Il Decameron di messer Giovanni Boccaccio: Cittadino Fiorentino, Volume 2Giovanni Silvestri, 1816 |
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Il Decameron di messer Giovanni Boccaccio: Cittadino Fiorentino Giovanni Boccaccio Visualizzazione completa - 1816 |
Il Decameron di Messer Giovanni Boccaccio cittadino fiorentino, Volume 2 Giovanni Boccaccio Visualizzazione completa - 1825 |
Il decameron di Messer Giovanni Boccaccio, Volume 2 Giovanni Boccaccio Visualizzazione completa - 1822 |
Parole e frasi comuni
acciò adunque alcuna allato alquanto altra amante amore andare appresso assai avea avea nome avendo avesse avvenne basciò bassilico bella Boccaccio buona camera casa chè chiamato Cimone colei colui cominciò compagni costei costui credo dice diletto dimora Dioneo dire disidero domandò dormire Efigenia Ermellina essen essendo fante fare fece femina Ferondo figliuola Filostrato Fineo frate Alberto frate Puccio gentil donna Gerbino Giacomino giovane gliele gran grandissima guerire Guiscardo Iddio lagrime Lamporecchio lasciò levò lieta limosine Lisimaco madonna mandò mangiare maravigliosa marito Martuccio Masetto medesimo minciò moglie monaco morte mostrare n'andò Nastagio Ninetta niuna noja notte novella Ormisda padre parenti parole piacere piagnere piè Pietro poteva preso priego Procida quivi ragionare Reina Ricciardo rispose Rodiani romore ronzino Rossiglione Ruggieri saet Salvestra sapeva seco sentendo stare stra subitamente Tedaldo tornò trovò Tunisi uden udendo udito uomo vedere veggendo venire vide volentieri Zima
Brani popolari
Pagina 182 - Tu hai il tuo corso fornito, e di tale chente la fortuna tei concedette ti se' spacciato: " venuto se' alla fine alla qual ciascun corre: lasciate hai le miserie del mondo e le fatiche, e dal tuo nemico medesimo quella sepoltura hai, che il tuo valore ha meritata. Niuna cosa ti mancava ad aver compiute esequie, se non le lagrime di colei, la qual tu vivendo cotanto amasti; le...
Pagina 165 - A' quali, lasciando stare il motteggiare dall'un de' lati, rispondo, che io mai a me vergogna non reputerò infino nello estremo della mia vita di dover compiacere a quelle cose, alle quali Guido Cavalcanti e Dante Alighieri già vecchi, e messer Cino da Pistoia vecchissimo, onor si tennono e fu lor caro il piacer loro.
Pagina 358 - Il quale, sì come do' giovani avviene, essendo senza moglie, s'innamorò d'una figliuola di messer Paolo Traversare, giovane troppo più nobile che esso non era, prendendo speranza con le sue opere di doverla trarre ad amar lui. Le quali quantunque grandissime, belle e laudevoli fossero, non solamente non gli giovavano...
Pagina 184 - E questo detto, si fé' dare l'orcioletto nel quale era l'acqua che il dì davanti aveva fatta, la qual mise nella coppa ove il cuore era da molte delle sue lagrime lavato, e senza alcuna paura postavi la bocca, tutta la bevve, e bevutala, con la coppa in mano se ne salì sopra il suo letto, e quanto più onestamente seppe, compose il corpo suo sopra quello, e al suo cuore accostò quello del morto amante, e senza dire alcuna cosa aspettava la morte.
Pagina 177 - Tancredi, manifesto, essendo tu di carne, aver generata figliuola di carne, e non di pietra o di ferro; e ricordar ti dovevi e dèi, quantunque tu ora sia vecchio, chenti e quali e con che forza vengano le leggi della giovanezza ; e, come che tu uomo in parte ne...
Pagina 371 - Federigo umilmente rispose: Madonna, niun danno mi ricorda mai aver ricevuto per voi, ma tanto di bene che, se io mai alcuna cosa valsi, per lo vostro valore e per l'amore che portato v1 ho, avvenne.
Pagina 361 - Nastagio, io fui d'una medesima terra teco; ed eri tu ancora piccol fanciullo quando io il quale fui chiamato Messer Guido degli Anastagi, era troppo più innamorato di costei, che tu ora non se...
Pagina 359 - ... e di pruni, correndo verso il luogo dove egli era. una bellissima giovane ignuda, scapigliata e tutta graffiata dalle frasche e da...
Pagina 21 - ... signori. La Reina adunque, con lento passo, accompagnata e seguita dalle sue donne e dai tre giovani, alla guida del canto di forse venti usignuoli e altri uccelli, per una vietta non troppo usata ma piena di verdi erbette e di fiori, li quali per lo...
Pagina 283 - ... una coltre bianchissima e sottile; et a pie di lei similmente dormivano due femine et un uomo, servi di questa giovane. La quale come Cimon vide, non altramenti che se mai più forma di femina veduta non avesse, fermatosi sopra il suo bastone, senza dire alcuna cosa, con ammirazione grandissima la incominciò intentissimo a riguardare. E nel rozzo petto, nel quale per mille ammaestramenti non era alcuna impressione di cittadinesco piacere...