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VIII

V. Venezia s'intromette per riconciliare Sforza coi Milanesi. Perfida simulazione di lui. Ricominciasi la guerra. La città per fame gli si arrende. Sua entrata e coronazione.

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pag. 145

CAPITOLO QUINTO

Dalla coronazione di Francesco Sforza alla
partenza del duca Giovanni d'Angiò.
A. 1450-1464.

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I. L'introduzione delle armi da scoppio e i progressi della civiltà innalzano la fanteria a pregiudizio delle compagnie di ventura. A questo fine intendono di già i principi d'Italia. Francesco Sforza imprigiona Carlo Gonzaga e Guglielmo di Monferrato. I Veneziani tentano di far lo stesso con Bartolomeo Colleoni; ma non riesce loro. II. Si dichiara la guerra tra il duca di Milano e i Veneziani. Campagna del 1452. Ridicola sfida di Montechiaro. Pace di Lodi. .

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pag. 155

pag. 161 III. Sfortunata impresa del Piccinino in Toscana. Guerra condotta da lui e da Federico d'Urbino contro Sigismondo Malatesta. Costui qualità. Morte del re di Napoli e

del papa

pag. 165 IV. Il Piccinino si accosta agli Angioini. Mirabile sua marcia

verso l'Abruzzo, Abbattimento di due Braccieschi'e di due Sforzeschi. Battaglia di s. Fabiano. Progressi del Piccinino.

pag. 172 V. Il Piccinino e Giorgio Castriota a fronte. Sconfitto a Troia, Iacopo rileva negli Abruzzi la fazione di Angiò; quindi passa al servigio degli Aragonesi. Partenza di Giovanni d'Angiò: dispersione de'Caldoresi..

pag. 180 VI. Gli esuli Napoletani in Francia. Vicende del conte di Campobasso.

pag. 185

CAPITOLO SESTO

Dalla partenza del duca Giovanni d'Angiò
alla calata del re Carlo VIII.

A. 1464-1494.

JACOPO PICCININO

BARTOLOMEO COLLEONI

D'URBINO ROBERTO DA SANSEVERINO.

FEDERICO

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pag. 191

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I. Ultime azioni e morte di Iacopo Piccinino II. Morte di Tiberto Brandolini e di Francesco Sforza: e loro qualità pag. 201 III. Bartolomeo Colleoni nel castello di Malpaga. Va a Venezia a ricevere il bastone di capitano generale. Accetta l'impresa propostagli dai fuorusciti contro Firenze. Battaglia alla Molinella, dove si adoprano le spingarde. Ultimi giorni di Bartolomeo. Sue qualità, suo teštamento: sue opere di beneficenza.

pag. 205 IV. Vana impresa di Carlo da Montone e ultimi suoi casi. Gian Jacopo Triulzio è mandato in aiuto dei Fiorentini. Sue prime gesta. Torna a Milano. Tumulti quivi suscitati dai fratelli Sforza e dal Sanseverino. Questi fugge, poi ritorna, poif ugge di nuovo, sostiene assedio in Castelnuovo di Scrivia, salvasi in Toscana, va generale dei Veneziani. — Guerra di Lombardia e Romagna. Vittoria e morte di Roberto Malatesta

pag. 214 V. Imprese, morte e qualità di Federico da Montefeltro, duca

di Urbino..

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pag.223 VI. Guerra di Ferrara. Pace di Bagnolo. Tumulto dei saccomanni. - Congiura de' baroni nel regno di Napoli. Roberto Sanseverino accorre a soccorrerli: abbandonato dal Pontefice e inseguito dal duca di Calabria, congeda le sue genti e si mette in salvo. I baroni napoletani vengono sterminati. Il Sanseverino muore combattendo contro i Tedeschi

Vol. III.

pag. 230

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