle o vi furono, pei Lasciti determinati, ricevute troppe Croniche, oppure le malate vi rimasero in cura troppi giorni per la Convalescenza.

È desiderio filantropico debbansi lasciare liberamente aperte al Pubblico le tre grandi Porte del maestoso atrio di questo Spedale Fatebenesorelle, essend' esso già ricco di splendide opere monumentali che tengono viva la sacra fiamma della carità, della beneficenza e della patria gratitudine nelle diverse classi del buon popolo; oggidì voglionsi severo ordine economico, libertà e pubblicità, non licenze, non chiusure, non misteri.

PROSPETTO STATISTICO ANNUALE e QUINQUENNALE delle Inferme state in cura nello Spedale delle Fatebenesorelle di Milano, dall'epoca della sua fondazione fino ai giorni nostri, cioè dall'Anno 1823 al 1849 inclusivi.

NB. II detto Spedale delle Fatebenesorelle fu aperto nel Borgo degli Ortolani il 1. Settembre 1823. Ed il Nuovo Fabbricato d'esso Spedale entro la Città di Milano venne aperto il 28 Settembre 1840. (*) Le Croniche in N.° 6 portate dal Legato Agnese si cominciò a riceverle il 27 Settembre 1831, epperciò da quest' epoca si vede in aumento il numero delle Morti e dei Giorni di Dimora Media nello Spedale, e vi continuerà finchè il numero delle Croniche non venga in parte paralizzato dal maggior movimento d'inferme di malattie acute per l'accrescimento dei letti, che avrà luogo probabilmente negli anni 1850-1851, allorquando cioè sarà terminata la Fabbrica dello Spedale, capace di N. 100 Letti incirca. (**) Dal 1843 al 1849 le malate Croniche furono non meno di N.° 12' di giornaliera permanenza.

NUMERO MEDIO GIORNALIERO degli Individui curati, e loro Costo giornaliero per ciascuno in Lire Austriache, nei principali Spedali e Luoghi Pii di Milano, cioè nell'Ospitale Civico Maggiore, nel Luogo Pio di Santa Caterina alla Ruota, nello Spedale de' Pazzi alla Senavra, in Santa Corona pei Malali a Domicilio, e nei Conventi-Spedali Fatebenefratelli e Fatebenesorelle, dall' Anno 1818 al 1850.

NB. Nella Gazzetta Medica Lombarda del 15 Ottobre 1849, a pag. 387, trovansi le seguenti notizie sul Costo d' un Infermo curato dagli Ospedali d'Inghilterra: Ad una riunione degli Amministratori dell' Ospedale generale di Birmingam, il sig. Goodman accennò interessanti particolari sul Movimento e sulle Spese di molti Ospedali della Provincia. Dei 34 Ospedali da lui citati, la Media dei Malati curati nell'interno dell'Ospedale ogni anno è di N.° 923; la Media di quelli curati fuori, ossia ell'esterno, è di N.° 3108. Gli infermi stati curati nell'interno dello Spedale costano 3 Lire Sterline e 5 Scellini, cioè 81 Franchi e 25 Centesimi, per la Durata dell' intera malattia! ; e gli infermi curati all' esterno costano Lire 3 ed 8 Seellini, cioè 85 Franchi per cadauno!!

Riassumendo, questi 34 Spedali Inglesi soccorrono annualmente N.° 134307 malati, de' quali N.° 34377 sono curati negli Ospedali, e N.° 99660 nella propria abitazione; la Spesa complessiva ascende a Lire Sterline 116689 (Franchi o Lire Italiane 2917225), da cui risulta il Costo adequato di Franchi o Italiane Lire 87 112 circa per ciascun malato; la quale spesa è maggiore del doppio, ed anche del triplo e più, in confronto di quella che costano i malati de' nostri Spedali e Pii Luoghi.

Dell Ospedale Militare di Sant'Ambrogio in Milano.

quello

Dopo la venuta delle Armate Repubblicane Francesi in Lombardia nel 1796, essendo stati soppressi i Conventi, grandioso dei Frati Cistercensi, posto vicino alla Basilica di Sant'Ambrogio, fu convertito nell' agosto dell' anno 1798 in un amplissimo Spedale pei Militari, ed a tale uso è rimasto fino al presente.

Questo magnifico Convento-Spedale formato da due spaziosi cortili quadrati, guerniti da portici con colonne di vivo sasso, di bellissima architettura, è capace di quasi un migliajo di letti, oltre i locali pel servizio sanitario, ma in caso di bisogno, servendosi dei corritoj, potrebbe ricoverare oltre 1000 malati.

Sotto il cessato Regno d'Italia, il celebre Giovanni Rasori presiedeva alla Clinica Medica Militare nello Spedale di S. Ambrogio, e pubblicò nell' estate dell'anno 1808 il primo Rendiconto StatisticoClinico-Economico, da me riportato alla pagina 194 del Volume I di questa Statistica Medica di Milano; la Clinica Chirurgica era colà professata contemporaneamente dall' illustre Assalini; l'anatomico Rezia qual Medico in Capo, ed il Dott. Omodei qual Medico Consulente siedevano allora presso il Ministero della Guerra.

Continuò quindi in esso Convento l'esistenza dello Spedale Militare anche sotto il Governo Austriaco dal 1814 in avanti, essendosi però alla sua Direzione tenuti dei Medici-Chirurgi militari tedeschi.

E chiamato io pure dal grido e dalla forza di crudi eventi presso questo Spedale Militare di S. Ambrogio, nel mattino del battagliero giorno 22 Marzo 1848, ho sponteneamente colà difesa c soccorsa la inferma e spaventata umanità; chè in tale circostanza la trovai ridotta ad uno stato miserevolissimo, affatto mancante di vitto, di medicinali, di biancherie, di fasce, di pezze, di filaccia, ecc., priva di tutto e temente d'eccidio.

Mi portai io medesimo sotto le continue fucilate a S. Giovanni sul Muro in cerca di ghiaccio per medicare i Feriti, facendovenc trasportare immediatamente due brente !

Coi mezzi miei propri, e delle famiglie de' miei parenti, vicini ed amici Concittadini milanesi, fra poche ore supplii al grande bisogno d'esso Spedale in quella bellicosa giornata, ed ognuno degli infermi, degli assistenti e dirigenti vi fu nobilmente e genero

samente trattato.

Eranvi circa N.o 500 tra malali e feriti giacenti; N.o 15 Medici e Chirurgi; N.o 4 Speziali; N.o 119 tra Infermieri ed Inservienti; N.o 1 Cappellano, e N.o 1 Economo; oltre molte persone componenti le Famiglie de' Medici, de'Chirurgi e di Ufficiali, in totalità N.o 750

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