ISTORIA CIVILE DEL REGNO DI NAPOLI1841 |
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... nella Partenope liberata ; Rafaele della Torre , in Dissidente , Desciscente , Receptaque Neapoli , nel tomo 8 della Raccolta degli Storici Napoletani . CAPO III Venuta di don Giovanni d'Austria , figliuolo na- LIBRO TRENTESIMOSETTIMO 169.
... nella Partenope liberata ; Rafaele della Torre , in Dissidente , Desciscente , Receptaque Neapoli , nel tomo 8 della Raccolta degli Storici Napoletani . CAPO III Venuta di don Giovanni d'Austria , figliuolo na- LIBRO TRENTESIMOSETTIMO 169.
Pagina 170
... don Giovanni d'Austria , figliuolo naturale del re , con titolo di generalissimo del mare , e con ampio potere sopra gli affari del regno : giovane di di- ciott ' anni , ben fatto di sua persona , che accop- piava alla gentilezza e ...
... don Giovanni d'Austria , figliuolo naturale del re , con titolo di generalissimo del mare , e con ampio potere sopra gli affari del regno : giovane di di- ciott ' anni , ben fatto di sua persona , che accop- piava alla gentilezza e ...
Pagina 176
... don Giovanni d'Austria , il duca d'Arcos e tutti i nobili , attediati da sì gravi 176 LIBRO TRENTESIMOSETTIMO.
... don Giovanni d'Austria , il duca d'Arcos e tutti i nobili , attediati da sì gravi 176 LIBRO TRENTESIMOSETTIMO.
Pagina 178
... don Giovanni al governo . Ciò che essendo stato da costui ap- provato , mandò il duca la moglie e i figliuoli in Gaeta , ed a ' 26 di gennaio di questo ... Don Giovanni d'Austria prende il governo del regno . 178 LIBRO TRENTESIMOSETTIMO.
... don Giovanni al governo . Ciò che essendo stato da costui ap- provato , mandò il duca la moglie e i figliuoli in Gaeta , ed a ' 26 di gennaio di questo ... Don Giovanni d'Austria prende il governo del regno . 178 LIBRO TRENTESIMOSETTIMO.
Pagina 179
PIETRO GIANNONE. 1. Don Giovanni d'Austria prende il governo del regno . Preso ch'ebbe il governo del regno don Gio- vanni d'Austria , s'applicò a ' mezzi che e ' crede- va più propri per estinguere tanto incendio , che ora più che mai ...
PIETRO GIANNONE. 1. Don Giovanni d'Austria prende il governo del regno . Preso ch'ebbe il governo del regno don Gio- vanni d'Austria , s'applicò a ' mezzi che e ' crede- va più propri per estinguere tanto incendio , che ora più che mai ...
Parole e frasi comuni
alcuni ambasciadore avea Benevento cagione Calabria cardinale Carlo Castel Nuovo Catalogna celebre chiese città Clemente colla comandò congiura Consiglio conte duca Costantino Magno costui cotanto d'Angiò d'Aragona d'Italia diede don Giovanni don Giovanni d'Austria don Pietro duca d'Alba ecclesiastici Errigo esposta essendo esso famoso fece Federigo Fiandra figliuolo Filippo Filippo terzo fossero Francesi Francia furono galee GIANNONE giurisconsulto governo di don gran Gregorio guerra guisa imperatore imperatore d'Oriente imprese Innocenzio insigne intorno Istoria Italia l'armata lasciò leggi loco citato Longobardi maggior mandato marchese medesimo Medina mese Messina ministri monarchia Monterey morte Napoletani Normanni nuovo vicerè ordini pace papa Parrino piazze pontefice popolo Portolongone prammatiche principi province provincia romana provvedimenti Puglia quarto quest'anno regal reggente regia regina regno di Napoli Romani Ruggiero Santa secolo seguíta Sicilia soccorsi Spagna Spagnuoli spediti spedizione successore sviluppata terzo tomo trattato tribunali Turchi Velez Veneziani vescovo vicerè VIII zione
Brani popolari
Pagina 207 - Angelucci, reo per altro di altri delitti, tenuto costante» mente dal volgo per disseminatore di polveri, ma nel» l' istesso tempo fu presa rigorosa vendetta degli inventori » di questa favola; molti di essi essendone stati in oscure » carceri condotti, cinque di loro in mezzo al mercato sulle » forche perderon ignominiosamente la vita, e in cotal guisa
Pagina 264 - Soffrirono o guerre crudeli, o (quel eh' è peggiore) gravi timori di quelle, incendii del Vesuvio, Iremuoli, scorrerie di banditi, invasioni di Turchi, sedizioni, tumuli!, carestie, oppressioni, gravezze intollerabili, pestilenze crudelissime, e tanti altri mali che inorridiscono gli animi sentendogli. E pure in mezzo a tante sciagure si videro moltiplicare le chiese e...
Pagina 86 - ... laici. Si fa conto dai più esperti, e da coloro che sanno lo stato del regno, che delle tre parti delle rendite, pressoché due si trovano nelle mani degli ecclesiastici, dalle quali non possono mai ritornare in potere de' laici, per le leggi strettissime fatte a lor beneficio, che l'impediscono.
Pagina 86 - I pubblici pesi si soffrono da' secolari solamente , e si rendono ora assai più insopportabili, perché passando continuamente i beni, che prima erano in poter de laici, in mano degli Ecclesiastici, viene a cadere tutto il peso, che prima era ripartito , sopra il rimanente , che resta sotto al dominio de
Pagina 63 - ... la filosofia che sino a questi tempi era stata fra noi ristretta ne' chiostri, e ridotta o ad alcune sottigliezze di logica e di metafisica, o ad alcuni discorsi vani ed inutili, prese un nuovo lustro dallo studio delle scienze naturali e da un'infinità di nuovi scoprimenti, e dal buon metodo posto in uso per trattarla...
Pagina 207 - ... e con scarpe o cappelli o altra cosa differente dal comune uso de' cittadini, correvan rischio della vita. Per acchetar dunque la plebe bisognò far morire...
Pagina 206 - Cannine, affin di attaccar brighe, che poi finissero in tumulti, avventaronsi sopra di essi imputandoli di aver loro trovata addosso la sognata polvere. Al rumore essendo accorsa molta gente, per buona sorte vi capitò ancora un uomo dabbene, il quale con soavi parole e moderati consigli...
Pagina 14 - Ponzio in mezzo de' tormenti non lasciossi scappar di bocca né pure una sola parola. Fu tormentato ancora il Campanella, di cui si legge una sua lunga deposizione fatta nel mese di febbrajo del nuovo anno 1600, nella quale, a guisa di fanatico e di forsennato, sia per malizia, sia per lo terrore, ora affermando, ora negando, tutto s'intriga e s'inviluppa: gli riusci, per tante cose strane ed inette che gli usciron di bocca, farsi creder pazzo, onde fu condennato a perpetuo carcere, dal quale a lungo...
Pagina 167 - ... 16 di luglio da gente appostata nel convento del Carmine ucciso, siccome fu fatlo d'alcuni altri de' suoi confidenti ; e dal vedersi, che la plebe non fu niente commossa dalla sua morte, anzi pareva che godesse alla vista del teschio conficcato ad un palo, si credeva che fosse ogni cosa per ridursi in buon ordine e quiete. Ma con dannosa imprudenza strapazzati da...
Pagina 166 - Serissimo , che la plebe contro la nobiltà lungo tempo nutrito avea ; onde i sollevati scorrendo per le strade, trucidarono alcuni nobili , arsero le case d...