Le guerre dell'indipendenza italiana dal 1848 al 1870: storia politica e militare, Volume 1

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Roux e Favale, 1882
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 248 - Donne, da voi non poco la patria aspetta; e non in danno e scorno dell'umana progenie al dolce raggio delle pupille vostre il ferro e il foco domar fu dato. A senno vostro il saggio 35 e il forte adopra e pensa; e quanto il giorno col divo carro accerchia, a voi s'inchina.
Pagina 157 - Statuto fondamentale, come un mezzo il più sicuro di raddoppiare quei vincoli d'indissolubile affetto che stringono all'Itala nostra Corona un popolo che tante prove ci ha dato di fede, d'obbedienza e d'amore, abbiamo determinato di sancirlo e promulgarlo, nella fiducia che Iddio benedirà le pure nostre intenzioni e che la Nazione, libera, forte e felice si mostrerà sempre più degna dell'antica fama, e saprà meritarsi un glorioso avvenire. Perciò, di nostra certa scienza, regia autorità...
Pagina 217 - I destini d'Italia si maturano: sorti più felici arridono agli intrepidi difensori di conculcati diritti. Per amore di stirpe, per intelligenza di tempi, per comunanza di voti. Noi ci associamo primi a quell'unanime ammirazione che vi tributa l'Italia.
Pagina 93 - Nei giorni in cui ci commoveva nel profondo del cuore la pubblica letizia per la nostra esaltazione al pontificato, non potemmo difenderci da un sentimento di dolore pensando che non poche famiglie de...
Pagina 197 - Veneto. - — Milano vincitrice in due giorni, e tuttavia quasi inerme, è ancora circondata da un ammasso di soldatesche avvilite, ma pur sempre formidabili. Noi gettiamo dalle mura questo foglio per chiamare tutte le città e tutti i...
Pagina 217 - Popoli della Lombardia e della Venezia! Le nostre armi che già si concentravano sulla vostra frontiera quando voi anticipaste la liberazione della gloriosa Milano, vengono ora a porgervi nelle ulteriori prove quell'aiuto che il fratello aspetta dal fratello, dall'amico l'amico.
Pagina 443 - Italiani, il fremito che affatica le anime vostre. Su, sorgete ! io precedo. Ecco : io vi do, pegno della mia fede, spettacolo ignoto al mondo d'un RE, sacerdote dell'epoca nuova, apostolo armato dell' idea-popolo , edificatore del tempio della nazione. Io lacero nel nome di Dio e dell'Italia i vecchi patti che vi tengono smembrati e grondano del vostro sangue: io vi .chiamo a rovesciare le barriere che...
Pagina 217 - Seconderemo i vostri giusti desiderii , fidando nell'aiuto di quel Dio che è visibilmente con Noi, di quel Dio che ha dato all'Italia Pio IX, di quel Dio che con sì meravigliosi impulsi pose l'Italia in grado di fare da sé.
Pagina 216 - L'ora suprema per la monarchia sarda è suonata, l'ora delle forti deliberazioni, l'ora dalla quale dipendono i fati degli imperi, le sorti dei popoli.
Pagina 156 - I popoli che per volere della divina provvidenza governiamo da 'liciassette anni con amore di padre hanno sempre compreso il nostro affetto, siccome Noi cercammo di comprendere i loro bisogni; e fu sempre intendimento Nostro che il principe e la nazione fossero coi più stretti vincoli uniti pel bene della patria.

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