Origine e cattolicità della lingua e delle arti in Italiadalla Tip. Giusti, 1830 - 195 pagine |
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Pagina viii
... bellezza delle nostre arti e costumanze . Il quale idioma , già ricco della pulitezza degli etruschi , e in gran parte di quella de ' romani , fu il primo tra ' volgari , che , venuto meno l'imperio di Roma in occidente , si levò ...
... bellezza delle nostre arti e costumanze . Il quale idioma , già ricco della pulitezza degli etruschi , e in gran parte di quella de ' romani , fu il primo tra ' volgari , che , venuto meno l'imperio di Roma in occidente , si levò ...
Pagina ix
... bellezza delle sue cittadinanze , sono tutti coloro , che cercano modo e via di partirla per fede ereticale . Questo ho fatto sì per amore di Dio e de ' fratelli , come ancora per desiderio di mostrare che , rivesten- domi della divina ...
... bellezza delle sue cittadinanze , sono tutti coloro , che cercano modo e via di partirla per fede ereticale . Questo ho fatto sì per amore di Dio e de ' fratelli , come ancora per desiderio di mostrare che , rivesten- domi della divina ...
Pagina xii
... bellezza e utilità delle cose e delle costumanze . Vincitori di membra già indebolite , furono vinti dal- l'italiana civiltà e dalla religione . La donna tolta di schiavitù , massime per il culto della Vergine , diventò ministra di ...
... bellezza e utilità delle cose e delle costumanze . Vincitori di membra già indebolite , furono vinti dal- l'italiana civiltà e dalla religione . La donna tolta di schiavitù , massime per il culto della Vergine , diventò ministra di ...
Pagina xiii
... bellezza , come gli strani vezzi e gli arnesi , non di- cevoli a donna italiana , la menano in brutto . Discorso d'una chiara donna , mossa di pietà e amor di patria , a incitamento delle nostre arti e mestieri . §§ . 35—40 . La bellezza ...
... bellezza , come gli strani vezzi e gli arnesi , non di- cevoli a donna italiana , la menano in brutto . Discorso d'una chiara donna , mossa di pietà e amor di patria , a incitamento delle nostre arti e mestieri . §§ . 35—40 . La bellezza ...
Pagina xvi
... bellezza delle umane compagnie a danno delle turbe e de'popoli . I moderni concilj della pace , per venire agl ' intenti , è necessario che raddriz- zino a fede cattolica le civili famiglie ; le quali pec- cano ancora le une verso le ...
... bellezza delle umane compagnie a danno delle turbe e de'popoli . I moderni concilj della pace , per venire agl ' intenti , è necessario che raddriz- zino a fede cattolica le civili famiglie ; le quali pec- cano ancora le une verso le ...
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Origine e cattolicità della lingua e delle arti in Italia Giovanni Battista Marcucci Visualizzazione completa - 1850 |
Origine E Cattolicità Della Lingua E Delle Arti In Italia... Giovanni Battista Marcucci Anteprima non disponibile - 2019 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 72 - ... reali di Francia, sarebbe stato soperchio. E quando ella andava per via, sì forte le veniva del cencio che altro che torcere il muso non faceva, quasi puzzo le venisse di chiunque vedesse o scontrasse.
Pagina 107 - Voi adunque mi richiedete ch'io scriva, qual sia al parer mio la forma di Cortegiania più conveniente a gentilomo che viva in corte de...
Pagina 44 - ... in quel tempo tutto quello che gli eccellenti italiani componevano , nella corte di sì gran re primamente usciva. E perché il loro seggio regale era in Sicilia...
Pagina 107 - ... quali i nostri erano trasformati, dover venire a subiugarci; il che è stato troppo più che vero, che ormai non resta nazione che di noi non abbia fatto preda, tanto che poco più resta che predare e pur ancora di predare non si resta
Pagina 107 - Ma io non so per qual fato intervenga che la Italia non abbia, come soleva avere, abito che sia conosciuto per italiano...
Pagina 101 - Pallade, secondamente che già mi fu detto da certi letterati, si dilettò un tempo di sonare la cornamusa ed era di ciò solenne maestra. Avvenne che, sonando ella un giorno a suo diletto sopra una fonte, si specchiò nell'acqua e, avvedutasi de' nuovi 2 atti che sonando le conveniva fare col viso, se ne vergognò e gittò via quella cornamusa.
Pagina 167 - Il suo poema, così ampio come lo scibile umano, abbraccia la virtù e la colpa, la gioia e la sventura, la luce e le tenebre, la filosofia e la religione, la storia e la favola, l'Italia e l'universo, la creazione e la palingenesia, il passato e l'avvenire, la...
Pagina 98 - Onde molti per questa viltà dispregiano lo proprio volgare, e l'altrui pregiano; e tutti questi cotali sono gli abominevoli cattivi d'Italia, che hanno a vile questo prezioso volgare, lo quale se è vile in alcuna cosa, non è se non in quanto egli suona nella bocca meretrice di questi adulteri: al condotto 100 vanno li ciechi, delli quali, nella prima cagione, feci menzione.
Pagina 169 - ... il segno ; serbò sempre anche in mezzo agli errori l'amor del vero , del bello , del buono e del santo , cristiano sempre e cattolicissimo. Se non fu uomo ieratico , come Valmichi , egli si mostrò devoto alla fede , alla Chiesa , al vero e supremo sacerdozio; contro cui le ire e le corruttele dei tempi nol fecero sì acerbo ed ingiusto che non rendesse splendido omaggio all
Pagina 96 - ... dietro; e se una pecora per alcuna cagione al passare d'una strada salta, tutte le altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare. E i...