| Clément Pellé - 1841 - 526 pagine
...scomparendo sgorgare a nuovi fiumi tra nuovi borri, e correre senz'argini a nudare ed isterilire fertilissimi campi. Nulla restò delle antiche forme; le terre,...Tante opere degli uomini e della natura nel cammino de'secoli composte, e forse qualche fiume e rupe eterna quando il mondo, un solo istante disfece. La... | |
| Pietro Colletta - 1856 - 456 pagine
...sgorgare a fiumi nuovi tra nuovi borri , e correre senz'argini a nudare e insterilire fertilissimi campi. Nulla restò delle antiche forme; le terre,...Tante opere degli uomini e della natura, nel cammino de'secoli composte, e forse qualche fiume o rupe eterna quanto il mondo, un solo istante disfece. La... | |
| Pietro Colletta - 1856 - 460 pagine
...sgorgare a fiumi nuovi tra nuovi borri , e correre senz'argini a nudare e insterilire fertilissimi campi. Nulla restò delle antiche forme; le terre, le città, le strade, i segni svanirono; cosi che i cittadini andavano stupefatti come in regione peregrina e deserta. Tante opere degli uomini... | |
| Cesare Cantù - 1858 - 556 pagine
...sgorgare a fiumi nuovi tra nuovi borri, e correre senz' argini a nudare e insterilire fertilissimi campi. Nulla restò delle antiche forme ; le terre, le città, le strade, i segni svanirono ; cosi che i cittadini andavano stu.pefatti come in regione peregrina e deserta. Tante opere degli... | |
| Giuseppe Puccianti - 1871 - 556 pagine
...sgorgare a fiumi nuovi tra nuovi borri, e correre senz' argini a nudare e insterilire fertilissimi campi. Nulla restò delle antiche forme; le terre, le città, le strade, i segni svanirono; cosi che i cittadini andavano stupefatti come in regione peregrina e deserta. Tante opere degli uomini... | |
| Cesare Cantù - 1894 - 768 pagine
...fertilissimi campi. Nulla resto delle antiche forme; le terre, le cilla, le strade, i segni svanirono; cosí che i cittadini andavano stupefatti come in regione...cammino de' secoli composte, e forse qualche fiume, 0 rupe eterna quanto il mondo, un solo istante disfece. La Piaña fu dunque il centro del primo tremuoto;... | |
| Piero Bevilacqua - 1996 - 232 pagine
...scrisse il Colletta, con grande efficacia letteraria, a proposito del terremoto calabrese del 1783 - le terre, le città, le strade, i segni svanirono;...cittadini andavano stupefatti come in regione peregrina e deserta»15. Ma non era semplice retorica della catastrofe. Tutta la letteratura su quel fenomeno abbonda... | |
| |