L'isola di Arturo: romanzoEinaudi, 1995 - 398 pagine Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. E' una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. |
Dall'interno del libro
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Pagina 87
... letto - . io trasportammo di là in camera sua il lettino della E insieme lui e sposa . Essa ci seguí contenta . Il nuovo lettino non poté trovar posto a fianco del grande letto di mio padre , che occupava quasi tutta la parete di fondo ...
... letto - . io trasportammo di là in camera sua il lettino della E insieme lui e sposa . Essa ci seguí contenta . Il nuovo lettino non poté trovar posto a fianco del grande letto di mio padre , che occupava quasi tutta la parete di fondo ...
Pagina 151
... letto , e in quello stesso momento , aperto l'uscio , essa com- parve sulla soglia tutta sconvolta : Artú , io tengo paura , disse con un filo di voce . - Aveva tutta l'aria d'esser fuggita di corsa dal suo letto , cacciata dallo ...
... letto , e in quello stesso momento , aperto l'uscio , essa com- parve sulla soglia tutta sconvolta : Artú , io tengo paura , disse con un filo di voce . - Aveva tutta l'aria d'esser fuggita di corsa dal suo letto , cacciata dallo ...
Pagina 198
... letto mac- chiato di sangue . Pensai : È finita ! " e credo che la mia faccia divenne terrea , mi sentii mancare i ginocchi . In quel momento , il pianto della creatura , che aveva coperto il rumore dei miei passi , si quietò un poco ...
... letto mac- chiato di sangue . Pensai : È finita ! " e credo che la mia faccia divenne terrea , mi sentii mancare i ginocchi . In quel momento , il pianto della creatura , che aveva coperto il rumore dei miei passi , si quietò un poco ...
Sommario
Tragedie | v |
Un pomeriggio dinverno 78 Arrivo in | 78 |
Nella luce del ponente | 82 |
Copyright | |
66 sezioni non visualizzate
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Parole e frasi comuni
Alberto Moravia Algerino allora Amalfi Amleto andaluso appena Artú Arturo Gerace aspettava assieme Assuntina avrei baci bella brutta c'era camera capelli capo Carmine Casa dei guaglioni cena certo ch'egli ch'io Colonne d'Ercole credo cucina cuore dava diceva Difatti dire domanda donne dormire Elsa Elsa Morante erano ergastolano faccia faceva femmine giocare giorno giú guardò gufi Immacolatella incominciò intanto invece l'isola L'isola di Arturo labbra lasciava letto m'aveva m'ero madre magari mare maschera subacquea matrigna mente misteriosa momento Morante morte Napoli nessun notte Nunziata occhi ormai padre pareva parlare parole passo paura pensiero perfino piaceva piccolo piroscafo poco porto poteva Procida Procidani proprio pure ragazza ragazzino realtà riccio di mare ricordo ridere rispose s'era sapere sarebbe sembrava sentimento sera Silvestro simile smorfia sogni sorriso specie sposa stanza stanzetta stava Stella sull'isola Torpediniera tratto trovato valigia vedere verso volte Wilhelm Gerace