Florentiner StudienS. Hirzel, 1874 - 270 pagine |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
Adimari altri Angabe Annalen Anonymus Archivio storico Arezzo Autor avea Baldo beiden Bonaguisi Brunetto Latini Cavalcanti Cerchi Cermenate Cerreto Chronik città cittadini comune Coppo Stefani Corso Donati Dante detto Dino Compagni Dino's domini erst erzählt Fälscher Fälschung fece feciono figliuolo finden Firenze Florentiner Florenz Follini cap furono Galigai Geschichte Gesta Florentinorum Gherardini Ghibellinen Giano's Gonfaloniere Grion Guido Guido Cavalcanti Häuser Heinrich Heinrich VII heisst Istoria Jahre Kardinal Karl von Valois Karl's konnte lässt lich Lucca Malespini cap Malespini's Manni Martin von Troppau Martin's messer Corso moglie molti Muratori muss Namen nennt Ordinamenti Ordnungen der Gerechtigkeit Paolino Pieri Paolino's parte Pazzi Pisa Podestà Popolanen Prioren Ptolomaeus quali quod sagt San Luigi Delizie San Miniato sanza Sanzanome Satz scheint Semifonte Sesto sextu Simone della Tosa später Spini Stadt Theile Uebereinstimmung unsere Urkunde Villani lib Villani VIII Villani's weiss Welfen Werk wieder wohl Wort zwei
Brani popolari
Pagina 24 - II re Carlo di sua bocca volle fare la risposta e disse in sua lingua in francesco...
Pagina 114 - Toscana patteggiato da' grandi di Firenze, e di voluntà di papa Bonifazio Vili, nuovamente creato:* ebbe carta e giurisdizioni di terre che guadagnasse; e tali vi posono il suggello, per frangere il popolo di Firenze, che furono messer Vieri de' Cerchi .e Nuto Marignolli, secondo disse messer Piero Cane da Milano procuratore del detto messer Gian di Celona.
Pagina 36 - Firenze i guelfi e' ghibellini, e feciono fare tra loro più matrimoni e parentadi, intra li quali questi furono (102) i maggiorenti; che messer Bonaccorso Beltincicmi degli Adimari diede per moglie a messer Forese suo figliuolo la figliuola del conte Guido Novello , e messer Bindo suo fratello tolse una degli Ubaldini , e messer...
Pagina 77 - Firenze la parte bianca e ghibellina, e gli usciti scrìveano tutto di, e trattavano con quegli ch'erano loro amici rimasi in Firenze, il detto Folcieri fece subitamente pigliare certi cittadini di parte bianca e ghibellini ; ciò furono, messer Betto Gherardini, e Masino de...
Pagina 53 - Ghibellini, e feciono fare Ira loro più matrimonii e parentadi, intra li quali questi furono i maggiorenti; che messer Bonaccorso Bellincioni degli Adimari diede per moglie a messer Forese suo figliuolo la figliuola del conte Guido Novello, e messer Bindo suo fratello tolse una degli Ubaldini, e messer Cavalcante de...
Pagina 180 - Imperadore e Re de' Romani, nella chiesa di San Giovanni Laterano, da messer Niccolao cardinale da Prato, e da messer Luca dal Fiesco cardinale da Genova, e da messer Arnaldo Pelagrù cardinale di Guasoogna, di licenzia e mandato di papa Clemente V e de
Pagina 148 - Novella, essendosi raunati potestà, e capitano, e priori, e tutti i consiglieri, e il vescovo, e tutta la buona gente di Firenze; e della sua domanda fatta, proposta e diliberata, e rimessa in lui la signoria e la guardia della città.
Pagina 35 - Dio ... i Franceschi passarono sanza contasto di battaglia, e arrivarono alla città di Parma. Bene si disse che uno messer Buoso della casa di que" da Duera di Chermona, per danari ch' ebbe da' Franceschi, mise consiglio per modo, che l'oste di Manfredi non fosse al contasto al passo, com' erano ordinati, onde poi U popólo di Chermona a furore distrussono il detto legnaggio di quegli da Duera.* (vii.
Pagina 142 - Il dicitore * fu messer Donato d'Alberto Ristori con più altri giudici in compagnia. Fu pregato il cancelliere suo ", che pregasse il signore suo, che non venisse il di d'Ognissanti", però che il popolo minuto in tal dì facea festa con i vini nuovi, e assai scandoli potrebbono incorrere, i quali con la malizia de...
Pagina 22 - Talia per fornire il passaggio d'oltremare, comeadrieto dicemmmo: e incontanente ne fece conte per la Chiesa messer Bertoldo degli Orsini suo nipote, e trasse la signoria di mano al conte Guido da VILLANI (lib. VII, 54)