Torquato Tasso

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Sante Pozzato, 1880 - 493 pagine
 

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Pagina 40 - Tanto ch' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice, che mai dall' ospizio Di Cesare non torse gli occhi putti, Morte comune, e delle corti vizio, Infiammò contra me gli animi tutti, E gl' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti.
Pagina 115 - Venerdì, 15 febbraio 1823 fui a visitare il sepolcro del Tasso, e ci piansi. Questo è il primo e l'unico piacere che ho provato in Roma. La strada per andarvi è lunga, e non si va a quel luogo se non per vedere questo sepolcro; ma non si potrebbe anche venire dall'America per gustare il piacere delle lagrime lo spazio di due minuti?
Pagina 116 - ... chiesuccia. Io non vorrei in nessun modo trovar questo cenere sotto un mausoleo. Tu comprendi la gran folla di affetti che nasce dal considerare il contrasto fra la grandezza del Tasso e l'umiltà della sua sepoltura. Ma tu non puoi avere idea d'un altro contrasto, cioè di quello che prova un occhio avvezzo all'infinita magnificenza e vastità de" monumenti romani, paragonandoli alla piccolezza e nudità di questo sepolcro.
Pagina 52 - ... n parte piangendo, acerba istoria ; ed in voi la memoria di voi, di me rinnovo ; vostri effetti cortesi gli anni miei tra voi spesi, qual son, qual fui, che chiedo, ove mi trovo, chi mi guidò, chi chiuse, lasso chi m'affidò, chi mi deluse.
Pagina 139 - Figlio in braccio, in un mezzo cerchio di colori e di vapori: laonde io non debbo disperar de la sua grazia.
Pagina 152 - Sappia dunque che questi sono di due sorte; umani e diabolici. Gli umani sono grida di uomini, e particolarmente di donne e di fanciulli. e risa piene di scherni, e varie voci d'animali che...
Pagina 399 - ... le cose ancora, le quali si muovono naturalmente, e si rallegrano de la divisione e de la congiunzione, sono partecipi de la pace, e nel moto istesso ritrovano la propria quiete ; per questo la discordia medesima diviene amichevole, e l...
Pagina 116 - È tutta costeggiata di case destinate alle manifatture, e risuona dello strepito de' telai e d'altri tali istrumenti, e del canto delle donne e degli operai occupati al lavoro. In una città oziosa, dissipata, senza metodo, come sono le capitali, è pur bello il considerare l'immagine della vita raccolta, ordinata e occupata in professioni utili.
Pagina 99 - ... molte altre mie solite quasi rapido torrente, dal quale, senza potere avere alcun ritegno, vedo chiaramente esser rapito. Non è più tempo...
Pagina 294 - Nomi, e senza soggetto idoli sono Ciò che pregio, e valore il mondo appella. La fama, che invaghisce a un dolce suono Voi superbi mortali, e par sì bella, È un eco, un sogno, anzi del sogno un'ombra, Ch'ad ogni vento si dilegua e sgombra.

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