Vocabolario bergamasco-italiano: per ogni classe di persone e specialmente per la gioventùPagnoncelli, 1859 - 540 pagine |
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Parole e frasi comuni
acqua Andà andar arnese aver bamb bambini bere Beutà boca bocca braghe bron buco buon calze cane capo carne carta casa cavallo cavare checchessia chero Ciapà ciare cina colla cotta cucire cûl cuojo d'altro denti dicesi dré erba ergû euna fagotto fare ferro filo finestra foeuc foglie frasca frutto gambe gh'è giare giuoco gnè gola gran grigna grosso imbro l'acqua lana lare latte legno lungo luogo Macaco mangiare manico mano mento metallo Mett miga minchione muro nare pane panni pasta pelle pezzo pianta piccola piedi pieu pigliare punto roba scarpe secco serve sezza simili sorta sottile spale specie spor stare stecche stra strumento taglio tare Tegn tere teucc teuta teutt Tirà Toeu tomajo tondo trittongo tura uccello vaso Vegn vestito vià vino zare Zoeugà
Brani popolari
Pagina 321 - ... nottola del palo: grosso pezzo di ferro lungo circa un palmo, di figura simile al ferro di un martello a due penne, con occhio quadro per ricevere la testata pure quadra del palo.
Pagina 17 - Strumento di legno, con quattro girelle, ove si mettono i bambini perché imparino a reggersi in piedi e camminare.
Pagina 410 - L' allegria è il primo rimedio della scuola salernitana. La roba non è di chi la fa, ma di chi la gode. E dicesi per scherzo: Chi non consuma, non rinnuova. Non è il più bel mestiere, che non aver pensiere. Non s' ha se non quello che si gode. Palla in bocca e fiasca in mano. Para via malinconia, quel e' ha da essere convien che sia.
Pagina 47 - Confezione; conserve, ed anche confetti. Una macina di sotto ne consuma cento di sopra. Un pezzo non fa fuoco , due ne fanno poco , Tre un focherello, e quattro lo fanno bello. Ma po...
Pagina 344 - II lupo non caca agnelli; })i vacca non nasco cervo ; Di meo nasce meo ; Chi di gallina nasce, convien che razzoli ; Chi nasce mulo, bisogna che tiri i calci; Chi nasce di gatta, piglia i topi al bujd; I figliuoli de' gatti pigliano i topi; II mal corvo fa mal uovo.
Pagina 196 - Dare mancia o altro il giorno della propria festa, o sia il giorno in cui ricorre la festa del santo -di cui si porta il uomo.
Pagina 298 - Fare il guadagno di Monna Ciondolina che dava tre galline nere grandi per averne due nane e cappellute perché erano brizzolate. » Italien. 20. « Gallina mugellese, ha cent anni e mostra un mese. » — Se dit d'une femme qui se dit beaucoup plus jeune qu'elle n'est. Italien. « Galina miaroela. » — Se dit dans le même sens. Milanais, BANFI. 21. « Corne la gallina di Monte Cuccoli che mangiava l'uovo avant lo facesse.
Pagina 326 - I vecchi vanno verso la morte e ai giovani la gli va incontro. La morte, altri acconcia, altri disconcia. La morte è di casa {Nonsisà — e La morte viene, quando meno s'aspetta — e Si sa dove si nasce, ma non si sa dove si muore.
Pagina 300 - Maggio non ha paraggio. Marzo asciutto, e aprii bagnato, Beato il villan e' ha seminato — e Quando marzo va secco , il gran fa cesto e il lin capecchio. Marzo molle, gran per le zolle. Non fa cesto e cresce in alto, e poi ricade per le zolle. Marzo non ha un dì come l
Pagina 318 - Di qui a cent' anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa. Al mazzier di Cristo non si tien mai porta — e Quando la campana ha suonato, è inutile dir di no. Al serrar degli occhi si saldano i conti — e Ognuno va al mulino col suo sacco.