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Nell' Archivio dell' Arcivescovado

Fiorentino avvi il seguente Tran

sunto d' Instrumento Anno 1299. Bez

zole Fortis Bezzole, emit unam Domum in Civitate Florentie apud Plateam S. Joannis ab Hieronimo quondam Gerpi pro pretio lib. 124. gratia Arrighi gratie Not. rog.

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Questa Casa ho motivo da credere, che sia quel Palazzo detto in öggi l' Albergo dell' Aquila, mentre in un' Codice di ricordanze dei Signori Marchesi Tempi si ha notizia, che nel 1300. fu fatto edificare questo Palazzo da Bezzole di Forte Bezzole col disegno di Arnolfo di Lapo, il quale murò qui quattro volte Maestre una sopra l'altra. Vedesi anche di presente in alto sulla cantonata del Palazzo, l' Arme de' Bezzoli. Questo Palazzo mancata che fu la Famiglia Bezzoli passò nei Signori Martelli, i quali ne fecero porzione del ricco Benefizio Ecclesiastico loro detto di S. Gaetano a S. Michele agli Antinori.

Il suddetto Bezzole secondo Leopoldo del Migliore è un descendente di un certo Giovanni di Bonizzo che fioriva nel 1077. trovandosi fra i Testimoni ad un Istrumento celebrato in quell' Anno di una Offerta fatta al Capitolo Fiorentino da Mess. Aldobrandino di Teuzzo, il quale Istrumento si conserva nell' Archivio del detto Capitolo.

Quattro volte questa Famiglia godè il Priorato, e due volte il sommo onore del Gonfalonierato di Giustizia. II primo che risedesse nel Supremo Magistrato fu il suddetto Bezzole di Forte di Bezzole nel 1306. e fu anche il primo che avesse il Gonfalonierato nel 1309. Mancò questa Casata nel Secolo XVI,

DEL

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Olte sono le Memorie di questa

Mo Famiglia del Secolo XIV, che si

incontrano nei nostri Archivi, ed in quel Secolo era in uno stato di qualche T. VIII. E

ri

riguardo, come rilevasi dai Libri delle Prestanze, che si conservano nell' Archivio del Monte Comune di Firenze.

La rivoluzione Popolare accaduta nella Città nostra il dì 20. Luglio 1378. detta dei Ciompi apportò dei disturbi a questa Famiglia, poichè fu incendiata la Casa d'abitazione d' Iacopo del Biada, e privato per sempre di tutti gli Uffizi della Repubblica, come fedelmente raccontano vari nostri Cronisti, che di quella terribile rivolta hanno lasciata qualche memoria: Di breve durata convien credere che fosse l'osservanza di questo Decreto pronunziato contro Iacopo, poichè nella Cronica di Ser Naddo di Nepo da Monte Catini, pubblicata dal P. Idelfonso di S. Luigi Carmelitano Scalzo nel Tomo XVIII. delle sue delizie degli Eruditi Toscani, leggesi che a' 18. d' Ottobre di quel medesimo Anno il detto lacopo fu creato Cavaliere assieme con altri dalla Fiorentina Repubblica, e fu loro data la Targa, ed il Pennone.

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Cinque volte questa Casata godè il Priorato, e la prima volta nel 1419. nel quale anno fu di seggio Giorgio di Mess. Jacopo del Biada.

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