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E voi mutolo, o sordo,

(gna,

State in modo, che proprio è una vergoAspettando dei schiaffi, se bisogna.

Bon. Oh lo volesse il Ciel, che m'onorasse

D'un suo schiaffo gentile.

Fac. Zitto, amico,

Se qualcuno vi sente

Siete spedito affatto:

Gli Agozzini-vi legano per matto..

Isab: Vedovo, vecchio omai

Voler riprender Moglie ?

Bon. Che t' importa ?

E invidia, ho già capito, invidia.

Isab. Or basta :

Se vien questa mattina

La vostra Giocondina

A far qul colazione, come ha detto

Io me ne fuggo altrove per dispetto.

Bon. Provaci ragazzaccia.

(Sposa

Non sai, ch' Ella è mia Sposa, e che una

Va rispettata come Sposa?

Isab. E vero',

Quando una Sposa è buona,

Mas' é cattiva, o pazza; si bastona.

Bon. Via via veniamo a patti:

Le farò dolcemente una gridata.

Isab. Dolcemente?

Fac. Scusatemi:

Siete trè volte, anzi sei volte buono.

Bon. Farò così: le chiederò perdono.
Fac. Peggio, peggio.

Isab. Vonn' esser bastonate's

A

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La volete capir ?

Fac. Con faccia brusca

Voi dovete star sempre.

Bon. Per esempio così?
Fac. Bravo, bravone.

Bon. Per faccia me la gioco con Plutone.
Fac. Vi darò poi una lezion brevissima,
Che porterete scritta nel Cappello,
Acciò non v' imbrogliate in sul più bello.
E poi ... sò quel che dico ... Giocondina
Non m' ha veduto mai, non mi conosce:
Dunque attenti, giudizio,
Badate di non dirle chi son' io.....
Vò in oggi regolarvi a modo mio.

B

parte con Isab.

SCENA, II.,
Bonario solo.

Onario attento: : questa non è Donna,

E una vaga Sirena,

Che incanta le persone,

Poi se l'ingoja vive in un boccone

SCENA III.

Giardino..

....

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Giocondina servita di braccio, dal Cavaliere.

amante occulto d' Isabella, poi Bonario, indi Isabella.

Gioc.

Cav.

E

lo Sposo non si vede?
Che disordin, che insolenza!!

Villanaccio già si crede
Di volermi dominar.

Aspettiamo un' altro poco
Giocondina mia vezzosa:
Questo caldo , questo foco

Deh! vi prego a moderar. Gioc. lo per me son buona, buona,

Cav.

Ma colui mi fa schiattar.

Si voi siete buona, buona,

Ma bisogna tollerar.

Bon. Perdoni la Sposina

Amabile, carina

S' io venni... se non venni....

Se vengo a supplicar.

Cav. Gioc. Fingiam di non sentire.

Bon.

Fingiam d' amoreggiar.

piano fra loro.

Ma io volevo dire....

Ma io vorrei parlar.

Gioc.Cav. Che dolce cosa è amore,

Fa l'alma giubilar..

passeggiando per il braccio senza dar retta a (Bonario.

Bon.. Mi facciano l'onore

Mistiano ad ascoltar..

Bon. Ma Sposa mia voi siete
Un vero disseccante,-

(Per non dir seccatrice.)

Gioc. Disseccante ?

Che termini son questi

Scioperato, insolente?

Bon. Non s'inquieti, Signora...niente... nien

(Ouf che boccia!).

Cav. Intanto

Potria far' allestir la colazione.

(te.

Bon. Dite ben, così è, bravo, bravone.
Che cosa vuol, Caffe?

Giocondina fa uu'atto di disprezzo.

A 4

Con

Con latte bufalino?...(non Signore.) Cioccolata, Bottiglie... (non Signore.) Due fette di.

Gioc. Tacete :

..

Non vò niente, nientissimo

Bon. (Ah che Sposa!

Or ora la scapiglio, e fò un sconquasso.) Cav. (Povera colazione andata a spasso.) Isab. Signori, nuova grande; è giunto adesso L'Ambasciator di Trabisonda.

Eon. Oh bella!

Cosa ci ho che far io con Trasibonda?

Gioc. Trabisonda, animale ....

Presto andategli incontro Sedie....

Bon. Sedie.

....

Isab. (Guai, se costei sapesse,

Ch' egli è Faccenda.)

Cav. Cara.

Isab. Siete fedel?

piano ad Isab

piano.

Gioc. Ma presto... andate, andate. a Bon. Bon. Passi vostra Eccelleza, via passate.

Fac.

Faccenda con due Lacchè, e servo..
SCENA IV.

F

Faccenda, e detti.

Ate largo,

buona Gente

A un Signor di Trabisonda
Che s'inchina, e si sprofonda

Con rispetto, e civiltà..

Occhi belli, furbarelli

...

ad Isab.

a Gioc.

Pupillette graziosette ...
Vada via Sor Bajazette
a Bonario, che si và accostando.
Kei che ci entra, cosa fa?

Le Ragazze, o belle, o brutte al

Salutarle io voglio tutte

(Cav.

Con decoro, e gravità.

Bon. (Io Bajazzette?)

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Fac. Madame accomodatevi : Sedete. agli

Quì per quanto mi dicono

Suol venire una Giovane...

Che stà descritta nel mio Taccuino

(Vomini

cava fuori un Taccuino.

Ha un labro di rubino,

Gli occhi come due stelle, dee fra poco Sposare un certo... un certo Signor Bonario: Giocondina ha nome, E di prestarle omaggio avrei desío Gioc. Se Giocondina vuol, quella son' io

s'alza fa una riverenza, e si pone di nuo.

vo a sedere.

Bon. Ed io sono Bonario,

(Che faccio per amor più d'un lunario.)
alzandosi con riverenza caricata.

Isab. Io sono la sua figlia.

Cav. Io l'amico di casa.

Fac. A meraviglia.

Il Re di Trabisonda

Mio Signor, mio Sovrano

come sopra.

come sopra.

si alza, e seco tutti.

Vuol sapere i costumi, il genio, e l'indole

Dell'Europee più belle,

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