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Don Filippo Berti Monaco Vallombrosano. Fu questo Religioso ricevuto Novizio nel Monastero di S. Salvi presso Firenze e quivi fece la sua professione al tempo del Generale Don Gio. Maria Canigiani, come narra il Locattelli pag. 324. In progresso di Tempo fu creato Abbate della Abbazia di S. Sepolcro d'Astino presso Bergamo, e finalmente circa il 1566. fu eletto Presidente generale della Congregazione Vallombrosana. Al tempo di questo Generale per Bolla del Pontefice S. Pio V. spedita il 1. Agosto 1566. fu riunita alla Congregazione di Vallombrosa la Badia di S. Paolo di Razzuolo, Il Locattelli dice che questo Religioso era sufficientemente letterato di bella presenza, e nel vivere moderato. Nè dee tralasciarsi di fare onorevole mensione del Sacerdote Alessandro Berti che fiorì nel Secolo passato. La Religione, la prudenza l'amor per la Patria, e tutte le altre virtù morali, possedè in grado sublime; servì il Cardinale Carlo de' Medici in qualità di Cappellano, e ottenne un Canonicato nell' Insigne Collegiata di S. Lorenzo di Firenze. Fu Governatore del Monastero delle

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delle Monache dette degli Angiolini. Mori questo degno Cittadino il dì 5. Febbraio 1638. ed aperto il Testamento si lesse un legato fatto a favore di detto Monastero di scudi 5400. d'un Podere del valore di scudi mille, di due Tavole di eccellenti Pittori, di alcuni Calici, e Pianete; Le Monache volendo dimostrare la gratitudine per sì gran benefizio, celebrarono nella loro Chiesa le sue Esequie solennemente, la Chiesa era parata a lutto con l' Arme di lui in più luoghi, ed intorno intorno pendevano Epitaffi, e Madrigali in lode del Defonto composti da messer Simone Garbugli Maestro della Scuola Eugeniana. Fu cantata a piu cori la Messa, vedevasi collocato il suo Ritratto su luminoso feretro dipinto dal Casini: Si fanno dalle Monache ogni Anno due Uffizi per il Testatore, ed in ciascun mese si celebra una Messa per la sua Anima.

Esistono al presente in Firenze varie Famiglie Berti nel ceto della Cittadinanza, le quali non sarebbe gran fatto che fossero un ramo d'alcune delle due antecedenti.

BER

BERT I.
L'Arme non si trova.

NE

Ell' anno 1390. Ser Simone Berti da Pescia fu ammesso per Provvisione de' 14. Luglio alla Cittadinanza Fioren

T. VIII.

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tina.

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tina. Questo Ser Simone nel 1346. aveva goduto del Magistrato dei Priori della sua Patria, come resulta da varj Documenti. Ebbe un Figlio che si chiamò col nome del Padre cioè Simone quale nel 1442. risedè nel Supremo Magistrato dei Priori della Repubblica Fiorentina e fu l'unico di questa Famiglia che risedesse in quella suprema Magistratura. Antonio di Ruberto di Simone Berti nel 1529. fu dalla Repubblica Fiorentina eletto Giudice di Pistoja, come apparisce al Libro d'Entrata, e Uscita del Comune, esistente nell' Archivio del Monte Comune. Niccolao di Simone d'Antonio Berti servì sul principio del Secolo XVII. in qualità di Capitano d'Infanteria la Repubblica di Venezia, come resulta dai Registri degli Uffiziali Militari di quella Città. Dopo qualche tempo si stabilì in Brescia, ove fu ucciso nel 1626. e con esso ebbe fine questa Nobil Famiglia.

BER

BERTINI.

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Ei Protocolli tante volte citati di Ser Gherardo Rossi che si conservano nell' Archivio generale di Firenze

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