I promessi sposi: storia milanese del secolo XVIITipografia Guglielmini e Redaelli, 1840 - 864 pagine |
Dall'interno del libro
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Pagina 14
... credere che , al solo rimbombo di esse , tutti i bravi siano scomparsi per sempre . Ma la testimonianza d'un signore non meno autorevole , nè meno dotato di nomi , ci obbliga a credere tutto il contrario . È questi l'Illustrissimo ed ...
... credere che , al solo rimbombo di esse , tutti i bravi siano scomparsi per sempre . Ma la testimonianza d'un signore non meno autorevole , nè meno dotato di nomi , ci obbliga a credere tutto il contrario . È questi l'Illustrissimo ed ...
Pagina 15
... credere però che non ci si mettesse con tutta quella buona voglia che sapeva impiegare nell ' ordir cabale , e nel suscitar nemici al suo gran nemico Enrico IV ; giacchè , per questa parte , la storia attesta come riuscisse ad armare ...
... credere però che non ci si mettesse con tutta quella buona voglia che sapeva impiegare nell ' ordir cabale , e nel suscitar nemici al suo gran nemico Enrico IV ; giacchè , per questa parte , la storia attesta come riuscisse ad armare ...
Pagina 87
... credere che fosse una casa abbandonata , se quattro creature , due vive e due morte , collocate in simmetria , di fuori , non avesser dato un indizio d'abi- tanti . Due grand'avoltoi , con l'ali spalancate , e co ' teschi penzoloni , l ...
... credere che fosse una casa abbandonata , se quattro creature , due vive e due morte , collocate in simmetria , di fuori , non avesser dato un indizio d'abi- tanti . Due grand'avoltoi , con l'ali spalancate , e co ' teschi penzoloni , l ...
Pagina 96
... credere , » disse il conte Attilio , « che le cose si possano accomodare . Ho certi indizi .. . . · « Non creda ... Crede lei che non ci sia altro che Mantova a questo mon- do ? Le cose a cui si deve pensare son molte , signor mio . Sa ...
... credere , » disse il conte Attilio , « che le cose si possano accomodare . Ho certi indizi .. . . · « Non creda ... Crede lei che non ci sia altro che Mantova a questo mon- do ? Le cose a cui si deve pensare son molte , signor mio . Sa ...
Pagina 99
... credere ch'ella tenga dai navarrini ? » Cosi si chiamavano allora , per ischerno , i Francesi , dai principi di Na- varra , che avevan cominciato , con Enrico IV , a regnar sopra di loro . A tale scongiuro , convenne bere . Tutti i ...
... credere ch'ella tenga dai navarrini ? » Cosi si chiamavano allora , per ischerno , i Francesi , dai principi di Na- varra , che avevan cominciato , con Enrico IV , a regnar sopra di loro . A tale scongiuro , convenne bere . Tutti i ...
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I promessi sposi: storia milanese del secolo XVII, scoperta e rifatta Alessandro Manzoni Visualizzazione completa - 1842 |
Parole e frasi comuni
Agnese allora andare andato andava andò arrivò avanti avesse avete avevan avrebbe bisogno bravi buon c'era cappuccini cardinale casa cerca certo ch'era chè conte Attilio conte zio contento conto credere cuore d'aver decurioni delitto detto dice dire disse Renzo domandò don Abbondio don Rodrigo donna donna Prassede eran esclamò faccia faceva fare fece Federigo Ferrer figliuolo frate fretta gente Gertrude giorno giovine giustizia Gonin Gonzalo Fernandez gran grida Griso guarda insieme intanto l'altro l'innominato lanzichenecchi lasciato lazzeretto Lucia luogo mano medesimo mente mettere mezzo Milano mise momento monatti Monza Nibbio nuovo occhi padre Cristoforo padrone paese pane parlare parole passo pensare pensiero peste Piazza poco porta potesse poteva povero prese promessa qualcheduno raccontare ragione Renzo Renzo Tramaglino rispose s'era sapere sarebbe sentire signor curato stare stava stra strada tocca tornare tortura troppo trovò untori uomo uscio vedere veniva viso voglio volte voluto
Brani popolari
Pagina 741 - Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai vengono bensì spesso, perché ci si è dato cagione ; ma che la condotta più cauta e più innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore.
Pagina 671 - ... tempi forieri della burrasca, in cui la natura, come immota al di fuori, e agitata da un travaglio interno, par che opprima ogni vivente, e aggiunga non so quale gravezza a ogni operazione, all'ozio, all'esistenza stessa.
Pagina 23 - ... un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro, aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete.
Pagina 207 - È una delle facoltà singolari e incomunicabili della religione cristiana, il poter indirizzare e consolare chiunque, in qualsivoglia congiuntura, a qualsivoglia termine, ricorra ad essa.
Pagina 142 - ... piccola lucerna. Due folte ciocche di capelli, che gli scappavano fuor della papalina, due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti canuti, e sparsi su quella faccia bruna e rugosa, potevano assomigliarsi a cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
Pagina 162 - Si distinguevano i villaggi, le case, le capanne : il palazzotto di don Rodrigo, con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia d'addormentati, vegliasse, meditando un delitto.
Pagina 9 - ... dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.
Pagina 469 - A nessuno di loro passò neppur per la mente che, per esser lui convertito, si potesse prendergli il sopravvento, rispondergli come a un altr'uomo. Vedevano in lui un santo, ma un di que' santi che si dipingono con la testa alta, e con la spada in pugno. Oltre il timore, avevano anche per lui (principalmente...
Pagina 163 - ... suoi monti. Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell'avvenire, e n'è sbalzato lontano, da una forza perversa! Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini, e disturbato nelle più care speranze, lascia que...
Pagina 748 - Se, in un complesso di fatti atroci dell'uomo contro l'uomo, crediam di vedere un effetto de' tempi e delle circostanze, proviamo, insieme con l'orrore e con la compassion medesima, uno scoraggimento, una specie di disperazione. Ci par di vedere la natura umana spinta invincibilmente al male da cagioni indipendenti dal suo arbitrio, e come legata in un sogno perverso e affannoso, da cui non ha mezzo di riscotersi, di cui non può nemmeno accorgersi. Ci pare irragionevole l'indegnazione che nasce...