Il Raccoglitore, ossia Archivj di viaggi, di filosofia [&c.] (compilato per D. Bertolotti)., Volume 4

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 170 - Sant'Onofrio, non solo perché l' aria è lodata da' medici, più che d' alcun' altra parte di Roma, ma quasi per cominciare da questo luogo eminente, e colla conversazione di questi divoti Padri, la mia conversazione in Cielo. Pregate Iddio per me : e siate sicuro, che siccome vi ho amato, ed onorato sempre nella presente vita, così farò per voi nell...
Pagina 187 - Archivj \ di geografia, di viaggi, di filosofia, d'istoria, di economia politica, di eloquenza, di poesia, di critica, di archeologia, di novelle, di belle arti, di teatri \ e feste, di bibliografia e di miscellanee \ Opera che succede allo Spettatore italiano \ e straniero, ed al Ricoglitore.
Pagina 143 - XII. XIII. XIV. XV. XVI. XVII. XVIIL XIX. XX. XXI. XXII. XXIII. XXIV. XXV.
Pagina 174 - Stato fu compiuta» mente rovinato rimase ancora un ammasso d'uomini, i » quali in tempo di pace retrocedevano verso la barbarie, » e ne' tempi delle calamità dello Stato erano finanche in» capaci di poter concepire l'idea d'amare il lor re ». POMPEO LITTA.
Pagina 150 - Itali versi? Agita forse del Tirreno in riva I mesti giorni tuoi cura molesta? Invida frode il meritato serto Rode , o calpesta ? Ricchezza stolta la mercé dovuta Ti nega avara, oi multa al tuo lavoro; Mentre è alle Taidi , ai Peregrini , ai liufi Prodiga d
Pagina 150 - Nacque e l'Europa devastò la guerra, ' Onde vendetta di fraterno sangue Tinse la terra. . Non odi , amico , l' Elegia che piange Lacera, lorda e scarmigliata il crine? Mirala; siede a quel cipresso accanto Fra le ruine.
Pagina 159 - Le fabbriche di ananchìna, ora sì comuni nelle città e nei borghi del regno Lombardo-Veneto, non salgono al di là del 1789. Sono pochi anni che vanno introducendosi gli stabilimenti per la filatura del cotone col mezzo delle macchine e delle ruote idrauliche.
Pagina 40 - Uno sguardo che dicea , Non temer , le porse Amore , E baciolla. In bel rossore A quel bacio io la vedea Infiammarsi, e poi modesta Inchinar la rosea testa. Lieto intanto il Dio gentile Con un dardo aperse il folto Delle spine , ond' era involto Del cespuglio il verde aprile; E la man tra fronda e fronda Ratto stese alla seconda.
Pagina 40 - Minerva, e li perdono Se m'oltraggi, e ancor non sai Che a Virtude io serbo fede Più che il volgo non si crede. E per lei qui appunto or vegno A spiccar dal cespo un raro Fior gentile, un fior che caro A lei crebbe, e di me degno Cosi parla; e con baldanza Nella chiostra il passo avanza. E di quattro intatte Rose Ad un cespo s'avvicina: Tre che aperte in su la spina , Ma guardate e mezzo ascose Riempian quel chiuso rezzo D...

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