Il futuro è sempre esistito: perché negli anni Sessanta a Trapani prevedevano che avremmo fatto tutto (o quasi) con il telefono

Copertina anteriore
Falsopiano, 2018 - 235 pagine
Sapevate che nel 1962 un settimanale di Trapani indovinò che nel 2000 avremmo fatto tutto con il telefono? Una "profezia" che lascia esterrefatti. Non si tratta, però, di un falso storico, né di una fantasia. Quella previsione non era stata la prima, né sarebbe stata l'ultima: ne scrissero e ne parlarono altri. In Italia e negli Stati Uniti. Giornali via fax, telefonini multimediali, banche online, e-learning, esposizioni d'arte virtuali, sintesi vocale e, perfino, l'idea di Google libri. Pure la rete telefonica pensata come sistema nervoso del pianeta. Tutto previsto e, talora, in sperimentazione. Più di 50 anni fa, prima del web. Una straordinaria osmosi tra immaginario e scienza, consumismo e sogno di un "domani felice" in un mondo sempre più piccolo. Com'era possibile che il nostro presente tecnologico esistesse già tra gli anni '50 e '60? Che Italia era quella investita da simili previsioni? Il domani - come idea, aspirazione, progetto - è sempre esistito? Un viaggio nel "futuro del passato" tra curiosità, coincidenze, cultura pop, aneddoti e storia sociale. Con un dubbio: il futuro esisterà ancora?

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