Immagini della pagina
PDF
ePub
[ocr errors]

sopra preghiere per la vostra felicità, per la vostra conservazione. Addio, mamma. Addio, signor Domenico, dite alla signorina... Oh! io credo bene che non passerà la giornata senza che venga qui a testificarvi la sua riconoscenza.

CLE, Che buona donna! Quanto mi è dolce il poter porgerle qualche soccorso! Non mi dimenticherò mai dell' assistenza da lei prestatami nel tempo della mia malattia. Domenico, se venisse, fate che parli con me sola. Avete capito.

DOM. Non dubitate... Povera Marianna! Qual differenza tra adesso e quando suo marito era portinaio del palazzo d' Harancour! Allora non mancava di niente; ma il signor Darlemont gli ha scacciati senza pietà, come ha fatto con tutti quelli che avevano servito il presidente suo cognato di buona memoria. Il povero portinaio n'è morto di crepacuore, ed io conosco molti de' suoi antichi compagni che senza il soccorso del signor St. Alme...

CLE. Non c'è dubbio: pare che quel giovane si sia imposto il dovere di riparare tutt' i torti di suo padre.

...

Dom. Quanto l'uno è aspro, altero, taciturno, altrettanto l'altro è franco, semplice e genetoso Oh! sarà pure il gran buon padrone quel giovane; eccellente capo di famiglia [fissando Clementina, e sorridendo] e soprattutto buon marito ...

...

CLE. [abbassa gli occhi, e manda un sospiro]
Dom. Non pensate come penso io, signorina?
CLE. [con turbamento ed imbarazzo] Si ... io credo

...

che quella che potrà determinare la sua
scelta..

Dom. [con mistero e giovialitd] E' fatto tutto.
CLE. Dici davvero?

Dom. Ne sono sicuro.

CLE, Diffatti, ho inteso dire ch' egli doveva spo

sare la figlia del primo presidente d'Argental, Dom. L'ho inteso dire anche io... ma non me fa

[blocks in formation]

Dom, Si, preferiamo la felicità alla ricchezza. Ciascuno ha i suoi capricci E appunto per questo abbiamo scelto in segreto una bella

ragazza.

...

CLE. [vivamente] Avete preparata la camera pei due

forestieri?

Ром. Non ancora.

CLE. Ma andate dunque, Domenico; debbono ar

rivare a momenti.

Ром. Ebbene, vado, vado; non andate in collera, [incamminandosi) (Non potrò mai farla convenire che ama ... No, non potrò mai farla con. venire.) [parte soggbignando]

SCENA II.

CLEMENTINA,

Quel vecchio domestico si prende spasso a tormentarmi!. lo mi sentiva arrossire ad ogni parola, e cominciava a provare un turbamento che mi sarebbe stato impossibile di nascondere più a lungo... Ma non pensiamo che alla scoperta importante di questo rispettabile De l'Epée, e abbandoniamoci a tutta la speranza ch'essa m'ispira. Se il signor Dariemont restituisse i beni che possiede, non vi sareb. be più distanza tra suo figlio e me; e l'amore non più incatenato dall'orgoglio ambizio. so, l'amore allora riprenderebbe il suo im.

...

pero Ma posso io sperare che mia madre offesa ?.. Eccola che viene.

[blocks in formation]

MADAMA FRANVAL, FRANVAL vestito di nero e

con capelli sciolti, e DETTA.

MAD. Perchè dunque esitate ad abbandonare quell' usurpatore alla vendetta delle leggi? Chi ha riguardi pel delitto, o mio figlio, si rende colpevole del delitto stesso.

FRA. Ma posso io dimenticare che Darlemont è il padre del mio amico? [a Clementina) Domenico è stato ad avvertire St. Alme che si rechi qui?

cora tornato.

CLE. Sì, fratello; ma il vostro amico non era an MAD. [siede] Non posso nascondervelo, o mio figlio: dopo la lettera di poco fa, mi sento un' estrema ripugnanza a ticevere qui quel giovane.

FRA. Dobbiamo noi renderlo tispónsabile degli eta rori di suo padre ? CLE. Ben lungi dal dividerli, egli non si occupa, o madre mia, che a farli dimenticare; ve ne assicuro.

[ocr errors]

MAD. [con veemenza] Io per me non dimenticherd

mai la lettera che ha avuto l'ardire di scrivermi.

FRA. Se non si trattasse che del colpevole Darle mont, io squarcerei il velo impostore, di cui si copre; ma è tale l'abuso de' pregiudizj che ei tiranneggiano, che non posso smascherare questo falsario senza far ricadere anche sopra di suo figlio innocente il disonore ch'egli merita solo.

CLE. [con un calor graduato] Oh sì! Ben innocente!

3

Quante volte in nostra presenza non ha egli gemuto sulla perdita del suo cugino! Quante lagrime del più vivo dolore non ha egli sparse dinanzi a noi nel ricordarsi del compagno della sua infanzia! E' impossibile aver mag gior franchezza, maggior delicatezza; avere un cuore più generoso, più sensibile ... [un'oc. chiata severa di madama Franval la ritiene, e la fa cambiar tuono] Non è vero, fratello? FRA. [con imbarazzo e fissando madama] Non c'è bisogno che di vederlo un momento iscoprire in lui... Ma ecco i nostri ospiti.

...

per

MAD. [si aka]

[blocks in formation]

L'ABATE DE L'EPEE, TEODORO, DETTI.

ABA. [introducendo Teodoro] Ecco il mio Teodoro, il mio figlio adottivo che ho l'onore di presentarvi.

TEO. [saluta tutti: dopo d'aver girati gli occhi su di Franval e di madama Franval, li ferma su di Clementina]

CLE. Che figura interessante!

MAD. [avvicinandosi ed esaminandolo] E' il ritratto vi.

vente del fu suo padre. ABA. [con un tuono marcato] Voi trovate, signora?.. MAD. Mi pare di vedere il presidente d'Harancour. TEO. [guarda Franval, sul quale si ferma lungo tempo,

e pare che lo studj]

FRA. Si legge sulla saa fronte l'impronta del sentimento, e un non so che d'importante che annunzia i felici effetti del genio del suo

maestro

[ocr errors]

TEO. (Dopo di aver esaminato e contemplato Franval si volge a De l'Epée portando la mano diritta alla fronte e tenendola un momento coll' espres

sione del genio; slancia in seguito il braccio diritto avanti con forza e dignità).

FRA. Cosa vuol esprimere con quei gesti? ABA. Egli mi dice, o signore, che legge nel vostro volto la certezza di trionfare nella sua causa, e di confondere il suo oppressore.

FRA. [con islancio] Sì, gliene faccio la promessa ... e T'adempirò. [abbraccia Teodoro]

TEO. (Dopo di aver portata con dolore la mano alla bocca ed alle orecchie, prende una mano di Franwal, la posa con una delle sue mani sul suo cuore, e coll'altra batte vivamente e a molte riprese sopra quella di Franvai).

FRA. E cosa vuol dire?

ABA. [spiegando ad uno per uno i segni di Teodoro] Che non può esprimervi la sua riconoscenza... ma che voi dovete sentire alla pulsazione del suo cuore... che già il vostro nome vi si scolpisce per sempre... Sono le sue proprie espressioni FRA. [con sorpresa e sensibilità) Le sue proprie espressioni!.. E che? Voi v'intendete dunque al segno di comprendere tutto ciò che vuol espri

mere?

ABA. Assolutamente tutto, FRA. Ed egli comprende voi egualmente? TEO. (fissa nuovamente i suoi sguardi su di Clementina] ABA. Senza dubbio; ed io sono pervenuto con questo mezzo ad ornare il suo spirito, ed a formare il suo cuore.

CLE. E' cosa singolare com'egli mi guarda così fis

samente.

:

ABA. Non vi sorprenda, signorina: tutto ciò che gli presenta l'immagine del vero bello, lo colpisce e determina le sue idee. La natura, per ricompensare quest'infelici dei torti fatti loro, ha data ad essi una delicatezza d'istinto, una rapidità nella immaginazione... Co

« IndietroContinua »