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di stadj ottanta, che ha tre porti. Abitano nell' ulteriore Etolia. Vi ha sotto un tempio di Ercole, e un altro di Venere. La regione ha il fiume Acheloo: il tragitto, n'è di due giorni, e di due notti. Indi eccoti l'Etolia, ove risiede Plevrone, e un Tempio di

relativamente ad Atene, ove probabilmente scrisse questa operetta. Giov. Hudson traduce: Regionem habitant Etoliae oppositam.

(40) ποταμὸν ). Casaubono legge: ποταμὸν ἡ χώρα

ἔχει.

Strab. lib X.

p.

458.

(q) L'Acheloo, scorrendo dal Pindo, diP. 449. e p. vide gli Etoli, e gli Acarnani. Molte favole i Poeti figurarono sù questo fiume: chi ne ha vaghezza legga Strabone, e le Metamorfosi di Ovidio. Oggi si chiama Aspro.

(41) dena). Leggo questo verso:

Αχελώον. ἡμερῶν δὲ καὶ νυκτῶν δύο δε.

Ho per sospetta la parola dixx, perchè in dodici giorni, e altrettante notti dalla Grecia si andava, in Susa, e in Ecbatana. La mia correzione è confermata dal Vossio.

p. 288.

(1) L' Etolia, vicina all' Epiro, all' AcarPaus. Eliac. nania, e alla Locride, fu così chiamata da Etolo, f. di Endimione, il quale fuggendo dal Peloponneso si rifuggì in quella regione. Oggi si chiama Ulachia.

(42) ἀπόκειται ). Vulc. legge υπόκειται.

(s) Detta così da Plevrone, figlio di Etolo. L'antica Plevrone, vicina a Calidone, fu abbandonata dagli abitanti, i quali un' altra Plevrone fabbricarono: e di quest' ultima parla Dicearco. Secondo Tolommeo (ivi) long. 48. 30. lat. 37. 40. Si crede oggi, che fosse Dragomesto.

Αγιον Α'θηνᾶς ἐστὶν ἀνομασμένον.

Ε'πειτα Καλυδών (ε), εἶτα Κηδης (45), αϊτ' Εχινάδες (κ)
Νήσοι· ποταμός τ' Ευηνος (ν) ἐκ Πίνδου (2) ῥέων
Οὗτοι Λολόπων (44) (γ) οἰκοῦσι πρὸς μεσημβίαν.
Παράπλους δὲ ταύτης ἐστὶν ἡμέρας μιᾶς.
Εἶτα μετὰ ταύτην ή Λοκρίς (45) καλεμένη,
Εν ἡ πόλις Ναύπακτος (3)· εἶ ̓ ὑποκείμενος
Λιμὴν μέγας, πόλις τε Κολοφών (α) (46). μετὰ δὲ τὴν

Tucid.lib.III.

(t) Calidone, città dell' Etolia, prima P. 241. Ste- chiamata Eolide, fu così detta da Calidofano, ed Eu- ne figlio di Endimione, o di Etolo. Secondo Tolommeo long. 49. lat. 37. 40.

stazio in Iliad.

'B.

(43) Κηδης ). Leggo col casaubono:

Επειτα Καλυδών. εἶτα δ' αἵτ' Εχινάδες.

La voce Knons non significa niente, e incomoda il verso. Il jota nella parola Εχινάδες è lungo: Dionigi Periegeta:

Νήσων, ἂς καλέεσιν Εχινάδας.

Stefano Pliu.

Ovid. Met.

lib. 9.

Strab.lib IX.

(u) Le Echinadi sono cinque isolette così addimandate dall' indovino Echino. Il fiume Acheloo pone a canto di queste isole la belletta, e si opina, che venissero da esso formale. Marciano (p. 19): αἱ καθήκεσαι πέραν

Πρὸς τὸν Αχελώον, λεγόμεναι δ' Εχινάδες.

(ν) Eveno fiume dell' Etolia, detto cosi da Eveno, figlio di Marte; il quale vi si gettò disperato di non poter raggiugnere il rapitore di sua figlia. Oggi si chiama Fi- .

dari.

(x) Il Pindo è un monte della Tessaglia, sede de' popoli, che si chiamavan Lapiti. Secondo Tolommeo long. 49. lat. 37. 3ο.

Minerva chiamato Santo. Poi Calidone, e le isole Echinadi, e il fiume Eveno, che scorre dal Pindo. Costoro abitan a mezzogiorno de' Dolopi. Il tragitto è di un giorno. E indi la Locride, ove la città Navpatto, e sotto un gran porto, e la città di Tolofone. Dopo To

(44) Δολόπων ). Vulc. legge δ' Α'λοπῶν.

Strab.lib. IX.

(y) I Dolopi eran i popoli della TessaPlin. lib. IV. glia, che abitavan all' estremità della Ftiotide: Plinio però stabilisce i Dolopi nell' Etolia.

C. 2.

Strab.lib.IX.

Paus. Phoc. v. 687.

(45). La Locride conteneva i popoli, che abitavan all' Occidente, e all' Oriente del Parnasso: i primi si chiamavan Esperj; i secondi alcuni Epicnemidi dal monte Cnemide, altri Opunzj da Opunte.

(z) Dorj, seguendo i figli di Aristomaco, costrussero quì una flotta, donde piglio il nome Navpatto ἀπὸ τῆς ναυπηγίας τῆς ἐκεῖ γενομένης. Marcian. περ. p. 20.

Πρὸς τῷ Ρίῳ κεῖται δὲ Ναύπακτος πόλις,
Η, Δοριεῖς κτίζεσιν, οἱ σῦν Τημένω.

Secondo Tolommeo (1. c.) Navpatto era nella Locride Esperia, o sia Ozoli long. 49. 30. lat. 37. 36. Oggi si chiama Lepanto, o Enebect.

(a) Colofone viene locata da Tolommeo nel mare Icario long. 57. 40. lat. 38. 10., la qual si vuole patria di Omero.

(46) Koλogay). Non comprendendo come quì nella Locride entri Colofone, leggo con Palmerio, e Holsten Tolopov, la quale secondo Stefano è città della Locride Ozola.

Κολοφώνα ποταμός εσθύλαιτος (47) λεγομένος
Τῦτον δὲ ῥεῖν λέγουσιν ἐξ Αἰτωλίας.

Ο πᾶς δὲ παράπλους εδ' ὅλης (48) ἔσθ' ἡμέρας.
Ούτοι κατοικέσι (49) δὲ πρὸς μεσημβρίαν
Αιτωλίας, Λέλεγες (6) το πρὶν κεκλημένοι·
Ε'πειτα Φωκεῖς ἐκ Λελέγων φερόμενοι (50),

Παρ' οἷς πεδίον Κρισσαίον (c). Α'πὸ Κίρρας (α) (51) δ ̓ ἄνω
Προσβάντι Λελφῶν πόλις (e) άπεστι (52), καὶ ἱερόν,
Εν ᾧ τὸ μαντεῖον, ὅ, τε Παρνασσός (1), μέγα

τος.

(47) εσπύλαιτος ). Leggo col Casaubono έσθ' πλαι

(48). δ' ὅλης ). Vulc. legge οὐ δὲ ὅλης.
(49) κατοικέσι ). Leggo col Casaubono κατοικέσιν.

Strab.lib.VII. P. 322.

(b) Eustazio in Iliad. v. Καλένται δὲ ὅτα ἀπὸ τέλέγω, τὸ συνάγω, ὡς ἐκ πολλῶν συλλεγέν τες ἐθνῶν. Lelegi pure si chiamavano quelli, che poi abitaron la Locride, e l'Etolia. Dionigi di Alicarnasso (lib. 1.): Κυρήτων, καὶ Λελέγων, οἱ νῦν Αἰτωλοὶ, καὶ Λοκροὶ καλῶνται. Seal.Apollon. Dicearco di quelli parla, che abitavan la Argon. lib.I. Sc. Min.in 1. Focide. Foco figlio di Eaco venne in queliad. B. Pind. sta provincia cogli Egineti, e da lui poi ant.gepod. I. furon chiamati Focesi.

Nem. Od. V.

(5ο) φερόμενοι ). Isacco Casaubono nota, che manτα dopo Λελέγων una sillaba per esser giusta il verso, e legge πρὶν φερόμενοι: ma teme vi sia errore niente dinotando φερομένοι, e vorrebbe leggere φύντες ποτέ. 1ο leggo πρὶν φερόμενοι, interpetrando questa parola per pronunciati, che spesso si usa in questo senso. V. i Lessici.

(c) Strabone ( lib. ΙΧ. p. 418. ): πρόκειται δὲ τῆς Κίρρας τὸ Κρισσαῖον πεδίον εὐδαιμον· πάλιν δ' ἐφεξῆς ἐστιν άλλη πόλις Κρίσσα, ἀφ ̓ ἧς ὁ κόλπος κρισσαῖος· εἶτα Αντί

lofone vi ha il fiume Ileto: dicono, che scorresse dalI' Etolia. Tutto il tragitto non è di un giorno intero. Questi abitano al mezzogiorno della Etolia Lelegi prima chiamati, poi Focesi di Lelegi ridetti: presso loro è il campo Crisseo. Da Cirra come vai salendo, eccoţi in lontananza la città di Delfo, e il tempio, ov'è l'oracolo, e 'l Parnasso grande e ombrevole monte. Poi

κυρα, ὁμώνυμος, τῇ κατὰ τὸν Μαλιακόν κόλπον, καὶ τὴν Oitny. » Innanzi Cirra vi ha il beato campo Crisseo, segue l'altra città di nome Crissa, donde piglia il nome il golfo Crisseo. Poi Anticirra, che ha lo stesso nome con quella, che è nel golfo Maliaco al Monte Oeta. Secondo Tolommeo (1. c.) Crissa l. 50. 15. lat. 37. 30.

Plin. Tolom

(d) Cirra, piccola città nella Focide sul Tito Livio Lu-golfo di Corinto, vicina a Delfo, e al Moncan. Pharsal. te Parnasso. Serviva di porto a Delfo, e lib. I.v 64. dava il suo nome a una parte del Golfo, che si addimandava seno Cirreo, e oggi

golfo di Lepanto. Secondo Tolommeo long. 50. lat. 37. 3o. Oggi Aspropiti.

(51) ἀπὸ Κίρρας). Giov. Hudson legge ἐπὶ Κίῤῥας.

Paus. Phocic. p. 619.

(e) Non vi è presso gli antichi più celebre, e fatidica città di Delfo. Fu così chiamata da Delfo, figlio di Apollo, e di Celeno, o di Tia, o di Malene. Oggi è un picciolo borgo chiamato Castri. Secondo Tolommeo (l. c.) long. 50. lat. 37. 40. (52) TESTI). Vulc. legge EREOTI, altri resti: io ho tradotto senza correggere eccoti in lontananza =. (f) Parnasso, figlio di Nettuno, e di Cleopompo, e della ninfa Cleodora, fabbricò ivi una città, e da lui chiamossi Monte

Paus. Phocic. P 619.

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