Rime di Messer Francesco Petrarca giusta l'edizione del Parnaso Italiano del M.DCC.LXXIV..

Copertina anteriore
Nella stamperia Gran-Ducale., 1815

Dall'interno del libro

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 112 - un soave e chiaro lume. Cui nutrimento a poco a poco manca ; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no , ma più che neve bianca;, Che senza vento in un bel colle fiocchi ; Parca posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne'suoi begli occhi,
Pagina 159 - a te stesso vile , altrui se' caro : Ed in questa trapasso sospirando, Or potrebb' esser vero, or come , or quando . Ove porge ombra un pino alto od un colle Talor m' arresto ; e pur nel primo sasso Disegno con la mente il suo bel viso. Poi ch'a me torno, trovo il petto molle Della
Pagina 76 - Lo mio cor ; che vivendo in pianto il tenne. E di mille miei mali un non sapea ; E per saperlo , pur quel che n' avvenne Fora avvenuto : ch ' ogni altra sua voglia Era a me morte , ed a lei fama rea . Or tu . Donna del Ciel , tu nostra Dea, Se dir lice e
Pagina 51 - ben veggi'or si come al popol tutto Favola fui gran tempo ; onde sovente Di me medesmo meco mi vergogno. E del mio vaneggiar vergogna è 'I frutto, ; E'I pentirsi, e'I conoscer chiaramente Che quanto piace al mondo è breve sogno.
Pagina 95 - l'opre tue nel ciel laudate. Orsi , lupi, leoni, aquile e serpi Ad una gran marmorea Colonna Fanno noja sovente , ed a se danno : Di costor piagne quella gentil donna Che t' ha chiamato acciò che di lei sterpi Le male piante che fiorir non sanno . Passato è già più che 'l
Pagina 62 - Con lei foss'io da che si parte il Sole, E non ci vedess* altri che le stelle Sol una notte; e mai non fosse l'alba; E non si trasformasse in verde selva Per uscirmi di braccia, come il giorno Che Apollo la seguia qua
Pagina 155 - che crudel guerra ! Ei cor ch' indura e serra Marte superbo e fero, Apri tu , padre , e 'ntenerisci e snoda . Ivi fa' che'l tuo vero (Qual io mi sia) per la mia lingua s'oda. Voi cui fortuna ha posto in mano il freno Delle belle contrade Di che nulla pietà par che vi stringa
Pagina 233 - vita ( Le rive il sanno e le campagne ei boschi ) Per fuggir quest' ingegni sordi e loschi Che la strada del ciel hanno smarrita: E se mia voglia in ciò fosse compita, > Fuor del dolce aere de' paesi Toschi Ancor m' avria tra' suoi be' colli foschi Sorga, ch
Pagina 170 - d' ardente virtute ornata e calda Alma gentil, cui tante carte vergo: O sol già d'onestate intero albergo, Torre in alto valor fondata e salda; O fiamma o rose sparse in dolce falda Di viva neve in ch'io mi specchio e tergo; O piacer onde l' ali al bel viso ergo, Che luce
Pagina 109 - veder voi stesse v'è tolto: Ma quante volte a me vi rivolgete , Conoscete in altrui quel che voi siete. S'a voi fosse sì nota La divina incredibile bellezza Di ch' io ragiono , come a chi la mira ; Misurata allegrezza Non avria 'l cor: però forse è remota Dal vigor

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