Raccolta di cento cinquanta sonetti e di altri componimenti poetici di vari autoriE. Moro, 1865 - 414 pagine |
Dall'interno del libro
Risultati 1-5 di 10
Pagina 101
... chiama al gran giudizio eterno , E si dentro il mio cuore alto rimbomba Che il suol ne trema , e si spalanca Averno . Sorgo con l'ossa mie fuor de la tomba , Ove m'aspetta il Giudice superno ; Lasso nè so s ' io sia corvo , o colomba ...
... chiama al gran giudizio eterno , E si dentro il mio cuore alto rimbomba Che il suol ne trema , e si spalanca Averno . Sorgo con l'ossa mie fuor de la tomba , Ove m'aspetta il Giudice superno ; Lasso nè so s ' io sia corvo , o colomba ...
Pagina 104
... chiama , attentamente ascolta . Quella è voce di Dio , che a te risuona , Onde in lacrime amare or ti distempre E torni a Lui , che volentier perdona . Chi sa se in voce di sì forti tempre E si soavi Iddio più ti ragiona ? Forse , se ...
... chiama , attentamente ascolta . Quella è voce di Dio , che a te risuona , Onde in lacrime amare or ti distempre E torni a Lui , che volentier perdona . Chi sa se in voce di sì forti tempre E si soavi Iddio più ti ragiona ? Forse , se ...
Pagina 171
... chiama spietato . Fu riferito nei Giornali d'allora , e precedette la morte di Basville . ( 5 ) Avignone fu teatro di turbolenze feroci al cominciare della francese rivoluzione . Al- cuni cittadini chiedevano di far parte della Francia ...
... chiama spietato . Fu riferito nei Giornali d'allora , e precedette la morte di Basville . ( 5 ) Avignone fu teatro di turbolenze feroci al cominciare della francese rivoluzione . Al- cuni cittadini chiedevano di far parte della Francia ...
Pagina 172
... Chiama falda Tigurina il poeta quel tratto di paese sulla sponda della Saone , do- ve Cesare sorprese la quarta parte dell ' eser- cito degli Elvezi che non aveva ancora tra- gittato il fiume , e la sbaraglio . Egli appog- giasi all ...
... Chiama falda Tigurina il poeta quel tratto di paese sulla sponda della Saone , do- ve Cesare sorprese la quarta parte dell ' eser- cito degli Elvezi che non aveva ancora tra- gittato il fiume , e la sbaraglio . Egli appog- giasi all ...
Pagina 174
... fin- gesi il loro Dio Apolline , e Virgilio chiama crinito quell ' Jopa ch ' egli introduce a canta- re alla mensa di Didone le dottrine del mas- simo Atlante . CANTO SECONDO Alle tronche parole , all'improvviso Dolor che di 174 NOTE.
... fin- gesi il loro Dio Apolline , e Virgilio chiama crinito quell ' Jopa ch ' egli introduce a canta- re alla mensa di Didone le dottrine del mas- simo Atlante . CANTO SECONDO Alle tronche parole , all'improvviso Dolor che di 174 NOTE.
Altre edizioni - Visualizza tutto
Raccolta di Cento Cinquanta Sonetti e di Altri Componimenti Poetici di Vari ... Enrico Moro Anteprima non disponibile - 2018 |
Raccolta di cento cinquanta sonetti e di altri componimenti poetici di vari ... Anteprima non disponibile - 1879 |
Raccolta di Cento Cinquanta Sonetti e di Altri Componimenti Poetici di Vari ... Enrico Moro Anteprima non disponibile - 2018 |
Parole e frasi comuni
Acheronte affanni alfin allor alma altar Amor Angeli aquilon Aronne Assiria avea Basville beata bella bruna canto celeste Chè chiome ciel ciglio città dolente colla Corcira crin crudel crudo d'amor Dio fidando divino dolce dolor donna Druidi duol Ecco empio Epicuro Erebo eterno favella figli fior fronte fuggir furor gemito genti gentil giorno gloria gran grido guardo inferno Israel l'ali l'alma l'altro l'Eterno l'ira l'onda labbro lacrime Laocoonte Luigi XVI lume Madre Marsiglia mesta mira misero mondo monte mortal morte Mugge nembo nemico notte Nume occhi orrenda padre Parga passo pensier petto piange pianto piè pietà pietoso raggio rondinella sacro sangue santo sdegno securo serba Signor Simonide Sionne SONETTO sospiro Sovra spada spirto sponda sposo stolta suol suon superba terra terror TOMMASO GROSSI trema Trovator Uscian vede veggio Vergine vesta vinti volto
Brani popolari
Pagina 328 - Nel suoi che dee la tenera Tua spoglia ricoprir, Altre infelici dormono, Che il duol consunse ; orbate Spose dal brando, e vergini Indarno fidanzate ; Madri che i nati videro Trafitti impallidir.
Pagina 353 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Pagina 322 - Perché tutti sul pesto cammino Dalle case, dai campi accorrete? Ognun chiede con ansia al vicino, Che gioconda novella recò? Donde ei venga, infelici, il sapete, E sperate che gioia favelli? I fratelli hanno ucciso i fratelli; Questa orrenda novella vi do. Odo intorno festevoli gridi; S'orna il tempio, e risona del canto; Già s'innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel.
Pagina 312 - Perché, baciando i pargoli, La schiava ancor sospira? E il sen che nutre i liberi Invidiando mira? Non sa che al regno i miseri Seco il Signor solleva? Che a tutti i figli d'Eva Nel suo dolor pensò...
Pagina 94 - Or duro, acerbo, ora pieghevol, mite ; Irato sempre e non maligno mai ; La mente e il cor meco in perpetua lite : Per lo più mesto, e talor lieto assai : Or stimandomi Achille ed or Tersite. Uom, se...
Pagina 316 - La procellosa e trepida gioia d'un gran disegno, l'ansia d'un cor che indocile serve, pensando al regno; e il giunge, e tiene un premio ch'era follia sperar; tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio: due volte nella polvere, due volte sull'altar. Ei si nomò: due secoli, l'un contro l'altro armato, sommessi a lui si volsero, come aspettando il fato; ei fé' silenzio, ed arbitro s'assise in mezzo a lor.
Pagina 210 - Etna, e nell'orribil veste Delle sue fiamme ti ravvolgi e splendi. Tu del nero aquilon su le funeste Ale per l'aria alteramente vieni, E passeggi sul dorso alle tempeste: Ivi spesso d'orror gli occhi sereni Ti copri, e mille intorno al capo accenso Rugghiano i tuoni, e strisciano i baleni.
Pagina 95 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Pagina 311 - Sparso per ogni lido, Volgi lo sguardo a Solima, Odi quel santo grido: Stanca del vile ossequio, La terra a Lui ritorni: E voi che aprite i giorni Di più felice età, Spose...
Pagina 318 - Fede ai trionfi avvezza! scrivi ancor questo, allegrati; che più superba altezza al disonor del Golgota giammai non si chinò.