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tori. Le quali particolarità, forse un poco troppo minute, io non ho voluto tacere, perchè elle ci danno un concetto dell' indole e costumi di quel popolo. Ma dopo aver colla persuasione allacciata la moltitudine, importava massimamente ottener l'assenso dei Parlamenti. Quindi ad ogni nuova elezione accorrevano i capi della Lega, e uno degli aderenti con lodi, con esortazioni, con bandi presentavano al popolo, e di tal modo vinsero nella stessa città di Londra che fosse eletto uno dei loro a preferenza del signor Baring, capo di una gran casa di banchieri, e sostenuto da tutta la nobiltà. Ogni anno poi veniva imperturbato il Villiers alla Camera dei Comuni, e proponeva il partito per l' abolizione della legge frumentaria, e benchè fosse ognora ributtato, gli avversarii notavano con rammarico che i voti a lui contrarii ogni anno diminuivano. La Lega avea in breve tempo acquistato credito, potenza e ricchezze; agli uni ispirava fiducia, agli altri diveniva formidabile.

Abbiamo detto che Roberto Peel, inalzato al governo dai partigiani del privilegio, contro ogni loro aspettazione mise mano egli medesimo il primo nella legge dei cereali. Pare che quel Ministro sagacissimo (del quale suol dirsi volgarmente nell' isola, che niuno meglio di lui conosce i segni del tempo) antivedesse fin d'allora l'abolizione dei monopolii, e si sforzasse d' impedirne la subitanea rovina con gradate concessioni. Ma grave certamente e difficile era il carico affidatogli, sendo a quei giorni un grande incaglio nei negozii, e bisognando migliorare la condizione del popolo senza aombrar troppo, e sdegnare l'aristocrazia, della quale era considerato come guidatore. Soprattutto si parea necessario riempire subito il vuoto erario, e riordinare le finanze, al che provvide il Ministro con un'arditissima legge fatta accettare per tre anni, poi rinnovata per altri cinque sino al 1848. Ciò era

una imposizione sopra le rendite di qualsivoglia genere o qualità elle fossero (income-tax). Ogni cittadino che ha l'entrata netta di oltre 150 lire sterline annue, o gli venga questa da beni rurali o da traffici o da checchè altro, paga proporzionato il balzello. Si è creduto da alcuni che questa legge, decretata a tempo, sia per divenire in appresso perpetua; ma intorno a ciò non saprei argomentare con probabilità: ben parmi che ad ogni modo l' aristocrazia ne acquisti abito di sostenere una parte delle gravezze pubbliche; laonde, posto ancora che simigliante. tassa fosse tolta, sarebbe più agevole sostituirne una diretta sovra i terreni, e parificare in ciò la Gran Brettagna colle altre nazioni d'Europa. Riempiuto così l' erario, rassicurati gli animi, e rassodato il credito pubblico, incominciò Peel nel 1841, come per saggio, a riformare le dogane, notando attentamente i risultati della esperienza, e così ha continuato a grado a grado l'impresa pel corso di quattro anni: non toccò più, è vero, il monopolio dei grani, ma permise le farine, gli olii, il riso, il caffè, e molti materiali delle arti con moderatissimi diritti; il dazio sopra 350 capi d'industria sbassò. Gli effetti di queste mutazioni trapassarono ogni buona fidanza. La esportazione dall' Inghilterra in due anni salì da 42 milioni di sterline fino a 56; il Tesoro, che si dubitava dovesse patirne, n' ebbe per contrario vantaggio, poichè la quantità maggiore delle merci importate supplì alla gravezza dei balzelli; diminuirono i soccorsi necessari ai poveri, le case di ricovero si vuotarono, i delitti scemarono in ragione di 20 per 100 dal passato, gli operai ebbero lavoro in copia e si manifestarono evidenti i segni della prosperità pubblica.

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1 V. i discorsi di Peel del 27 gennaio e seguenti. V. ancora Gladstone, Remarks upon recent commercial legislation. London, 1845.

E in tale stato sarebbero, secondo verosimiglianza, rimaste le cose almeno per qualche tempo, o avrebbero continuato a procedere con uguale lentezza, se un nuovo fatto non veniva inopinatamente a turbarle. Nell' anno scorso le patate, che sono tanta parte del nutrimento degli Inglesi, furono guaste da un malore strano ed oscuro, intorno al quale gli agricoltori ed i chimici tengono discrepanza. I Commissari deputati dal Governo ad esaminare la condizione delle cose, riferivano imparzialmente la entità del male, e il pericolo di carestia: conchiudevano calamità più fiera e più estesa di questa non avere, specialmente in Irlanda, minacciato i poveri dopo la penuria del 1817, essere urgente l'apprestarvi rimedio. Queste novelle, divulgate in tutta la contrada, mettean spavento ed ansietà negli animi: si tornava alle invettive contro il monopolio dei grani, la Lega si agitava più potente e più fervida. Ed eccoci pervenuti alla riforma, della quale si delibera al presente in Inghilterra; riforma gravissima se mai ve ne fu, ma che il valore del Ministro saprà condurre a termine con pari franchezza ed abilità. Dee essere stato certamente doloroso a Roberto Peel il disdire i principii che nel corso di una lunga ed onorata vita egli avea sostenuto, e vedersi dagli amici più antichi accagionato d'infedeltà e di spergiuro. La qual cosa potè tanto nell' animo suo, ch' ei volle rassegnare gli uffici, pregando che altri più degnamente e con miglior fortuna reggesse la somma delle cose. Ma poichè vide che niuno, fuori di lui medesimo, avrebbe potuto mandar ad effetto quel piano, che in lui solo era la fiducia del Parlamento e della nazione, non dubitò di sobbarcarsi al difficile incarico, e con fermo e risoluto animo si accinse all'impresa. La osservazione accurata dei fatti (diceva egli a' suoi colleghi nella tornata del 27 gennaio scorso) ed i lunghi studi e le meditazioni su

questa materia, mi hanno convinto di aver errato finora. Imperò l'esperienza e la ragione mi comandano di seguire un'altra via, nè io ho rossore di confessare questo mutamento. Bene dovrei arrossire se dinanzi al lume della verità, per vano orgoglio, o per clamor di avversarii mi tacessi. Mi duole di abbandonare alcuni fra gli antichi amici, ma più mi dorrebbe di abbandonare la giustizia: nè io debbo nè posso conservare il potere ad altre condizioni, fuorchè a quelle che estimo conducenti al ben pubblico. Dopo le quali parole, seguitava dichiarando che non solo scorgea necessario riparare ad una gran sventura pubblica come la minacciante carestia, ma che il suo intendimento era di mutare tutto il sistema della politica commerciale nella Gran Brettagna ponendovi in atto, dentro certo termine e in ogni ramo d'industria, la libertà del commercio. Quindi esortava i suoi colleghi a deporre ogni spirito di parte in sì rilevante subbietto; invitava agricoltori, fabbricatori, mercanti a far getto di ogni privilegio. Io mi dilungherei troppo se volessi anche solo accennare tutte le modificazioni proposte nelle varie parti della tariffa. Toccherò solo quelle che hanno attenenza coll'agricoltura, e spettano al mio discorso. Le sete, di gravissimi dazii caricate, pagheranno d'ora innanzi un lieve diritto. Similmente la paglia in treccia e lavorata. È diminuito il dazio dei liquori, quello degli zuccheri coltivati in paese libero, dei formaggi, del burro, ec. Tutti i vegetabili ricevuti franchi di dogane. Parimenti il frumentone, il grano nero, le carni fresche e salate, i bestiami e gli animali di ogni specie entreranno quinci innanzi liberi da dazio. Passando alla più ardua parte, cioè alla legge del grano, vuole il Ministro che al compiersi di tre anni sia abolita ogni gabella. Ma intanto per modo di transizione serba una immagine della scala mobile, ed è la seguente: quando

il prezzo del grano ai mercati interni sarà di 48 scellini il quarter, il dazio dell' estero sarà di scellini 10, e quando il prezzo giungerà ai 53, il dazio sarà di soli quattro, così proporzionatamente fra l'uno e l'altro termine. Notate, di grazia, che da questa regola sono eccettuate le importazioni dalle Colonie britanniche, e che il grano inglese difficilmente ribassa sotto i scellini 53. Ond' è chiaro che questa tariffa, qual'è serbata, poco differisce dall' intera franchigia, e ad ogni modo poi le si pone un termine prefinito ed inesorabile di tre anni. Se non che, togliendo di tal guisa ogni monopolio alla classe dei possessori di terre, non voleva egli disertare gl' interessi dell' agricoltura. E per altri mezzi proponeva di sovvenirla, fuorchè per proibizioni o dogane. Pertanto saranno alleggerite certe gravezze imposte ai proprietarii pel mantenimento delle strade; e ai soccorsi che dalle parrocchie di campagna si forniscono ai poveri, concorrerà altresì il Governo. Il quale inoltre verrà con prestiti e anticipate sovvenzioni in aiuto di coloro che mostreranno di migliorare la coltivazione. Fu questo piano accolto con favore singolarissimo dalla moltitudine, la quale accalcata s'affollava per le vie e nelle piazze che circondano la casa del Parlamento. Dicesi che mai tanta ansietà non fosse veduta nel popolo, e che a grado a grado che il Ministro sponeva le sue riforme, escivano fuori taluni a darne contezza. Nella Camera dei Comuni alquanti proprietarii gittarono le alte grida, ma gran parte dell'aristocrazia si rivolge volonterosa al nuovo sistema, e in ciò è degnissima di lode. Così ci è grato commendare la lealtà e la generosità dei partiti che chiamano Whig e Radicale, i quali essendo generalmente contrarii al Ministero, e potendo in questa occasione collegati cogli altri avversarii facilmente abbatterlo, vollero piuttosto farsene aperti sostenitori,

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