Milano durante la dominazione napoleonica giusta le poesie: le caricature ed altre testimonianze dei tempiFratelli Dumolard, 1880 - 397 pagine |
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Milano durante la dominazione napoleonica giusta le poesie: le caricature ed ... Giovanni De Castro Visualizzazione completa - 1880 |
Milano Durante la Dominazione Napoleonica Giusta le Poesie, le Caricature ed ... Giovanni De Castro Anteprima non disponibile - 2018 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 325 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Pagina 89 - Ahi, serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero, in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Pagina 87 - La storia di tutti i popoli incomincia dalla data delle loro barbarie, la nostra incomincia dalle memorie del nostro sapere. Fra le genti che prime si presentano negli annali italiani sono gli Etruschi, e le preziose reliquie delle arti loro e dottrine vivono tuttavia. Ove piacciavi di risalire più alto, vi troverete in compagnia degli Dei, e de...
Pagina 88 - ... loro piedi in catene; e vili ne appellano e incapaci delle grandi azioni che nascono dal coraggio, noi compatrioti di Scipione, di Cesare, di Bonaparte; e indegni ne reputano di sederci con essi nel tempio della filosofia, noi concittadini di Cicerone, di Tacito, di Machiavello; noi che, vinti ancora ed oppressi, gli abbiamo soggiogati colle arti, colle invenzioni, coi pensamenti, e forzati ad accorrere alle nostre scuole per dirozzarsi. Ma chiunque sentesi palpitare nel petto l' anima italiana,...
Pagina 149 - Francesi , e neanco dai buoni , ma dai più cattivi : i più insipidi libricciattoli, le più informi gazzettacce servivano d' esemplare. Buon modo aveva trovato Buonaparte presidente, perché gli scrittori non facessero scarriere; questo fu di arricchirgli, e di chiamargli ai primi gradi. Pareva loro un gran fatto , ed accettando il lieto vivere, tacevano , o adulavano. Tuttavia qualche volta il mal umore gli assaliva, e negl'intimi simposj loro si sfogavano, e si divertivano a spese del presidente...
Pagina 220 - Ti ricorda , incauto Sire , Ch'anco i regni han morte e tomba. Odi il turbine ruggire, Mira il fulmin che già piomba. Sire incauto, il Giglio spento Ti riempia di spavento. Quei che nulla in alto vede Egualmente il guardo volve Di Ridolfo ali' unto erede , E all'insetto della polve.
Pagina 88 - Italia contava tra' suoi sapienti un Pitagora e un Filolao in Crotone, un Timeo in Locri, un Archita in Taranto, un Epicarmo in Siracusa, un Empedocle in Agrigento, qual mai si era lo stato morale di quei popoli che ora ci niegano il genio della morale filosofia? Guardino indietro, e arrossiscano. Consultino gli annali della civile loro esistenza, e rispetto apprendano e gratitudine. Noi sottratti gli abbiamo ai' coltelli insanguinati dei Druidi, noi tradotti a culto più ragionevole, noi dato l'...
Pagina 88 - Armi tedesche, armi fiamminghe, armi galliche, armi spaimuole devastavano i nostri campi per punirci delle nostre beneficenze. Ne dividevano per dominarci; ne toglievano i nervi precipui del coraggio togliendone l'unità, rendendo stranieri gl'Italiani fra gl'Italiani, inimicando i fratelli contro i fratelli. Ingrassavano del proprio loro sangue le nostre glebe per servire all'ambizione di principi forsennati e di astuti pontefici; e gli italici campi biancheggiano ancora di {issa straniere, monumento...
Pagina 322 - Italia dietro il carro della sua sfrenata ambizione, ed ecco il Monti non disposto a seguirlo. "Costui fa cose (così scriv'egli al Lampredi) da raffreddare un vulcano. Precipiterà sè e noi, quanti siamo a lui devoti. Una sola buona cosa ha fatto, l'organizzazione di questo regno: ma poi come tratta noi Italiani? Si rende nemici tutti i re d'Europa, che alla fine trionferanno. E noi cadremo con lui.
Pagina 202 - Governo mi ha cosi comandato, e mi è forza obbedire. Dio faccia che l'amor della patria non mi tiri a troppa libertà di pensieri, e che io rispetti l'eroe senza tradire il dovere di cittadino! Batto un sentiero ove il voto della nazione non va molto d'accordo colla politica, e temo di rovinarmi. Sant'Apollo mi aiuti, e voi pregatemi senno e prudenza.