RimePresso l'editore, 1821 - 392 pagine |
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Pagina xxxviii
... Parad . I , dice che nella spressione la lu- cerna del mondo , pargli sentire il puzzo dell'olio , mo- stra chiaro ch ' egli ha quel senso mal condizionato ; perciocchè il divin Michelagnolo , che aveva quello tutti gli altri ...
... Parad . I , dice che nella spressione la lu- cerna del mondo , pargli sentire il puzzo dell'olio , mo- stra chiaro ch ' egli ha quel senso mal condizionato ; perciocchè il divin Michelagnolo , che aveva quello tutti gli altri ...
Pagina 156
... Parad . XIII : Ma la natura la dà sempre scema , Similemente operando all ' artista Ch ' ha l'abito dell ' arte , e man che trema . Q. 2a . Il mal ec .; gli affanni che pruovo , e cerco natural- mente di fuggire . E'l ben ; e tutte le ...
... Parad . XIII : Ma la natura la dà sempre scema , Similemente operando all ' artista Ch ' ha l'abito dell ' arte , e man che trema . Q. 2a . Il mal ec .; gli affanni che pruovo , e cerco natural- mente di fuggire . E'l ben ; e tutte le ...
Pagina 157
... Parad . 1 : Ed ora lì , com ' a sito decreto , Cen porta la virtù di quella corda - Che ciò che scocca drizza in segno lieto . Q. 2a . Ond ' ella scese . Dante ' , Purg . XVI : Esce di mano a lui che la vagheggia Prima che sia , a guisa ...
... Parad . 1 : Ed ora lì , com ' a sito decreto , Cen porta la virtù di quella corda - Che ciò che scocca drizza in segno lieto . Q. 2a . Ond ' ella scese . Dante ' , Purg . XVI : Esce di mano a lui che la vagheggia Prima che sia , a guisa ...
Pagina 158
... Parad . XXXIII : La forma universal di questo nodo Credo ch ' io vidi , perchè più di largo , Dicendo questo , mi sento ch ' io godo . T. 1a . Io dico , ec . Però Dante , Parad . xv : Ben è che senza termine si doglia Chi , per amor di ...
... Parad . XXXIII : La forma universal di questo nodo Credo ch ' io vidi , perchè più di largo , Dicendo questo , mi sento ch ' io godo . T. 1a . Io dico , ec . Però Dante , Parad . xv : Ben è che senza termine si doglia Chi , per amor di ...
Pagina 160
... Parad . xxvII : Ciò ch ' io vedeva mi sembrava un riso Dell ' universo , perchè mia ebbrezza Entrava per l'udire e per lo viso . Q. 1a . Se SONETTO IV . sempre è solo e un ec . Dante , Parad . xIII : Che quella viva lace che sì mea Dal ...
... Parad . xxvII : Ciò ch ' io vedeva mi sembrava un riso Dell ' universo , perchè mia ebbrezza Entrava per l'udire e per lo viso . Q. 1a . Se SONETTO IV . sempre è solo e un ec . Dante , Parad . xIII : Che quella viva lace che sì mea Dal ...
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Parole e frasi comuni
Adunque affanni alcun alma altra altrui amanti amare amore anima anzi arda ardore ARGOMENTO arte begli occhi bel volto bella bellezza beltà Buonarroti cangia canzone celeste celt ch'è ch'io chè chiama ciamo cieco cielo colla comenti concetto contento corpo costei cuore d'amore d'ogni desiderio desio dice Amore dice Dante diletto dire divina dolce dolore donna duolo ellissi empireo essendo eterno fallace fiede forza fugge fuoco gentil gran grazia Guido Guinizelli immaginare Inferno ingegno intelletto intende l'alma l'altra l'anima Laura leggiadra lume luogo MADRIGALE maggior maraviglia marmo medesimo mente Michelagnolo mondo morire mortale morte mostra natura nobile ognor Parad Paradiso pensier perciocchè Petrarca pianto pietà Platone Poeta pone possa propria messe puote Purg Purgatorio quì radiso ragione scema scultore sdegno sentimento SONETTO soverchio speme spezie splendore stra strale suppl troppo uomo Vasari vede veggio vero virtù vive vizj vuol
Brani popolari
Pagina 237 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
Pagina 164 - Cosi l' animo preso entra in disire, Che è moto spiritale, e mai non posa Fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer quant...
Pagina 204 - Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta' come torre ferma, che non crolla giammai la cima per soffiar de...
Pagina 197 - Ed egli a me: Ritorna a tua scienza, Che vuoi, quanto la cosa è più perfetta, Più senta il bene, e così la doglienza, 109. Tuttoché questa gente maledetta In vera perfezion giammai non vada, Di là, più che di qua, essere aspetta. 112. Noi aggirammo a tondo quella strada, Parlando più assai eh...
Pagina 266 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Pagina 200 - Che ben mostrar disio de' corpi morti; Forse, non pur per lor, ma per le mamme, Per li padri , e per gli altri che fur cari , Anzi che fosser sempiterne fiamme.
Pagina 254 - Quando mi vidi giunto in quella parte Di mia età dove ciascun dovrebbe Calar le vele e raccoglier le sarte , Ciò che pria mi piaceva allor m'- increbbe, E pentuto e confesso mi rendei , Ahi miser lasso!
Pagina 246 - Chè l' ardor santo, ch' ogni cosa raggia, Nella più simigliante è più vivace. Di tutte queste cose s' avvantaggia L' umana creatura, e, s' una manca, Di sua nobilità convien che caggia. Solo il peccato è quel che la disfranca, E falla dissimile al Sommo Bene, Per che del lume suo poco s...
Pagina 254 - Questa picciola stella si correda de' buoni spirti che son stati attivi, perché onore e fama li succeda: e quando li disiri poggian quivi, sì disviando, pur convien che i raggi del vero amore in su poggin men vivi. Ma nel commensurar di nostri gaggi col merto è parte di nostra letizia, perché non li vedem minor né maggi.
Pagina 155 - Ciò che non muore e ciò che può morire, Non è se non splendor di quella Idea Che partorisce, amando, il nostro Sire; Chè quella viva Luce che si mea 55 Dal suo Lucente, che non si disuna Da lui, nè dall...