Storia delle compagnie di ventura in Italia. (Opere utili ad ogni persona educata. Storia).

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Pagina xxxiii - Io non posso ritrar di tutti appieno; 145 Perocché sì mi caccia il lungo tema, Che molte volte al fatto il dir vien meno. La sesta compagnia in due si scema: 148 Per altra via mi mena il savio duca, Fuor della queta nell' aura che trema; E vengo in parte ove non è che luca.
Pagina xix - Feltreschi; le discordie civili del regno di Napoli, gli acquisti de' Veneziani in terraferma, l' ingrandimento della casa Sforza, infine tutto il tempo trascorso dalla caduta dei Comuni a quella della nazionale indipendenza, allorché nuove dominazioni e nuovi popoli e nuovi costumi sorsero a mutare fra noi animo, intenti e fortuna. Tale si presenta la storia delle compagnie di ventura a chi un po' da lontano la considera, innestata eom' è nel corso generale della storia d'Italia.
Pagina 16 - Facevasi cavalcata, allorché cavalli, arcieri e balestrieri mettevansi a breve impresa di assalto o depredazione , senza carroccio e padiglione maestro. All'oste o esercito generale concorreva tutta la popolazione a cavallo ea pié, concorrevano tutti i gonfaloni, tutte le compagnie; sicché nel campo stava tutto lo Stato. Quando i nomi di Guelfo e Ghibellino smembrarono l'Italia in due parti alternanti nel dominare, qua e là i Comuni raggruppavansi in leghe le une alle nltre infeste, tutte poi...
Pagina 139 - ... chi non è mercatante e che abbia cerco il mondo e veduto le strane nazioni delle genti, e tornato alla patria con avere, non è riputato da niente. E questo amore ha si...
Pagina 42 - ... tutti i vinti con loro famiglie e consorti vengono cacciati in bando, pena di morte a chi li ricetti o soccorra, lecito ad ognuno di arrestarli, perseguitarli, ucciderli; lecito non solo, ma opra da premio (1). (1) « Ma se io non potrò avere lo delinquente, puniroe lo figliuol suo u vero li figliuoli del delinquente , se lui u se loro potrò avere. Ma se lo figliuolo u vero li figliuoli del delinquente avere non potrò, puniroe lo padre del delinquente, se io lo potrò avere , così in avere...
Pagina 139 - ... un tempo e fare tesoro, e tornare a casa: e andando a questo modo per tutti i regni del mondo e cristiani e infedeli, hanno veduto i costumi delle altre nazioni, e fatto in loro abito...
Pagina 139 - Fu un secolo, in cui i più de' professori dell'università di Parigi erano italiani, e italiano il cancelliere dell'università, e il precettore del Principe, e chi vi fondava una celebre scuola di chirurgia (2). Del resto Buonaccorso Pitti, esule, soldato, nego(1) « La città di Firenze è posta di sua natura in luogo salvatico e sterile, che non potrebbe con tutta la fatica dare loro da vivere agli abitanti...
Pagina 41 - Gli artefici grossi e minuti attendevano a sgombrare le loro mercatanzie, e così i cittadini a fortificarsi di fanti del contado loro amici; e asserragliavansi intorno alle vie e alle case loro, per temenza di non essere rubati e arsi dal popolo minuto....
Pagina xxiv - Dal lato delle instituzioni al contrario, sono esse molto degne di seria considerazione; avvegnaché lo stato della milizia tanto più pienamente esprime lo stato della nazione, quanto meno questa è discosta dalla barbarie. E per vero dire, allorché la necessità mette le armi in pugno ad ogni uomo; allorché l'amministrazione, la giustizia, la guerra, la religione in una sola mano sono strette, la storia della milizia è la storia della nazione. Quando vedrai l'una disgiunta dall'altra, molti...
Pagina 139 - Fiorentini di cercare loro vita per industria; e per questo sono usciti fuori di loro terreno a cercare altre terre e provincie e paesi, dove uno e altro ha veduto da potersi avanzare un tempo e fare tesoro, e tornare a casa: e andando a questo modo per tutti i regni del mondo e cristiani e infedeli, hanno veduto i costumi delle altre nazioni, e...

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