Di cosa parliamo quando parliamo di Anne FrankGiulio Einaudi Editore, 2012 - 193 pagine Si respira un'aria antica fra le pagine di questa nuova raccolta di racconti di Nathan Englander. C'è l'immutabilità della parabola e la sapienza della narrazione ebraica, c'è il grottesco di Gogol' e l'ineludibilità di Kafka, l'intelligenza caustica di Philip Roth e la spiritualità applicata di Marilynne Robinson. E intorno a tutto, incontenibile, liberatoria, un po' sacrilega, una sonora risata. La scrittura di Englander corre agile sul filo teso fra il religioso e il secolare, agile e mai leggera, esplora gli obblighi e le complessità morali dei due versanti, ne assapora le esilaranti debolezze, strappando sorrisi pronti a congelarsi in smorfie attonite. Il marito esemplare e avvocato di successo di "Peep show" cerca la trasgressione in uno squallido locale a luci rosse, e incontra invece la sua cattiva coscienza travestita (o meglio svestita) da rabbino della sua vecchia yeshiva. Le nudità flaccide e pelose dell'esimio dottore della legge restano comiche solo fino al successivo, terrorizzante, travestimento. Si ride di gusto anche delle piccole manie geriatriche degli ospiti del centro estivo "Camp Sundown", finché riguardano spray antizanzare e allarmi antifumo, ma quando le vetuste menti dei villeggianti credono di riconoscere in un compagno di soggiorno un carceriere nazista di ben altro campo del loro passato, la commedia si tinge di nero. L'ombra dell'Olocausto, o di una sua rivisitazione, occhieggia insistente... |
Sommario
Di cosa parliamo quando parliamo di Anne Frank | 35 |
Tutto quello che so della mia famiglia dalla parte di mia madre | 113 |
Camp Sundown | 133 |
Frutta gratis per giovani vedove | 177 |
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Parole e frasi comuni
Aheret Allen allora anch’io arrivare aspetta bambino bar mitzvah baseball Blachor Boris bosniaca braccio c’era casa chassidim chiamare chiede collina comincia cos’è dall’altra davanti davvero dice Agnes dice Arnie dice Autore dice Deb dice Josh dice Mark dice Shoshana Doley Falk donna Ebraico ebrei erano Etgar famiglia Fanuška Fein figlio finestra fratello fumo genitori gettone Gezer gin rummy gioco giorno gira giú Greenheath grida guarda guerra Himmelman Israele Jack Kiggel kippah kosher l’acqua l’addetto agli acquisti l’albero l’altro l’Antisemita L’avevo l’ha L’ho l’unico l’uomo lasciato Lauren legge madre mano marijuana moglie momento mormoni nonno occhi padre parlare passa pensa Pesach piccola piedi porta prendere professor Tendler proprio puoi quell’uomo Rabbi Mann rabbino racconto ragazzo refusenik Rena risponde sapere sedia sente Shabbat sheqel Shimmy signora Blum soldato sorriso spalle sparato storia tavolo testa tira Todd trova Tzuki un’altra vecchio vedere venuto verso Yehudit yeshiva Yiddish