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Dem. Ecco punto, che viene • Stratonica, Citade

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Stringan le vostre deftre
Come le nostre i deflati oggetti:
E del tormento à fcorno,

Geminati Himenei rimiti il giorno.

SCENA XXII.

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Cliftarco decretaro à te in conforte.

Stringi pur la fua deftra,

Econ

E con dolce diletto

Entrambi accomunare il vostro affetto.

Str. E di Cleomene: o Dio!

Chij. Edi Lamia? cornio!"

SCENA ΧΧΙΙΙ.

a parte.

a parte.

Stratonica, Demetrio, Cliftarco, Lamia, Seleuco,& Euridice, che sopragiungonovno per parte, estano ritirati

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!

ascoltando.

He fospesi tar date?

Ecco che ad

animarui,

» La detra annodo à quella di Lamia.

Si Churco.cfre fal?

A

,, A Stratonica tua con lieto Amore

La destra vnisci, e con la deftra il core. 912

Lam. Violenza tiranna!

Clif. O volontà sforzata!

Str. O inuolontario assenso.

Sel. Che fò giamai? che penso?

Se perdo la speranza

Di più goder chi adoro,

Da la vendetta hor hor preso, e sospinto
Avn colpo fier cada Demetrio eftinto.

Mentre Seleuco inalza il colpo corre Eu

ridice, e lo trattiene..

Eur. Rattieni, ò fcelerato,

Il colpo fulminante,

Tant ofi, traditor, contro vn Regnante?

Dem. Contro me tradimenti?

Cleomene? e che tenti?:

,, Qual perfido desio,
,, Dimmi, così ti spinge

Areciderlo stame al viuer mio?

O la prigion s arresti.
Saprò punir, te tù tradir fapesti,

Eur. Pur mi portò la forre

A dar la vita,à chỉ mi dà là morte.

Dem. Si fofpendin per hora
Gl'Himenei stabiliti,

Che de la regia Macità negletta
Vuò pria ch'oggi fi veda

Memorabil caftigo alta vendetta. parte

Clit. O caso per me licto!

Lam. Fortunato accidente

à 2. A nostri voti il Ciel lieto acconsente.

SCE

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SCENA XXIV.

Stratonica

Venturato mio core

SV

Doue t'aggira amore?

Traditor Cleomene!

Traditor è chi adoro? Ofiere pene!

Qual preual nel mio feno

Sdegno, ò pietoso affetto!

Se mi moue pietà peceo in douere.
Se mi moue il douer pecco in Amore..

Suenturato mio core.

Sperar di godere

Nel regno d'Amore
E' sol vanità.
Tempefte feuere
Ben proua quel core,
Che schiano-fi face

Sperar di godere &c.

Pentar di gioire

Trà fiamine, ed'ardori
Poffibil non è.

Chi Amor vuel feguire

Di pene, e dolori
Fa Yeddito il piè.
Penfar di gioir &c.

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Trouar non possi Amante?
Se pur non foli bella

113

Io giuro in mia coscienza,

Che direi brutta son vi vol patienza..

Ma sì pocha Fortuna.

Han questi vezzi miei,

Che Venere, & Amor rinegherei.

Gel. Ergista, e che ti duole?

Erg. Di non trouar Amante,

Per dirla in due parole.

Gel. Guardami

Mirami

S'io fò per tè.

Vezzoso, enobile

To fono à fè

Erg. Camina

Girati

Fatti più in là.
Par che gradiscami
In verità.

Ma io come t'alletto?

Questo volto vezzosetto,
Questa guancia tutta rose,
Solo Amor per te compost
Adorato mio diletto.

)

Gel. Vieni dunque, che t'accetto

Patienza portate,
Dame, ben sò
Che torto vi fò,
Ch'ogn'vna mi amate
Patienza portate.

Erg.

3

1

Erg. Soaui voci, e grate!

Gel. Cara Ergitta,

Erg. Mio Gelliro,

Gel, Tu tới l'anima mia

Erg. Tu il mio refpiro.

Viene Zerbillo, e beffeggia questi amori poi chiama altri paggi di Corte.

Zerb. Compagni yenite,.
Correte che fate?

Gli stolti schernite,
Compagni venite..
Mi parto voi reitate,
E così fciocchi amor lieti burlate

Qui escono sei paggi, che tolgono in
mezzo la Vecchiase Gelliro, e gli
Janno diverse burle,

Erg. O che paggi infoienti.
Gel. Voi fete impertinentior

Gelliro, & Ergista doppo vary tentatini fuggono, e nel fuggir dicono.

Erg. Hor hora fuggirò.
Gel. Da voimi fottrarò.

Restano li paggi infolenti, e formano
il ballo

Fine dell' Atto Primo.

AT

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