L'isola di Arturo: romanzoEinaudi, 1995 - 398 pagine Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. E' una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. |
Dall'interno del libro
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Pagina 54
... faceva lontana , mi prese una nostalgia cosí amara , che non potei soppor- tarla . Rivoltai la prua , e tornammo indietro . Mio padre non scriveva mai lettere , non faceva mai sapere sue notizie , né mandava nessun saluto . Ed era ...
... faceva lontana , mi prese una nostalgia cosí amara , che non potei soppor- tarla . Rivoltai la prua , e tornammo indietro . Mio padre non scriveva mai lettere , non faceva mai sapere sue notizie , né mandava nessun saluto . Ed era ...
Pagina 100
... faceva Vito . Dopo di che , tacemmo per un poco . Indi , riguardandomi con una timida compassione , essa riprese : - E cosí , tutto questo tempo tuo , tu l'hai passato sempre solo ! E già ! - Ma ... tuo padre ... non ti faceva compagnia ...
... faceva Vito . Dopo di che , tacemmo per un poco . Indi , riguardandomi con una timida compassione , essa riprese : - E cosí , tutto questo tempo tuo , tu l'hai passato sempre solo ! E già ! - Ma ... tuo padre ... non ti faceva compagnia ...
Pagina 186
... faceva piú grave , invece di diminuire . Tutti i paesi che non fossero Napoli e dintorni per lei restavano irreali e disumani , come lune ; e a citarle una distanza anche mediocre , di due , tremila chilometri , fino il bianco dei suoi ...
... faceva piú grave , invece di diminuire . Tutti i paesi che non fossero Napoli e dintorni per lei restavano irreali e disumani , come lune ; e a citarle una distanza anche mediocre , di due , tremila chilometri , fino il bianco dei suoi ...
Sommario
Tragedie | v |
Un pomeriggio dinverno 78 Arrivo in | 78 |
Nella luce del ponente | 82 |
Copyright | |
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Parole e frasi comuni
Alberto Moravia Algerino allora Amalfi Amleto andaluso appena Artú Arturo Gerace aspettava assieme Assuntina avrei baci bella brutta c'era camera capelli capo Carmine Casa dei guaglioni cena certo ch'egli ch'io Colonne d'Ercole credo cucina cuore dava diceva Difatti dire domanda donne dormire Elsa Elsa Morante erano ergastolano faccia faceva femmine giocare giorno giú guardò gufi Immacolatella incominciò intanto invece l'isola L'isola di Arturo labbra lasciava letto m'aveva m'ero madre magari mare maschera subacquea matrigna mente misteriosa momento Morante morte Napoli nessun notte Nunziata occhi ormai padre pareva parlare parole passo paura pensiero perfino piaceva piccolo piroscafo poco porto poteva Procida Procidani proprio pure ragazza ragazzino realtà riccio di mare ricordo ridere rispose s'era sapere sarebbe sembrava sentimento sera Silvestro simile smorfia sogni sorriso specie sposa stanza stanzetta stava Stella sull'isola Torpediniera tratto trovato valigia vedere verso volte Wilhelm Gerace