Vocabolario bergamasco-italiano: per ogni classe di persone e specialmente per la gioventù

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Pagnoncelli, 1859 - 540 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 321 - ... nottola del palo: grosso pezzo di ferro lungo circa un palmo, di figura simile al ferro di un martello a due penne, con occhio quadro per ricevere la testata pure quadra del palo.
Pagina 17 - Strumento di legno, con quattro girelle, ove si mettono i bambini perché imparino a reggersi in piedi e camminare.
Pagina 410 - L' allegria è il primo rimedio della scuola salernitana. La roba non è di chi la fa, ma di chi la gode. E dicesi per scherzo: Chi non consuma, non rinnuova. Non è il più bel mestiere, che non aver pensiere. Non s' ha se non quello che si gode. Palla in bocca e fiasca in mano. Para via malinconia, quel e' ha da essere convien che sia.
Pagina 47 - Confezione; conserve, ed anche confetti. Una macina di sotto ne consuma cento di sopra. Un pezzo non fa fuoco , due ne fanno poco , Tre un focherello, e quattro lo fanno bello. Ma po...
Pagina 344 - II lupo non caca agnelli; })i vacca non nasco cervo ; Di meo nasce meo ; Chi di gallina nasce, convien che razzoli ; Chi nasce mulo, bisogna che tiri i calci; Chi nasce di gatta, piglia i topi al bujd; I figliuoli de' gatti pigliano i topi; II mal corvo fa mal uovo.
Pagina 196 - Dare mancia o altro il giorno della propria festa, o sia il giorno in cui ricorre la festa del santo -di cui si porta il uomo.
Pagina 298 - Fare il guadagno di Monna Ciondolina che dava tre galline nere grandi per averne due nane e cappellute perché erano brizzolate. » Italien. 20. « Gallina mugellese, ha cent anni e mostra un mese. » — Se dit d'une femme qui se dit beaucoup plus jeune qu'elle n'est. Italien. « Galina miaroela. » — Se dit dans le même sens. Milanais, BANFI. 21. « Corne la gallina di Monte Cuccoli che mangiava l'uovo avant lo facesse.
Pagina 326 - I vecchi vanno verso la morte e ai giovani la gli va incontro. La morte, altri acconcia, altri disconcia. La morte è di casa {Nonsisà — e La morte viene, quando meno s'aspetta — e Si sa dove si nasce, ma non si sa dove si muore.
Pagina 300 - Maggio non ha paraggio. Marzo asciutto, e aprii bagnato, Beato il villan e' ha seminato — e Quando marzo va secco , il gran fa cesto e il lin capecchio. Marzo molle, gran per le zolle. Non fa cesto e cresce in alto, e poi ricade per le zolle. Marzo non ha un dì come l
Pagina 318 - Di qui a cent' anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa. Al mazzier di Cristo non si tien mai porta — e Quando la campana ha suonato, è inutile dir di no. Al serrar degli occhi si saldano i conti — e Ognuno va al mulino col suo sacco.

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