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OPERE

DI

NICCOLÒ MACHIAVELLI

CITTADINO E SEGRETARIO

FIORENTINO

VOLUME OTTAVO

ITALIA

MDCCCXIII

LETTERE FAMILIARI

DI

NICCOLO MACHIAVELLI

1.

A UN PRELATO ROMANO.

Tutte le cose che dagli uomini in questo mondo

si posseggono, il più delle volte, anzi sempre, quelle da' duoi donatori dipendere si è per esperienza conosciuto; da Dio prima di tutto giusto retributore; secondo, o per jure ereditario, come da' parenti nostri, o per donazione dagli amici, o per comodità di guadagno prestateci, come a' mercatanti da' loro fedeli ministri. E tanto più merita di essere stimata la cosa che si possiede, quanto da più degno donatore dipende. Avendo dunque la Reverendissima Signoria Vostra per derogazione Pontificale privatici di quelle ragioni, per le quali la possessione di Fagna (1) da' nostri progenitori riconoscevamo, ad un tratto, è dato occasione alla Reverendissima Signoria Vostra la sua umanità e liberalità, anzi pietà verso di noi suoi devotissimi figliuoli dimostrare, e a noi quella da molto più degno donatore, che non furono quelli riconoscere. E veramente nessuna cosa è più degna della Reverendissima Signoria Vostra, quanto è potendo torre, liberalissimamente donare, massime a coloro, i quali l'onore e l' utile di quella cercano

(1) Fagna Pieve delle più rispettabili e delle più ricche della diogesi Fiorentina, posta nella provincia del Mugello. Essa si è conservata di giuspatronato della famiglia de' Machiavelli, dalla quale è passata ne' marchesi Rangoni di Modana.

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