Le lettere italiane considerate nella storia, ovvero nelle loro attenenze colle condizione morali e civili degl'Italiani, ad uso dei licei

Copertina anteriore
R. Miglaccio, 1865 - 204 pagine

Dall'interno del libro

Pagine selezionate

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 97 - Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto, ed a quel modo Che ditta dentro, vo significando.
Pagina 71 - Pari a quel pin che folgore passando Disfrondato lasciò: nascente luna Sembra il suo scudo. Egli sedea sul lido Sopra uno scoglio, annubilato in volto, Come nebbia sul colle. O primo, io dissi, Tra...
Pagina 189 - L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.
Pagina 71 - L'esplorator dell'Ocean sen venne, Moran figlio di Fiti. Alzati, ei disse, Alzati, Cucullin; già di Svarano Veggo le navi; è numerosa l'oste, 10 Molti gli Eroi del mar. — Tu sempre tremi Figlio di Fiti, a lui rispose il Duce Occhi-azzurro d'Erina, e la tua tema Agli occhi tuoi moltiplica i nemici; Fia forse il Re de' solitarj colli, 1 5 Che a soccorrer mi vien.
Pagina 71 - ... dell'oceàn sen venne, Moran figlio di Fiti. — Alzati, — ei disse — alzati, Cucullin : già di Svarano veggo le navi; è numerosa l'oste, 1o molti i figli del mar.
Pagina 79 - Lemuri e alle streghe. In tenebrose Nebbie soffiate dal gelato Arturo, Si cangia ( orrendo a dirsi ! ) il bel zaffiro...
Pagina 148 - ... della bontà divina, il quale benché si spanda sopra tutte le cose create, come il lume del sole, pur quando trova un volto ben misurato e composto con una certa gioconda concordia di colori distinti, ed aiutati dai lumi e dall'ombre e...
Pagina 156 - Se io per avventura ero nato a qualche cosa, ero nato al pittore; e per questo se qualche cosa ci è di non cattivissimo nella roba mia, è tutto pittura... Non avendo dunque potuto adoperare il pennello, ò adoperato la penna.
Pagina 186 - Gli uomini prima sentono senza avvertire, dappoi avvertono con animo perturbato e commosso, finalmente riflettono con mente pura...
Pagina 166 - V. NANNUCCI, Manuale della letteratura del primo secolo della lingua italiana, Firenze, Barbera 1874, voi. I, pp. 239-240. Di Massarello egli dice che «fu da Todi e fiorì verso il 1250».

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