L'isola di Arturo: romanzoEinaudi, 1995 - 398 pagine Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. E' una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. |
Dall'interno del libro
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Pagina 97
... piccolo di me : teneva otto anni , quando è morto . Eh , hanno fatto cinque anni a Natale , dal giorno della sua fine . Morí assieme a mio padre , in quella gran disgrazia famosissima ! - Che disgrazia ? - io m'informai , preso da ...
... piccolo di me : teneva otto anni , quando è morto . Eh , hanno fatto cinque anni a Natale , dal giorno della sua fine . Morí assieme a mio padre , in quella gran disgrazia famosissima ! - Che disgrazia ? - io m'informai , preso da ...
Pagina 176
... piccolo ritratto , che tenevo nascosto gelosamente nella mia camera , dimenticato da tutti fuorché da me solo . E adesso , alla vista della matrigna , quel piccolo ritratto con la sua pietà consueta mi si presentava di continuo alla ...
... piccolo ritratto , che tenevo nascosto gelosamente nella mia camera , dimenticato da tutti fuorché da me solo . E adesso , alla vista della matrigna , quel piccolo ritratto con la sua pietà consueta mi si presentava di continuo alla ...
Pagina 192
... piccolo sorriso pieno di vergogna , ma , insieme , d'importanza : - Non è niente , - cercò di spiegarsi , ma tu ... non devi stare in questa camera ... bisognerebbe ... chiamare qualcuno ... chiamare Fortunata ... — ( For- tunata era la ...
... piccolo sorriso pieno di vergogna , ma , insieme , d'importanza : - Non è niente , - cercò di spiegarsi , ma tu ... non devi stare in questa camera ... bisognerebbe ... chiamare qualcuno ... chiamare Fortunata ... — ( For- tunata era la ...
Sommario
Tragedie | v |
Un pomeriggio dinverno 78 Arrivo in | 78 |
Nella luce del ponente | 82 |
Copyright | |
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Parole e frasi comuni
Alberto Moravia Algerino allora Amalfi Amleto andaluso appena Artú Arturo Gerace aspettava assieme Assuntina avrei baci bella brutta c'era camera capelli capo Carmine Casa dei guaglioni cena certo ch'egli ch'io Colonne d'Ercole credo cucina cuore dava diceva Difatti dire domanda donne dormire Elsa Elsa Morante erano ergastolano faccia faceva femmine giocare giorno giú guardò gufi Immacolatella incominciò intanto invece l'isola L'isola di Arturo labbra lasciava letto m'aveva m'ero madre magari mare maschera subacquea matrigna mente misteriosa momento Morante morte Napoli nessun notte Nunziata occhi ormai padre pareva parlare parole passo paura pensiero perfino piaceva piccolo piroscafo poco porto poteva Procida Procidani proprio pure ragazza ragazzino realtà riccio di mare ricordo ridere rispose s'era sapere sarebbe sembrava sentimento sera Silvestro simile smorfia sogni sorriso specie sposa stanza stanzetta stava Stella sull'isola Torpediniera tratto trovato valigia vedere verso volte Wilhelm Gerace