Il Re Torrismondo: tragedia

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Presso Niccolo Capurro, 1821 - 159 pagine
 

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Pagina 128 - E come raggio il verno, imbruna e more gloria d'altrui splendore; e come alpestre e rapido torrente, come acceso baleno in notturno sereno, come aura, o fumo, o come strai, repente volan le nostre fame, ed ogni onore sembra languido fiore. Che più si spera o che s'attende ornai?
Pagina 10 - ... caro sposo, e senza lui solinga gir per via lunga e tenebrosa errando; or le mura stillar, sudare i marmi miro, o credo mirar, di negro sangue...
Pagina 128 - Passa la vita e si dilegua e fugge Come gel che si strugge. Ogni altezza s'inchina e sparge a terra Ogni fermo sostegno: Ogni possente regno In pace cade alfin, se crebbe in guerra.
Pagina 25 - ... baleni avendo il lume incerto; e s'inalzar al ciel bianchi e spumanti mille gran monti di volubile onda, ed altrettante in mezzo al mar profondo voragini s'aprir, valli e caverne, e tra l'acque apparir foreste e selve orribilmente, e tenebrosi abissi...
Pagina 27 - E già sorgea la notte amica de' furtivi amori, ed ella a me si ristringea tremante ancor per la paura e per l'affanno. Questo quel punto fu che sol mi vinse: allora amor, furore, impeto e forza di piacere amoroso, al cieco furto sforzar le membra altra l'usanza ingorde.
Pagina 110 - 1 tradimento presero ogni alma ed ingombrar la terra. Non ardisce la fede erger la destra e l'onor più non osa alzar la fronte. E la ragione è muta, anzi lusinga la possente fortuna. Al fato...
Pagina 57 - C' hanno sì lunghe, e sì ramose corna , E vincer ponno al corso i venti e l'aura . Ed altri armato di lorica, e d'elmo...
Pagina 90 - ... rara oscure celle dentro non sol, ma bel teatro e tempio e tra pendenti rupi alte colonne, ! ombroso, venerabile, secreto. Ma lieto il fanno l'erbe e lieto i fonti, e l'edere seguaci ei pini ei faggi, tessendo i rami e le perpetue fronde, sì ch'entrar non vi possa il caldo raggio.
Pagina 97 - Ma dove ella non mira? ove non giunge? qual non ritrova ancor solinga parte? Ecco mi tragge pur da casa angusta e mi conduce al re. Sia destra almeno questa che spira a la mia stanca etade 2525 aura de la fortuna, e sia tranquilla. Al vostro comandare or pronto io vegno, invitto re de
Pagina 18 - Oimè, son io, son io, quel che fuggito or sono e quel che fuggo: di me stesso ho vergogna e scorno ed onta, odioso a me fatto e grave pondo. Che giova ch'io non oda e non paventi 1 detti e '1 mormorar del folle volgo, o l'accuse de...

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