L'isola di Arturo: romanzoEinaudi, 1995 - 398 pagine Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. E' una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. |
Dall'interno del libro
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Pagina 37
... sembrava una specie di feudo lugubre e sacro : dunque vietato ; e non ricordo mai , per tutta la mia infanzia e fanciullezza , di esservi entrato da solo . Certe volte , quasi affascinato , iniziavo la salita che conduce lassú , e poi ...
... sembrava una specie di feudo lugubre e sacro : dunque vietato ; e non ricordo mai , per tutta la mia infanzia e fanciullezza , di esservi entrato da solo . Certe volte , quasi affascinato , iniziavo la salita che conduce lassú , e poi ...
Pagina 121
... sembrava troppo pesante per quel busto acerbo , con le spalle magre e la vita piccola : e ispirava un senso strano ... sembrava perfino dimenti- care la paura che mio padre le metteva , e che prima , nel pome- riggio , la faceva tanto ...
... sembrava troppo pesante per quel busto acerbo , con le spalle magre e la vita piccola : e ispirava un senso strano ... sembrava perfino dimenti- care la paura che mio padre le metteva , e che prima , nel pome- riggio , la faceva tanto ...
Pagina 229
... Sembrava che ricercasse la nostra compagnia , e che , nello stesso tempo , non po- tesse sopportarla . Una cosa era certa : che noi tutti eravamo di- ventati scialbi e insignificanti per lui ( ma piú di tutti N. ch'egli trattava ormai ...
... Sembrava che ricercasse la nostra compagnia , e che , nello stesso tempo , non po- tesse sopportarla . Una cosa era certa : che noi tutti eravamo di- ventati scialbi e insignificanti per lui ( ma piú di tutti N. ch'egli trattava ormai ...
Sommario
Tragedie | v |
Un pomeriggio dinverno 78 Arrivo in | 78 |
Nella luce del ponente | 82 |
Copyright | |
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Parole e frasi comuni
Alberto Moravia Algerino allora Amalfi Amleto andaluso appena Artú Arturo Gerace aspettava assieme Assuntina avrei baci bella brutta c'era camera capelli capo Carmine Casa dei guaglioni cena certo ch'egli ch'io Colonne d'Ercole credo cucina cuore dava diceva Difatti dire domanda donne dormire Elsa Elsa Morante erano ergastolano faccia faceva femmine giocare giorno giú guardò gufi Immacolatella incominciò intanto invece l'isola L'isola di Arturo labbra lasciava letto m'aveva m'ero madre magari mare maschera subacquea matrigna mente misteriosa momento Morante morte Napoli nessun notte Nunziata occhi ormai padre pareva parlare parole passo paura pensiero perfino piaceva piccolo piroscafo poco porto poteva Procida Procidani proprio pure ragazza ragazzino realtà riccio di mare ricordo ridere rispose s'era sapere sarebbe sembrava sentimento sera Silvestro simile smorfia sogni sorriso specie sposa stanza stanzetta stava Stella sull'isola Torpediniera tratto trovato valigia vedere verso volte Wilhelm Gerace