L'isola di Arturo: romanzoEinaudi, 1995 - 398 pagine Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. E' una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. |
Dall'interno del libro
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Pagina 163
... mente di chiedermi se per caso fosse vero che ero geloso , o no : se quel sentimento , che dopo le nozze di mio padre mi faceva vivere come un animale braccato , non potesse per caso chiamarsi gelosia ! A quell'epoca , io , per quanto ...
... mente di chiedermi se per caso fosse vero che ero geloso , o no : se quel sentimento , che dopo le nozze di mio padre mi faceva vivere come un animale braccato , non potesse per caso chiamarsi gelosia ! A quell'epoca , io , per quanto ...
Pagina 305
... mente , una stagione indistinta e senza limite , pari a un'esistenza intera ! Mi lusingavo nella confusa fiducia che questa tale estate , cosí come avrebbe maturato l'uva , le ulive e le altre frutta dei giardini , dovesse , in qualche ...
... mente , una stagione indistinta e senza limite , pari a un'esistenza intera ! Mi lusingavo nella confusa fiducia che questa tale estate , cosí come avrebbe maturato l'uva , le ulive e le altre frutta dei giardini , dovesse , in qualche ...
Pagina 308
... mente d'estate sulle nostre spiagge , e che risuonando sui selci mi guidavano dietro di lui nell'intrico delle viuzze . I miei passi , in- vece , grazie alle mie scarpe di corda , erano silenziosi ; ma io , del resto , pur seguendolo a ...
... mente d'estate sulle nostre spiagge , e che risuonando sui selci mi guidavano dietro di lui nell'intrico delle viuzze . I miei passi , in- vece , grazie alle mie scarpe di corda , erano silenziosi ; ma io , del resto , pur seguendolo a ...
Sommario
Tragedie | v |
Un pomeriggio dinverno 78 Arrivo in | 78 |
Nella luce del ponente | 82 |
Copyright | |
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Parole e frasi comuni
Alberto Moravia Algerino allora Amalfi Amleto andaluso appena Artú Arturo Gerace aspettava assieme Assuntina avrei baci bella brutta c'era camera capelli capo Carmine Casa dei guaglioni cena certo ch'egli ch'io Colonne d'Ercole credo cucina cuore dava diceva Difatti dire domanda donne dormire Elsa Elsa Morante erano ergastolano faccia faceva femmine giocare giorno giú guardò gufi Immacolatella incominciò intanto invece l'isola L'isola di Arturo labbra lasciava letto m'aveva m'ero madre magari mare maschera subacquea matrigna mente misteriosa momento Morante morte Napoli nessun notte Nunziata occhi ormai padre pareva parlare parole passo paura pensiero perfino piaceva piccolo piroscafo poco porto poteva Procida Procidani proprio pure ragazza ragazzino realtà riccio di mare ricordo ridere rispose s'era sapere sarebbe sembrava sentimento sera Silvestro simile smorfia sogni sorriso specie sposa stanza stanzetta stava Stella sull'isola Torpediniera tratto trovato valigia vedere verso volte Wilhelm Gerace