Immagini della pagina
PDF
ePub

nazione della quale non saprei indicare la ragione e l'origine. Andando da Milano verso il Po, ossia verso il sud, la profondità delle sorgenti generalmente diviene sempre minore: al contrario diventa maggiore se si vada verso il nord. Nei contorni di Gallarate, al nord-ovest di Milano, conviene cercare le sorgenti alla profondità di 160 in 170 piedi. Questa regola per altro è soggetta a parecchie eccezioni, e talvolta veggiamo comparire anche a fiore di terra qualche sorgente in luoghi nei quali attesa la loro situazione dovrebb'essere molto profonda. In Desio, paese distante dieci miglia al nord di Milano, i pozzi sono alla profondità di 90 piedi: in Seregno, pacse più settentrionale, il pozzo della casa Carlini è profondo 152 piedi: in Paina, che è ancora più settentrionale di Seregno, ed è elevato sopra di esso 60 1⁄2 piedi, i pozzi sono alla profondità di 129 piedi, mentre dovrebbero essere molto più profondi, e l'Amoretti ha osservato che nel contiguo casolare di Brugaccio il pozzo pubblico non ha che 22 piedi di profondità. Inoltrandosi di più al nord si trovano anomalie ancora maggiori. In Cremnago nel territorio della casa Perego vi sono due sorgenti alla profondità di sette in otto piedi: due altre se ne incontrano vicino alla chiesa di Arosio alla superficie del suolo, e presso Giussano alla distanza di 17 miglia al nord di Milano, in un territorio dove i pozzi sono molto alti, ad una piccola profondità vi sono le sorgenti che formano il fontanile della casa Borromeo, dal quale è derivato un canale della lunghezza di sei in sette miglia che conduce l'acqua a Cesano ed a Bovisio. Non è possibile il ridurre ad una legge costante il corso delle acque sotterranee, dipendendo da molti elementi, alcuni dei quali non si possono riconoscere.

Si è osservato generalmente nelle sorgenti si della città come della campagna, che il livello dell'acqua è più alto nell'estate che nell' inverno; la minima altezza suole essere nella primavera. Da ciò ne segue che abbiamo il vantaggio di abbondare d'acqua nell'estate quando il bisogno è maggiore. La cagione di tale effetto è ben chiara: l'alimento delle sorgenti si diminuisce nell' inverno, perchè nella vicina catena delle Alpi non vi cade pioggia, ma bensì neve che vi si accumula al contrario è più copioso nell' estate perchè le nevi si

:

« delle acque sotterranee, ossia quel luogo alquante braccia sotterra ove si trova « acqua. Riflette il Ferrari che questa voce possa aver origine dal latino abyssus. Altri la derivano dalla voce alveo, altri da quella apice, come se si volesse indicare colla medesima il punto più alto a cui giunge l'acqua sotterra.

sciolgono per questo motivo il livello dei nostri laghi è più alto nell' estate che nell' inverno, ciò che dee produrre un innalzamento nel livello delle sorgenti. Siccome però il corso delle stagioni non è sempre regolare, ma soggiace a molte variazioni atmosferiche, così questa regola generale sovente soffre delle eccezioni. Vi sono ancora alcuni fenomeni e accidenti particolari che producono de' cambiamenti nel livello ordinario delle sorgenti di qualche contrada. Il sopraccitato ingegnere Parèa mi ha assicurato che in occasione del terremoto del 1801 le sorgenti poste all'ovest di Milano verso il Ticino si abbassarono circa due piedi, nè tornarono più al livello primiero, ciò che cagionò delle spese ad alcuni possidenti.

L'industria de' nostri antenati ha saputo porre a profitto dell' agricoltura la configurazione del suolo e l'abbondanza delle acque che in molti luoghi sorgono vicino alla superficie della terra. A queste due favorevoli circostanze si dee attribuire quel sistema d'irrigazione che con tanto vantaggio dell'agricoltura è introdotto e propagato in Lombardia, dove ridotto a pratiche molto semplici e generali, è stato applicato in diverse ingegnose maniere alle diverse circostanze de' terreni e delle operazioni agrarie. Quindi l'acqua è divenuta tra noi un fluido così prezioso, che l'averne a propria disposizione soltanto un' oncia (*) permanente, costa ad un calcolo medio circa ventimila lire italiane.

Se allo scopo utilissimo delle irrigazioni si fossero applicate solo le acque che per mezzo de' canali sopra descritti si sono derivate dal Ticino e dall'Adda, comprendendovi ancora la Muzza e le altre acque dell'Olona e del Lambro, non poche parti del territorio milanese sarebbero restate prive di tale vantaggio: ma in soccorso di molte sono venuti i così detti fontanili, con i quali si ritrae un vantaggio notabile dalla piccola profondità delle sorgenti in alcune situazioni, e dalla pendenza generale del nostro suolo dal nord al sud, derivandone opportuni canaletti.

(*) In Lombardia per oncia d'acqua s'intende quella quantità di fluido che compressa da uno strato d'acqua alto due once lineari (strato che dicesi battente) esce da un canale per mezzo di un foro laterale, detto bocca modellata o anche modello di forma rettangolare, la cui altezza è di 4 once lineari, e la base di 3; se rimanendo la stessa altezza, la base sia di sei, o di nove, o di dodici, ecc. once lineari, si avranno due, tre, quattro, ecc. once di fluido. L'oncia lineare è la dodicesima parte del braccio, e siccome il braccio milanese sta al piede parigino prossimamente come 6: 11, così l'oncia lineare è eguale quasi a 22 lin. parig.: si calcola dagl'ingegneri che un' oncia d'acqua in un minuto primo corrisponda ad una massa di fluido di 66 1⁄2 piedi parigini cubici

La piccola profondità poi alla quale sorge l'acqua nei contorni di Milano fa sì che non si possa riconoscere su quale roccia siansi adagiate le materie di trasporto. In nessun luogo comparisce quella varietà di calcario conosciuto da' geologi sotto la denominazione di conchigliare, che è una delle rocce più recenti delle formazioni secondarie, e che ordinariamente costituisce il suolo delle grandi pianure. Allorchè negli scavi diretti ad estrarre la sabbia si giunge a quello strato nel quale sono le sorgenti, con un lavoro molto penoso ed incomodo si segue a cavarla sino alla profondità di sei in sette piedi; ma quando si oltrepassa tale punto, l'acqua obbliga ad abbandonare il lavoro e passare ad un altro sito. I fiumi ed i torrenti hanno fatto alcuni profondi tagli, ma sempre in materie di trasporto. L'Amoretti assistè allo scavo di un pozzo in Desio, ed osservò che sino alla profondità di 90 piedi non si rinvenivano che sabbie mescolate con ciottoli di granito, di gneis, di schisto, di serpentino, di pietra calcaria, ecc. Sembra per altro che le prime rocce sottoposte alle materie di trasporto siano le arenarie e le calcarie, giacchè queste sono le rocce più vicine che si riconoscono nella loro giacitura originaria. Le provincie Lodigiana e Pavese hanno la stessa costituzione fisica della maggior parte della provincia di Milano, cioè appartengono ad un terreno di trasporto, eccettuata la collina di S. Colombano nel Lodigiano, che deve avere luogo nel numero delle colline terziarie subappennine. Non è così della provincia Comasca, la quale (eccettuata la valle Sassina posta sulla sinistra del lago di Lecco ) si estende dall'Adda sino alla sponda orientale del lago Maggiore; in essa le formazioni sono più variate, giacchè abbiamo rocce secondarie, di transizione ed anche primigene.

[ocr errors]

Noteremo finalmente come quei luoghi della nostra pianura nei quali vi sono strati di sabbia vicini alla superficie, se per qualche combinazione non sono vestiti di una sufficiente quantità di terra vegetale, o non hanno sotto di loro qualche vicino strato di argilla che conservi e ritenga l'umidità delle piogge, sono condannati alla sterilità, e fanno un contrasto dispiacevole colle altre vicine campagne che sono abbellite di una ricca vegetazione. « In tutte le « zone (dice Humboldt, Tableaux de la nature, pag. 8) la natura « offre queste immense e sterili pianure: in ogni zona esse hanno « un particolare carattere ed una fisonomia determinata dalla loro • elevazione sopra il livello del mare e dalla differenza del suolo

Statistica medica. Vol. II.

9

« e del clima. » Nelle nostre pianure sterili ed infeconde, ma senza paragone più piccole di quelle delle quali parla Humboldt, la pianta che generalmente vi cresce è l'erica vulgaris, pianta comune nelle lande sabbiose e nei terreni aridi ed incolti d'Europa. Questa pianta, detta dai Francesi bruyère commune, ha ricevuto in Lombardia il nome di brugo, e perciò quelle contrade delle quali essa si è impadronita o escludendone tutte le altre, o ammettendone solo alcune della propria famiglia, furono denominate brughiere.

Queste nella parte nord-ovest del Milanese formano due estensioni di terreno, l'una alla destra, l'altra alla sinistra del fiume Olona, che le divide con una lunga valle per lo spazio di alcune miglia. Se si eccettui la brughiera detta la Groana, il suolo delle nostre brughiere è composto di una ghiaja mista con sabbia in gran parte quarzosa, e coperta da uno strato piccolissimo e sovente interrotto di terra vegetale, che non permette il germogliare se non alle eriche, le quali vi crescono in maggiore o minore copia secondo le diverse situazioni, e secondo le diverse circostanze per le quali il terreno può conservare qualche poco di tempo l'umidità delle piogge. L'uso che si ha di svellere ogni tre o quattro anni l'erica, volgarmente brugo, per formarne lo strame degli animali bovini e quindi accrescere il volume dei concimi(operazione che per un' antica consuetudine si considera da alcuni come necessaria nell'attuale sistema agrario delle vicine popolazioni), fa sì che non si accresca quella piccola quantità di terra vegetale che potrebbe risultare dalla decomposizione delle suddette pianti celle d'erica.

[ocr errors]

Città di Milano. Dopo aver così premesse in generale alcune notizie geologiche e topografiche del territorio milanese, veniamo a trattenerci sullo stato particolare della metropoli.

Milano attualmente capitale del Regno Lombardo, conta una popolazione mobile di 164095 abitanti tra maschi e femmine, oltre a circa 13 mila altri abitanti formati dalla guarnigione militare, dalle guardie di polizia e dai forestieri di passaggio, totale 177095 abitanti entro le mura proprie della città; ai quali poi debbesi aggiungere la popolazione di 28062 abitanti dei così detti Corpi Santi di Milano, che sono i sobborghi, ossia il circondario subito fuori le mura della città compreso nel raggio di circa due miglia. Milano gode un' aria pura e salubre; giace, come abbiamo già notato, in fertilissima e regolare pianura tra i fiumi Adda e Ticino, da cui derivano due canali

navigabili che servono all'irrigazione, ed al trasporto delle derrate, e da Milano poi un terzo canale navigabile, fatto colle acque dei due precedenti, ritorna al Ticino sotto Pavia. Col mezzo di questi canali i laghi Verbano e Lario comunicano insieme e colla metropoli, e tutt' i prodotti dei monti e delle valli che circondano quei laghi le vengono comodissimamente trasportati; quindi a Milano insigni e numerose colonne di granito, grosse lastre e masse di marmi, ed ogni materiale da fabbrica vi si trova in abbondanza.

Sono utili e doviziosi ornamenti di questa celebre città la Biblioteca Ambrosiana, la Pinacoteca, l'Osservatorio e la Biblioteca di Brera, l'Istituto delle scienze, l'Accademia di belle arti, gli Archivj, i due Licei, i tre Ginnasj, la Scuola d'ostetricia, la Scuola di veterinaria, le pie Case d' industria e di lavoro a S. Vincenzo ed a S. Marco, l'Ospizio dei Sordo-muti e quello dei Cechi, gli Asili d' Infanzia, lo Spedale civico maggiore, lo Spedale de' Fatebenefratelli, e quello nuovo delle Fatebenesorelle, oltre lo Spedale Militare a S. Ambrogio, il Lazzaretto, la Zecca, il Duomo e molte Chiese, il Seminario, il Palazzo della Contabilità, ec., le contrade tutte selciate e tombinate, la Galleria De-Cristoforis, i Teatri della Scala e della Canobbiana, l'Anfiteatro dell' Arena che contiene più di 30 mila persone, la gran Piazza d'Armi, il Dazio ossia l'Arco di Porta Ticinese, quelli di Porta Comasina e di Porta Nuova, la Barriera di Porta Orientale, l'Arco della Pace i cui dieci cavalli e le cinque statue di bronzo sono opera della fonderia de' fratelli Manfredini, situata nella Parrocchia della Fontana fuori di porta Comasina. Milano possiede anche altri oggetti rarissimi d'ogni sorta d'arti e manifatture, ricordar dovendosi in proposito il bellissimo studio di scultura appositamente eretto dal cav. Marchesi, la ricca Armeria del nobile Uboldo, ec.

La città di Milano ha poi attivato particolarmente un ragguardevole commercio di seta, frumento, riso, vino, formaggio, bestiame, cavalli di lusso, carrozze, drapperie, ricami d'oro e d'argento, oreficeria, mobili eleganti, ec. Quindi trattandosi d'un paese di estesissimo traffico, riesce superfluo il ricordare che in Milano si possono trovare a tutti i tempi oltre i rimedi indigeni, droghe e medicinali d'ogni sorta e d'ogni provenienza, come se ne hanno a Napoli, a Londra, a Madrid, a Parigi, a Vienna, a Berlino, a Pietroburgo, ec.

La religione dominante fu sempre la cattolica, e l'Arcivescovo metropolita conta nella sua diocesi 709 parrocchie, oltre 52 altre

« IndietroContinua »