Facsimile dell' Istoria d' Italia, Volumi 3-4Longman, 1822 |
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Fac simile dell' Istoria d'Italia: stampata dalla Società ..., Volume 2 Francesco Guicciardini Visualizzazione completa - 1822 |
Parole e frasi comuni
ajuto alcuna alloggiare armi artiglierie assaltare avendo avesse Barletta Bembo Bentivogli Buonaccorsi cagione Capitani Cardinale di Roano Castello cavalli leggieri Cesare Cesena chè Chiesa Ciamonte ciascuno Città cominciò Consalvo consiglio danari deliberazione desiderio dice dimanda dipoi Ducato di Milano erano essendo Faenza fanti Federigo figliuolo Fiorentini fiume Fortezza fossero Fran Francia Franzesi furono Gaeta galee Garigliano Genova Genovesi genti Giampagolo Baglione giorno Gran Capitano grandissima guerra Guicciard Imbasciatori inimici innanzi insino Italia l'Alviano l'armi l'esercito luogo maggiore mandato Marchese Massimiliano medesimo molestare morte nome nuovo Obignì Orsini Pandolfo Petrucci Papa Papa Giulio passare pericolo Pisa Pisani Pitigliano Pontefice potente poteva preso prigione principio promesse provvisioni quegli Re dei Romani Re di Francia Reame Regno di Napoli ricevuto ritirarsi ritornò Rocca Romani rotta seguitare sicurtà soldati sospetto Spagna Spagnuoli speranza terra uomini d'arme Valentino Venezia Veneziani vettovaglie Vitellozzo vittoria zesi zione
Brani popolari
Pagina 117 - ... quali erano stati sempre battuti , ritornati al consueto timore, o non ardirebbero combattere , o combattendo timidamente , sarebbero facile preda loro , non essendo sufficiente scudo contro al ferro de' vincitori il fondamento fatto in sulle parole e braverie vane degli Spagnuoli.
Pagina 118 - ... loro maggiori, fare manifesto a ciascuno che se Italia, vincitrice di tutti gli altri, era da pochi anni in qua stata corsa da eserciti forestieri esserne stata cagione non altro che la imprudenza de...
Pagina 219 - ... corpi umani, quasi tutti gli abitatori, semplicissimi di costumi e contenti di quel che produce la benignità della natura, non sono tormentati né da avarizia né da ambizione; ma infelicissime perché, non avendo gli uomini né certa religione né notizia di lettere, non perizia di artifici non armi non arte di guerra non scienza non esperienza alcuna delle cose, sono, quasi non altrimenti che animali mansueti, facilissima preda di chiunque gli assalta.
Pagina 227 - Principe vostro, sono stato il primo a proporre , le persone dei quali in sì grave pericolo offerisco alla Patria volentieri : così si renderà più sicura la Città di Padova , così i soldati mercenarj, che vi sono, veduta la nostra gioventù pronta alle guardie, ea tutti i fatti militari ne riceveranno inestimabile allegrezza, e animosità , certi, che essendo congiunti con loro i 'figliuoli nostri non abbia a mancare da noi provvisione , o sforzo alcuno ; la gioventù, e gli altri, che non...
Pagina 222 - ... confini del mondo le parole loro, significasse che la fede di Cristo fusse, per la bocca degli Apostoli, penetrata per tutto il mondo : interpretazione aliena dalla verità, perché non apparendo notizia alcuna di queste terre, né trovandosi segno o reliquia alcuna della nostra fede...
Pagina 227 - E ci sarà chi rifiuti di mettere in pericolo la propria vita e dei figliuoli per la salute di quella? La quale contenendosi nella difesa di Padova, chi sarà quello che neghi di volere personalmente andare a difenderla?
Pagina 227 - Veneziano, che si sappia per tutto il mondo^, che noi medesimi siamo corsi prontissimamente a difenderla , e conservarla ? Ha voluto il fato di questa Città, che in pochi...
Pagina 227 - ... armi e senza sangue tra i suoi cittadini, inviolabile e immaculato : laude unica della nostra repubblica, e della quale non si può gloriare né Roma, né Cartagine, né Atene, né Lacedemone, né alcuna di quelle repubbliche, che sono state più chiare e di maggior grido appresso gli antichi.
Pagina 120 - ... italiani fatti tutti prigioni. I quali, raccolti con grandissima letizia da' suoi, e rin^ contrando poi Consalvo che gli aspettava a mezzo il cammino, ricevuti con incredibile festa e onore, ringraziandogli ciascuno come restitutori della gloria italiana, entrarono come trionfanti, conducendosi i prigioni innanzi, in Barletta; rimbombando l'aria di suono di trombe e di tamburi, di tuoni d'artiglierie e di plauso e grida militari: degni che ogni italiano procuri, quanto è in sé, che i nomi loro...
Pagina 227 - ... medesima. Ebbe la patria nostra in un tempo medesimo la origine sua e la sua libertà ; né mai nacque né morì in Venezia cittadino alcuno, che non nascesse e morisse libero ; né mai è stata turbata la sua libertà, procedendo tanta felicità dalla concordia civile, stabilita in modo negli animi degli uomini, che in un tempo medesimo entrano nel nostro Senato e nei nostri Consigli, e depongono le private discordie e contenzioni. Di...