Paesaggi di carta, paesaggi di parole: luoghi e ambienti geografici nei resoconti di viaggio : secoli XVIII-XIXQuesto libro è l'ultimo frutto di un discorso iniziato più di trent'anni fa in un campo di studio poco praticato in geografia come quello del "viaggio" in paesi e luoghi del Vecchio Mondo, e, in particolare, in Italia quale meta del Grand Tour europeo: pratica che tanto ha influito sulla formazione delle immagini e degli stereotipi negativi ancora correnti sul nostro paese. Questo volume costituisce perciò il punto di arrivo, pur provvisorio, di un ormai lungo percorso di studi sull'uso della letteratura odeporica in geografia, ma è anche un tentativo di mettere a fuoco lo stato attuale dell'arte, utile passo per l'ulteriore cammino lungo la medesima strada. Il libro riporta, inoltre, significativi brani dai testi di numerosi autori, italiani e stranieri, noti o ignoti al grande pubblico, così che il lettore possa goderne la scrittura in lingua originale. Un'altra novità di questo volume consiste nella scelta di analizzare e interpretare l'iconografia, di particolare valore artistico e documentario nei decenni tra Sette e Ottocento, propria dei viaggi pittorici, illustrando i modi con cui la sensibilità degli artisti ha interpretato e descritto i luoghi e gli itinerari (in specie nelle Alpi) che maggior interesse presentavano per i viaggiatori del tempo, ma che talora sono gli stessi di oggi. |
Dall'interno del libro
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Pagina 72
La poesia, confesserà Shelley qualche mese più tardi al nuovo ma già grande
amico Leigh Hunt, editore della rivista Examiner (che pubblicherà nel gennaio
del 1817 il testo), era stata composta sotto l'influenza di sentimenti che mi ...
La poesia, confesserà Shelley qualche mese più tardi al nuovo ma già grande
amico Leigh Hunt, editore della rivista Examiner (che pubblicherà nel gennaio
del 1817 il testo), era stata composta sotto l'influenza di sentimenti che mi ...
Pagina 77
Il senso del sublime e dell'infinito, invece e come si è già ricordato, è pienamente
espresso dai romantici inglesi della “seconda generazione”, come Percy B.
Shelley, che nella già citata ode “Mont Blanc” esalta la grandiosità ma anche la ...
Il senso del sublime e dell'infinito, invece e come si è già ricordato, è pienamente
espresso dai romantici inglesi della “seconda generazione”, come Percy B.
Shelley, che nella già citata ode “Mont Blanc” esalta la grandiosità ma anche la ...
Pagina 334
Shelley Mary, Frankenstein, or The Modern Prometheus (The 1818 Text), a cura
di M. Butler, Oxford New York, Oxford University Press, 1993 (oppure Londra,
Penguin Books, 2002) (ed. originale 1818). Shelley Mary, Frankenstein, trad. di ...
Shelley Mary, Frankenstein, or The Modern Prometheus (The 1818 Text), a cura
di M. Butler, Oxford New York, Oxford University Press, 1993 (oppure Londra,
Penguin Books, 2002) (ed. originale 1818). Shelley Mary, Frankenstein, trad. di ...
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Indice
Scrittura e iconografia nella stesura e nello studio dei resoconti di | 25 |
Immagini mentali e immaginario collettivo | 46 |
La nascita di una nuova sensibilità estetica per il paesaggio nel tra | 63 |
Copyright | |
25 sezioni non visualizzate
Parole e frasi comuni
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