I dialoghi di Torquato Tasso, Volume 1

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F. Le Monnier, 1858 - 398 pagine
 

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Pagina 211 - I' l'ho più volte (or chi fia che m'il creda ?) Ne l'acqua chiara e sopra l'erba verde Veduto viva, e nel troncon d'un faggio, E 'n bianca nube, sì fatta che Leda Avria ben detto che sua figlia perde, Come stella che '1 sol copre col raggio; E quanto in più selvaggio Loco mi trovo e 'n più deserto lido, Tanto più bella il mio pensier l'adombra.
Pagina 345 - 1 vindemiatore suoi premer da l'uve mature il vino e che gli arbori si veggono in alcun luogo spogliati de' frutti, quando io, ch'in abito di sconosciuto peregrino tra Novara e Vercelli cavalcava *, veggendo che già l'aria cominciava ad annerare e che tutto intorno era cinto di nuvoli e quasi pregno di pioggia, cominciai a pungere più forte il cavallo. Ed ecco intanto mi percosse...
Pagina 118 - Con lieto volto, ond' io mi confortai , Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Pagina 289 - Solo e pensoso i più deserti campi • Vo misurando a passi tardi e lenti ; E gli occhi porto per fuggir intenti Dove yestigio uman 1' arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi Dal manifesto accorger delle genti: Perchè negli atti d' allegrezza spenti ( Di fuor si legge com...
Pagina 225 - 1 padre con benigni aspetti Tenean le parti signorili e belle , E le luci empie e felle Quasi in tutto del ciel eran disperse. II sol mai sì bel giorno non aperse , L' aere, e la terra s' allegrava, e l' acque Per lo mar avean pace e per li fiumi.
Pagina 224 - Queli' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado.
Pagina i - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Pagina 347 - ... l'altro, contenesse. Aveva dinanzi quasi una picciola piazza, d'alberi circondata: vi si saliva per una...
Pagina 345 - A Vercelli vorrei giungere questa sera, se l'ora il concedesse. » «Voi potreste forse arrivarvi,» diss'egli, «se non fosse che '1 fiume, che passa dinanzi alla città e che divide i confini del Piemonte da quelli di Milano, è in modo cresciuto che non vi sarà agevole il passarlo...
Pagina 346 - Mentr'egli queste cose diceva, io gli teneva gli occhi fissi nel volto, e parevami di conoscere in lui un non so che di gentile e di grazioso.

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