Storia dei comuni italiani, Volume 2Felice le Monnier, 1866 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 42 - L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento. Per lor maledizion sì non si perde, Che non possa tornar l' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Pagina 113 - Catellina romano, ma più crudele di lui, gentile di sangue, bello del corpo, piacevole parlatore, adorno di belli costumi, sottile d'ingegno, con l'animo sempre intento a malfare, col quale molti masnadieri ") si raunavano e gran sèguito avea ; molte arsioni e molte ruberie fece fare, e gran dannaggio a' Cerchi e a' loro amici ; molto avere guadagnò, e in grande altezza salì.
Pagina 316 - Com' egli era meglio città guasta che perduta : e come due canne di panno rosato facevano un uomo da bene; e che gli stati non si tenevano con i paternostri in mano: le quali voci dettero materia ai nimici di calunniarlo, come uomo che amasse più se medesimo che la patria, e più questo mondo che quell'altro.
Pagina 316 - Fiorentino d'uno acquisto onorevole: e tanto più se ne doleva, quanto gli pareva essere stato da Francesco Sforza ingannato; il quale mentre era conte gli aveva promesso...
Pagina 313 - Piero suo figliuolo volse le sue sustanze ricognoscere , perché non era cittadino alcuno che avesse nella città alcuna qualità, a chi Cosimo grossa somma di danari non avesse prestata; e molte volte senza essere richiesto, quando intendeva la necessità d' un uomo nobile, lo sovveniva.
Pagina 315 - Ebbe la sua prima età piena di travagli, come l'esilio, la cattura, i pericoli di morte dimostrano, e dal Concilio di Costanza dove era ito con papa Giovanni, dopo la rovina di quello, per campare la vita, gli convenne fuggire travestito. Ma passati quaranta anni della sua età visse felicissimo , tanto che non solo quelli che s...
Pagina 316 - ... altre sue dottrine potesse apprendere. Nutrì nelle sue case Marsilio Ficino secondo padre della platonica filosofia, il quale sommamente amò; e perché potesse più comodamente seguitare gli studj delle lettere , e per poterlo con più sua comodità usare, una possessione propinqua alla sua di Careggi gli donò. Questa sua prudenza adunque, queste sue ricchezze, modo di vivere e fortuna lo fecero a Firenze dai cittadini temere...
Pagina 364 - ... sdegnato e venuto in collera , minacciando disse: io farò dare nelle trombe. Alle quali parole Piero di Gino Capponi, uno de' sindachi, con la medesima audacia e costanzia d'animo, stracciando la copia de' capitoli che teneva in mano , rispose : e noi faremo dare nelle campane. E questo detto, co' suoi compagni insieme se n'andò alla volta delle scale.
Pagina 314 - Rucellai sposò . Degli stati de' principi e civili governi niun altro al suo tempo per intelligenza lo raggiunse . Di qui nacque che in tanta varietà di fortuna, in sì varia città e volubile cittadinanza tenne uno stato xxxi.
Pagina 315 - ... elemosine egli spendesse continuamente, si doleva qualche volta con gli amici , che mai aveva potuto spendere tanto in onore di Dio, che lo trovasse nei suoi libri debitore.