L'isola di Arturo: romanzoEinaudi, 1995 - 398 pagine Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. E' una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. |
Dall'interno del libro
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Pagina 60
... diceva : " Pensare che , in passato , ho visto tanti paesaggi , tante persone : potrei popolare una nazione con la gente che ho visto . E l'amico più caro di tutta la mia esistenza , che sei tu , l'ho incontrato adesso che sono cieco ...
... diceva : " Pensare che , in passato , ho visto tanti paesaggi , tante persone : potrei popolare una nazione con la gente che ho visto . E l'amico più caro di tutta la mia esistenza , che sei tu , l'ho incontrato adesso che sono cieco ...
Pagina 123
... diceva che tutte quante le donne sono brutte ? Cosí , diceva ? Mio padre si allungò sulla sedia , ridendo forte : ― Sí , - dichiarò , - proprio cosí , diceva : che sono tutte brutte . Essa mi guardò , quasi a chiedermi la riconferma d ...
... diceva che tutte quante le donne sono brutte ? Cosí , diceva ? Mio padre si allungò sulla sedia , ridendo forte : ― Sí , - dichiarò , - proprio cosí , diceva : che sono tutte brutte . Essa mi guardò , quasi a chiedermi la riconferma d ...
Pagina 235
... diceva , - eh , di te , che me ne faccio ? Sai che faccio ? Ti porto giú alla piazza , e ti vendo— . Allora io cercavo di raffigurarmi , come un sogno , il caso impossibile ch'essa veramente non volesse piú saperne di lui , e lo ...
... diceva , - eh , di te , che me ne faccio ? Sai che faccio ? Ti porto giú alla piazza , e ti vendo— . Allora io cercavo di raffigurarmi , come un sogno , il caso impossibile ch'essa veramente non volesse piú saperne di lui , e lo ...
Sommario
Tragedie | v |
Un pomeriggio dinverno 78 Arrivo in | 78 |
Nella luce del ponente | 82 |
Copyright | |
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Parole e frasi comuni
Alberto Moravia Algerino allora Amalfi Amleto andaluso appena Artú Arturo Gerace aspettava assieme Assuntina avrei baci bella brutta c'era camera capelli capo Carmine Casa dei guaglioni cena certo ch'egli ch'io Colonne d'Ercole credo cucina cuore dava diceva Difatti dire domanda donne dormire Elsa Elsa Morante erano ergastolano faccia faceva femmine giocare giorno giú guardò gufi Immacolatella incominciò intanto invece l'isola L'isola di Arturo labbra lasciava letto m'aveva m'ero madre magari mare maschera subacquea matrigna mente misteriosa momento Morante morte Napoli nessun notte Nunziata occhi ormai padre pareva parlare parole passo paura pensiero perfino piaceva piccolo piroscafo poco porto poteva Procida Procidani proprio pure ragazza ragazzino realtà riccio di mare ricordo ridere rispose s'era sapere sarebbe sembrava sentimento sera Silvestro simile smorfia sogni sorriso specie sposa stanza stanzetta stava Stella sull'isola Torpediniera tratto trovato valigia vedere verso volte Wilhelm Gerace