Il Re Torrismondo: tragediaPresso Niccolo Capurro, 1821 - 159 pagine |
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Parole e frasi comuni
Acheronte affanni affetto ahi lassa albergo alfin altrui Alvida amante amicizia amico amore anco anzi arda caggia CAMERIERO caro caro sposo Cavalier ch'a ch'è ch'il ch'in ch'io Chè Ciel CONSIGLIERO consiglio core corona d'alta d'amor d'aspra d'onor desio diletto dolce dolente dolore donna dono duol fede figlia figliuol FILENA Fortuna fraude FRONTONE fuggir GALEAL Germondo giammai giorno Goti gran grave guisa Idra insieme aperta invitti l'alma l'altro lagrime lieto madre magnanimo medesmo merto MESSAGGIERO Misero moglie mortali morte nemico Ninfe nobil Norvegia notte nozze NUTRICE occulto odíoso Oimè omai onore ov'è padre paventi pensier periglio piacer pondo ponno Porger possente preghi ragion Re Germondo Re Norvegio reggia Regi Regina regno rimirarlo ROSMONDA sangue SCENA schiva sdegno seco Signor sorella sospiri sovente soverchio sposo Suezia superbo timor Torindo TORQUATO TASSO TORRISMONDO turba Unni usberghi veggio vergine vergogna VINCENZO GONZAGA voler volgo
Brani popolari
Pagina 128 - E come raggio il verno, imbruna e more gloria d'altrui splendore; e come alpestre e rapido torrente, come acceso baleno in notturno sereno, come aura, o fumo, o come strai, repente volan le nostre fame, ed ogni onore sembra languido fiore. Che più si spera o che s'attende ornai?
Pagina 10 - ... caro sposo, e senza lui solinga gir per via lunga e tenebrosa errando; or le mura stillar, sudare i marmi miro, o credo mirar, di negro sangue...
Pagina 128 - Passa la vita e si dilegua e fugge Come gel che si strugge. Ogni altezza s'inchina e sparge a terra Ogni fermo sostegno: Ogni possente regno In pace cade alfin, se crebbe in guerra.
Pagina 25 - ... baleni avendo il lume incerto; e s'inalzar al ciel bianchi e spumanti mille gran monti di volubile onda, ed altrettante in mezzo al mar profondo voragini s'aprir, valli e caverne, e tra l'acque apparir foreste e selve orribilmente, e tenebrosi abissi...
Pagina 27 - E già sorgea la notte amica de' furtivi amori, ed ella a me si ristringea tremante ancor per la paura e per l'affanno. Questo quel punto fu che sol mi vinse: allora amor, furore, impeto e forza di piacere amoroso, al cieco furto sforzar le membra altra l'usanza ingorde.
Pagina 110 - 1 tradimento presero ogni alma ed ingombrar la terra. Non ardisce la fede erger la destra e l'onor più non osa alzar la fronte. E la ragione è muta, anzi lusinga la possente fortuna. Al fato...
Pagina 57 - C' hanno sì lunghe, e sì ramose corna , E vincer ponno al corso i venti e l'aura . Ed altri armato di lorica, e d'elmo...
Pagina 90 - ... rara oscure celle dentro non sol, ma bel teatro e tempio e tra pendenti rupi alte colonne, ! ombroso, venerabile, secreto. Ma lieto il fanno l'erbe e lieto i fonti, e l'edere seguaci ei pini ei faggi, tessendo i rami e le perpetue fronde, sì ch'entrar non vi possa il caldo raggio.
Pagina 97 - Ma dove ella non mira? ove non giunge? qual non ritrova ancor solinga parte? Ecco mi tragge pur da casa angusta e mi conduce al re. Sia destra almeno questa che spira a la mia stanca etade 2525 aura de la fortuna, e sia tranquilla. Al vostro comandare or pronto io vegno, invitto re de
Pagina 18 - Oimè, son io, son io, quel che fuggito or sono e quel che fuggo: di me stesso ho vergogna e scorno ed onta, odioso a me fatto e grave pondo. Che giova ch'io non oda e non paventi 1 detti e '1 mormorar del folle volgo, o l'accuse de...